L’BookFest nasce perché l’argomento “book”- anche qui in Italia - sta ormai travalicando la ristretta cerchia degli addetti ai lavori (editori, distributori, bibliotecari) anche grazie all’accelerazione imposta dalla c.m. 16/2009 che ha proiettato le scuole (e quindi gli insegnanti) verso l’utilizzo dei testi digitali, la cui esclusiva adozione sarà obbligatoria a partire dall’anno 2011-2012.
E’per questo che si è deciso di ampliare anche la portata di eventi come il BookCamp e lo SchoolBookCamp, organizzati secondo lo stile delle “on-conferenze” in cui gli argomenti di cui discutere sono proposti dagli stessi partecipanti.
Qual è il vostro target? Cioè chi vi aspettate che venga? E qual è la capienza massima della location?
Per quanto riguarda il target, credo che i contributi selezionati siano veramente eterogenei e chiunque sia interessato alla scrittura, alla pubblicazione e alla fruizione di testi digitali non rimarrà deluso. Del resto, i libri li usiamo tutti, a prescindere da che lavoro facciamo...
Per quanto riguarda i numeri, invece, sarebbe facile rispondere se, come l'anno scorso, l'evento fosse concentrato al castello. Quest'anno coinvolge tutto il paese che, per quanto piccolissimo, può accogliere ovviamente molte più persone e non credo ci sia facile saturarlo :)
Possiamo dire invece che, per esempio, per ciascun barcamp sarebbe difficile gestire più di cento persone, e difficilmente più di 50/60 persone potranno seguire un seminario, ma visto che barcamp e ebooklife e l'ebookshow scorrono paralleli si immagina che le persone si distribuiscano facilmente saltellando di qua e di là...
Cos'è un ebook?
Cos’è una domanda da cento milioni di dollari? :-) In realtà non credo che esista una visione univoca dell'ebook... Genericamente parlando un testo in formato epub è un'ebook, il pdf di un libro anche, ma è contestato dai puristi che invece considerano tale solo l'epub, poi ci sono formati come il lit, ma per assurdo anche un file.doc può essere un ebook... per non parlare dei formati proprietari, come quello di zinio, che non puoi leggere se non hai un apposito reader (software), ma anche quelli sono ebook. Ma chi fa queste considerazione normalmente vive il contenuto in funzione del dispositivo di lettura, se invece consideriamo l'ebook dal punto di vista dei contenuti e della loro struttura il discorso non solo cambia, ma si apre a ogni tipo di interpretazione e di sperimentazione. Soprattutto se parliamo di testi digitali per la scuola e la formazione.
Sta funzionando in Italia? E perché dovrebbe sostituire il libro di carta come lo conosciamo?
Per quello che è il mio campo professionale e di ricerca, credo che l’interesse - ancora tiepido in verità - sia mosso essenzialmente da motivi economici. Un esempio lampante è stato il battage pubblicitario sul contenimento dei costi dei libri grazie ai testi online che lo studente dovrebbe scaricare e stamparsi a casa. Concorderai con me che se l’alternativa al libro di testo tradizionale è un fascicolo di fogli stampati e pinzati, sarà meglio tenerci il caro vecchio libro. Il problema reale è piuttosto non limitarsi a subire l’imposizione del testo digitale ma interrogarsi sul significato del libro di testo - oggi - nella scuola: qual è il suo senso? E’necessario o (noi docenti, dico) lo usiamo solo per abitudine? E se recuperassimo un maggiore protagonismo nel mettere a punto gli strumenti del mestiere? Non è un caso che ci siano sempre stati docenti che usano poco il libro di testo o lo integrano continuamente con ricerche, appunti, esperimenti, ecc.
Parlando in generale, comunque, non si può ignorare che i costi siano molto ridotti perché non si stampano più copie che poi andranno al macero, si risparmia in trasporti e impatto ambientale, liberando tempo, energie e denaro per produrre contenuti di qualità. Almeno in teoria.
