martedì 28 giugno 2011

Sostegno di carta


di caolino:
Sono seduta al fresco, in un angolino di paradiso.
Gli odori ed i profumi delle piante fiorite mi inebriano e mi fanno riconciliare con la natura.
Quest'ultimo mese l'ho visto solo come un trascorrere monotono di  ore e di giorni che non portavano a niente. Sentirsi impotente per non essere riusciti, nel corso di quest'anno, a fare qualcosa di concreto per aiutare è frustrante!
La scuola scelta si è rivelata un enorme flop. Nessuna integrazione per i disabili, alla faccia dei convegni che avrebbero dovuto sancire tale logica.
I disabili non si parcheggiano come pacchi ingombranti.
Non sono pesi da sopportare o persone che occupano una sedia e se chi dovrebbe seguirli si stanca, magari si va a fare il giro dell'isolato.
Pessima abitudine di un certo tipo di docenza, che sceglie il sostegno per farsi beatamente i cavoli propri. Basta prendere sotto la propria ala (si fa per dire) il disabile e non sforzarsi per niente di aiutarlo e si fa di questo un perfetto "niente". Allora, non supportandolo in alcun modo, lo si presenta a tutto il corpo docente come uno "zero" destinato inevitabilmente ed esclusivamente ad un programma differenziato, perchè non ha assolutamente la possibilità di dare niente.
Si parla ai genitori con faccia contrita, tentando di indurli a firmare per la differenziata. PER IL BENE DELL'ALUNNO!
Se i genitori dissentono - come la legge consente, il gioco è presto fatto: l'alunno è senza nessun aiuto ma appensatito da caterve inutili di fotocopie appiccicate sui quaderni, per dimostrare che l'insegnante ce l'ha messa tutta, l'alunno viene poi classificato.
Più che classificato viene umiliato.
Parliamo brevemente di questo pseudo-sostegno:
- nessuna comunicazione sul diario se non per annunciare eventuali scioperi.
- nessuno che controllasse se aveva segnato i compiti a casa.
- inevasa persino la richiesta di notizie per conoscere quali materie coprisse l'insegnante di sostegno. Eppure è un diritto dei genitori SAPERLO.
Quando le risposte non sono arrivate per iscritto si è andati a chiederlo verbalmente.
Risposta:" Non sono tenuta a dirvi che materie copro. Chiedetelo al dirigente".
Complimenti per la risposta.
Sarebbero tanti gli episodi, ma sorvoliamo!
A fine febbraio (!!!)  si degnano di fare un straccio di  PEI (chiesto sino alla nausea): in grassetto sono evidenziate le materie che tale docente copre; spiccano in bella mostra RELIGIONE e ATTIVITA' MOTORIE.
Due ore sprecate, a fare che? Complimenti per queste ennesima buffonata!
Sapendo che tantissime ore sono vissute dall'alunno in perfetta solitudine, qualcuno si permette di fare sostegno su tali materie a discapito di altre molto impegnative che assolutamente l'alunno non poteva affrontare da solo....
Mai un rapporto è stato più umanamente avvilente di questo pseudo-sostegno. Negli anni scorsi con tale figura c'è stato sempre un rapporto telefonico tra famiglie e scuola. Qui neanche mi è stato permesso di avere il numero di cellulare! 
Probabilmente gli ordini di scuderia erano chiari  da parte delle alte sfere: fateli scappare!
Io da subito  (già il primo giorno sparavano castronerie sulle ore di sostegno ALLA CLASSE, quando si chiedeva SULLA PERSONA: pensavano forse di avere a che fare con dei cretini?) avevo capito che quello era un istituto faceva integrazione sulla carta e a parole, ma non volevo deludere l'alunno che non voleva desistere e andare via.
Poi è stato lui  stesso che mi ha detto: "non mandarmi più in quella scuola".
Non aspettavo che quella frase.
E' quasi un mese che parla, schifato, della scuola lasciata.
Da qualche giorno l'esorto a riprendere a scrivere quel diario che un tempo scriveva.
Ora l'ha fatto.
Era un fiume in piena.
Ha raccontato della scuola e di come il sostegno l'ha trattato con le frasi pungenti.
Ci sarebbe solo da vergognarsi per come si è trattato un alunno disabile.
Meno male che ora abbiamo nero su bianco.
Qualcuno ne approfitta perchè tanti disabili non sono in grado di raccontare.
Ora sappiamo tutto ed abbiamo motivi in più per credere che certe persone fanno solo danni con i nostri figli disabili.
Ci vorrà del tempo perchè l'alunno metabolizzi.
Ora capisco perchè certi ragazzi si fermano alle scuole medie inferiori, in presenza di docenti così mediocri ...i ragazzi si rifiutano di essere presi per i fondelli e mollano.
Alla faccia del diritto allo studio da garantire.

domenica 26 giugno 2011

Comunicare (aiutando) attraverso un blog


'E bello quando ci scrivono e ci dicono "Ehi, ho visto il vostro blog, venite a leggere il mio!" perchè significa che non siamo gli unici, o i rari, a pensare di mettere in relazione le persone attraverso questo medium eccezionale che è il web.... ricordo che, qualche anno fa, fui invitata alla riunione di un'associazione, che ci aveva trovato proprio grazie al web; ricordo che il presidente, dopo che ebbi fatto una veloce ma esauriente presentazione del gruppo, commentò " sì, va bene, avete questo blog e raccontate di voi... e poi?". Poi: noi siamo qui; questo presidente, oltre a non ricoprire più tale carica, non fa nemmeno più parte dell'associazione, che ha smesso ogni segno di vita da quasi subito. 
Peccato che nel nostro Paese (eccezion fatta per l'argomento "politica") i blog siano così sottovalutati - forse anche poco conosciuti, come mezzo di comunicazione?
Difficile potersi incontrare fisicamente, se uno abita a Milano e l'altro a Catania, anche più difficile per genitori come noi che, per impliciti e comprensibili motivi, magari escono pure poco di casa, invece grazie al pc e alla connessione internet sei sempre in contatto e le notizie circolano. Poter contare su una rete di persone che condividono la tua stessa situazione non è cosa da poco, soprattutto se poi oltre ad attenuare quel senso di solitudine (il vero handicap delle nostre famiglie) tutte le informazioni che vengono messe in circolo attraverso il blog, sfociano in esiti concreti, come  accade, perchè chi legge ci scrive, ringraziandoci d'avergli fornito proprio l'informazione che cercava.
Non mi dilungo oltre e vengo al motivo per cui sto scrivendo questo post, presentare il blog di Andrea, che appunto mi ha scritto un paio di giorni fa. Nella sua presentazione scrive :" Il blog nasce nel 2008 con lo scopo di comunicare con gli altri e di mettere in luce che anche i disabili possono dare una mano alle altre persone".
Bellissimo concetto che rimanda in controluce la bruttissima situazione che abbiamo: una persona disabile non è "utile" alla società, secondo quella che per noi ormai è da trattare alla stregua di una leggenda metropolitana.....
Scorrendo il blog di Andrea invece vediamo che questo ragazzo poco più che trentenne è davvero attivo, adora gli animali e attraverso la sua storia personale ha pensato di mettere la sua esperienza con i cavalli e l'ippoterapia a disposizione di tutti: non solo ha scritto un libro, ma anche ha fondato un'associazione (A.V.E.R. Onlus) che offre questo tipo di attività alle persone disabili - complimeti Andrea! Non bastasse tutto ciò, fa anche il volontario.
Bè vi invito a visitare questo blog e a seguirlo, penso valga veramente la pena, sono sicura che ci sono spunti ed imput per tutti. La foto ritrae Andrea da piccolo su uno dei suoi cavalli.
Buona domenica a tutti.

sabato 25 giugno 2011

Vacanze per chi?


di mresciani:
L'anno scolastico è appena terminato ma per noi, genitori di ragazzi disabili, non esistono soste.
Entro il 30 giugno scadono le domande per poter usufruire del servizio bus per i ragazzi disabili per il prossimo anno scolastico, per esempio.
Una semplice domanda al Comune non basta, bisogna allegare il certificato del medico generico che attesta che tizio caio non è in grado di prendere i pullman pubblici. Dunque fila dal medico ecc., poi copia della 104 con richiesta e altra fila al protocollo del Comune di residenza.
Magari noi genitori dobbiamo anche tenere alta la guardia per sapere quanto sostegno verrà assegnato ai nostri ragazzi per l'anno scolastico che seguirà....