Tra le varie sezioni ce n'è una anche dedicata alle applicazioni pratiche per facilitare le persone disabili, cioè se non ho capito male l'ebook si trasforma in ausilio. Ce ne vuoi parlare?
Non direi che si tratta di una sezione specifica, ma abbiamo fatto in modo che la questione delle disabilità (sensoriali e cognitive) fosse un argomento trasversale presente in qualche modo in tutte le sezioni.
Un testo digitale può essere trasformato in una voce, può integrare filmati che ti facciano “edere”quello di cui si sta parlando, rivaluta fortemente il ruolo delle immagini nella narrazione. Sta a noi sfruttarlo per ciò che è e non per cosa sostituisce.
Avere a disposizione un testo digitale per la formazione poi, significa poterlo organizzare non seguendo necessariamente delle logiche “ineari” utilizzare una maggiore varietà di codici rispetto al primato di quello scritto, personalizzarlo in base alle esigenze dello studente. E questo è un elemento cruciale per l’ntegrazione scolastica e il rispetto degli stili cognitivi e di apprendimento di ognuno di noi
Chi sono i vari relatori?
Esponenti e professionisti dell’editoria a vario titolo, bibliotecari e docenti che condividono la loro esperienza professionale e le proprie ricerche con e sui testi digitali. Per la lista dei nomi ti rimando a questo link http://www.ebookfest.it/ebooklife/ in fase di costante aggiornamento man mano che arrivano gli abstract.
Come abbiamo scritto (http://www.ebookfest.it/ebookshow/) nel post sull’eBookShow, l’eBookFest non è un evento “commerciale”non è – per intenderci– una “fiera del libro”[questo tipo di evento ci sarà a Rimini nel 2011]. Anche per la zona espositiva quindi pensiamo a un’approccio più narrativo e descrittivo che fieristico, immaginiamo una galleria interattiva, una rassegna di testimonianze che arricchisce ulteriormente tre giorni di informazione e formazione.
Comunque sarà possibile acquistare qualcosa, come per esempio alcuni modelli di reader.
Ho visto sul sito che addirittura pensate ai bambini, cioè un adulto che viene all'eBookFest può portarsi dietro i suoi figli (fantastico!), come vi siete organizzati?
L’organizzazione del programma dipenderà da quanti bambini arriveranno. Abbiamo predisposto qualche opzione diversa anche per ovviare ad un’eventuale giornata di pioggia. Comunque posso anticiparti che, fra le altre cose, stiamo lavorando anche per farli partecipare a una sperimentazione che è stata fatta qui come in molte scuole in tutta Italia con molto successo nelle scuole qui della zona, relativo all’tilizzo della robotica nell'apprendimento... Se tutto va bene avremo dei piccoli robot con i quali i bambini potranno interagire, assistiti dalle maestre che hanno partecipato alla sperimentazione.
Due parole sulla bellissima location, come mai avete scelto proprio Fosdinovo?
Al fatto che sia indubbiamente bellissima si è aggiunta la grande disponibilità del Comune ad aiutarci ad organizzare un evento che, non dimentichiamolo, è totalmente gratuito per chi vi partecipa. E comunque non si può dimenticare che l’infaticabile Noa Carpignano, senza la quale non saremmo qui a parlare dell’BookFest, è lì che abita e lavora appollaiata ai suoi due Mac.
Per finire, c'è qualcosa che vuoi aggiungere che ti sembra importante da sapere sul fest?
All’BookFest non ci sono iscrizioni, tranne per i barcamp, che sono il cuore pulsante dell’evento. In queste “on conferenze” si lavorerà in gruppo sugli argomenti proposti dagli organizzatori e dagli stessi partecipanti. La pagina delle iscrizioni la trovate qui: http://barcamp.org/eBookFest. Se avete problemi ad aggiornare la tabella, inviateci i vostri dati tramite la pagina dei contatti (http://www.ebookfest.it/contatti/), indicando nell’oggetto il nome del barcamp a cui volete partecipare.