I ragazzi cominciano le vacanze, le meritate vacanze, li vedo già dal mattino presto, alle fermate dei bus, in gruppetti, con gli zainetti in spalle e tanta allegria, direzione mare e sole.
Certo questi adolescenti sono anni luce lontano dai nostri figli speciali, possono andare in gruppo perchè sanno anche difendersi, mentre i nostri no.
I nostri figli dovranno essere sistemati in strutture particolari sotto l'occhio vigile di persone che devono assicurare la loro incolumità, per noi genitori che lavoriamo è un problema.
Esistono  gli enti previdenziali che assicurano le vacanze anche ai figli disabili degli utenti, peccato che, anche preparando il tutto in anticipo mostruoso e chiedendo certe priorità, non si venga ascoltati e dopo aver speso energie e riposto speranze in certe storie, poi, si rimanga con un pugno di mosche in mano.
Ora dunque bisogna riorganizzare tutto e guardarsi intorno, scegliendo qualcosa che possa fare contenti i ragazzi.
Per gli altri è tutto più semplice, basta un asciugamano in spalle ed un biglietto di andata e ritorno sui bus che vanno al mare, la distanza è talmente poca che si potrebbe andare anche a piedi......ma con chi?
Esistono le strutture che intrattengono i bimbi  e si fanno tanti sport......ma sono legate ad un età che non supera mai i 16 anni....
Daiiiiii che non dobbiamo deluderli.....qualcosa ci inventeremo anche quest'anno, logicamente con un esborso economico non indifferente.

mercoledì 15 giugno 2011

Giù le mani dal sostegno!


La notizia è arrivata ieri, come una scoppola sulla nuca: è stato presentato il rapporto "Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte" frutto di uno studio congiunto, condotto da esperti riconducibili a associazione Treellle, Caritas italiana e Fondazione Agnelli.
Stando a quanto letto da articoli apparsi sui quotidiani che parlano di questo studio, definito "corposo", sembrerebbe che la proposta innovativa sia quella di togliere gli insegnanti di sostegno che possono, per esempio, essere sostituiti da un audiolibro o da chi può insegnare il braille..... riservandoci ulteriori commenti a dopo aver letto tutto questo studio - intanto ne stiamo parlando sul forum e sulla nostra pagina FB, ci limitiamo a far presente che la realtà è fatta di dirigenti che non sanno neanche cos'è la legge 104, di ASL che ritardano o non mandano il verbale di accertamento utile per richiedere le ore di sostegno, di genitori che a centinaia fanno ricorsi al TAR, di genitori che scrivono ai giornali per denunciare le situazioni raccapriccianti che subiscono i loro figli, di alunni che vengono portati a passeggiare per i corridoi, di associazioni di genitori che si battono come leoni per far valere i diritti che dovrebbero garantire le leggi, le belle leggi che abbiamo per l'integrazione e il diritto allo studio per i nostri figli disabili, di scuole che non fanno i GLH, di PEI che vengono scritti in forma di tema dal solo insegnante di sostegno e che spesso non vengono nemmeno consegnati ai genitori, di assistenti alla comunicazione che non vengono assegnati nonostante le disabilità sensoriali certificate, di dirigenti USP che vietano la CF..... ci dimentichiamo poi le varie dichiarazioni di politici locali e nazionali in tema di alunni disabili? Oppure le proposte di legge da far accapponare la pelle che dimostrano l'ignoranza totale al riguardo?
Sono tutte cose che abbiamo detto, segnalato e commentato in questo blog, basate su dati e fatti certi.
Ecco questa è la realtà della scuola dell'integrazione italiana, dove la metà degli studenti disabili la abbandona dopo aver assolto l'obbligo (atto comprensibile se il percorso scolastico è una perenne trincea).
Certo non mancano situazioni modello, le classiche cosiddette buone prassi, che magari vengono anche premiate in occasione del concorso istituzionale, ma sono le eccezioni che confermano una regola disastrosa, lesiva del diritto allo studio.
Non abbiamo bisogno di teorie, studi, chiacchiere, vorremmo che le leggi fossero applicate. Sarebbe un ottimo, fondamentale, inizio.
Leggere i vari articoli che parlano di questo studio presentato ieri a Roma ci fa venire in mente quella famosa frase: "Che mangino brioches". Alla superficiale e indifferente autrice di questa frase tagliarono la testa, noi ci acconteremmo che alcuni la usassero..... innovare significa apportare modifiche migliorative ad un sistema che funziona, ci spieghino cosa funziona, in questo sistema-scuola per i nostri figli.
Aggiornamento delle quasi 15.00: volete leggere lo studio? prego accomodatevi, costa solo 18,90 €, persino in sconto!

lunedì 13 giugno 2011

Il torrone a Sant'Isidoro


di mresciani:
La festa della Borgata di S.Isidoro era attesa da tutta la settimana, da mia figlia. Ogni promessa è debito dunque, all'ora stabilita la chiamo per andare ma, inaspettatamente, mi dice che non vuole andare. Senza motivo le spiego che non può non andare, quando aveva dato il suo impegno all'amico con il quale viaggiano insieme nel pullmino.
Un tira e molla e poi gioco l'ultima carta:
-  "Ma ti vuoi proprio  perdere il torrone a S.Isidoro?"
E' fatta.
Andiamo.
Arriviamo nella piazzetta che già la banda comincia a suonare...ma noi dobbiamo andare a casa di Tony (nome di fantasia). Andiamo a piedi, dall'amico di Marty,  che troviamo seduto nella carrozzina elettrica. C'è vento e per lui non è prudente uscire perchè è molto delicato di salute, l'assistente ci fa accomodare dentro casa.
La sua mamma è caduta e sta abbastanza male, succede di tutto: guardia medica, ambulanza per il ricovero. Io sono un'estranea in quel contesto, ma cerco di rendermi utile, Tony è molto sveglio, cognitivamente è perfetto ma è imprigionato dentro un corpo  che non gli permette niente, fisicamente riesce, se gli vengono posizionate le mani, a smanettare al pc e con i comandi della carrozzina elettrica.
Risponde e si destreggia con gli operatori del 118 ed io nella mia mente penso: perchè anche la sua mamma ha avuto la sfortuna qualche anno fa di avere un ictus cerebrale che non le permette di parlare, ma anche lei capisce tutto?
Sono veramente in imbarazzo, vorrei fare qualsiasi cosa per aiutarli, la loro situazione è assurda perchè anche il suo papà ha avuto un incidente e porta i segni sul suo corpo, ha dovuto lasciare il lavoro per badare alla famiglia, che da qualche anno ha perso il fratello di Tony affetto dalla stessa malattia. Il sabato sera dà una mano da qualche parte per racimolare qualche cosa ed in quel momento non si trova in casa.
Parlo con Tony della legge che dovrebbe aiutarli:  la legge 162. Pacatamente mi informa che a lui, con i nuovi criteri hanno decurtato 20 ore mensili ed alla madre 16.
Complimenti! Impreco tra di me........in questa casa la sfiga ci ha visto proprio bene!
Ma poi ripenso che non è la sfiga per quanto riguarda la 162, ma la mano di chi, nella nostra Regione, vuol far cassa, risparmiando ignobilmente sulle categorie più deboli, cioè i disabili.
Allora penso al mio impegno nel Comitato dei familiari per l'attuazione della 162 e, penso che abbiamo da portare avanti un bel lavoro, lavoro che svolgiamo volentieri noi associazioni di disabili, per aiutare la categoria dei nostri figli, tanto lavoro per far capire ai vertici che non stiamo chiedendo favoritismi o interventi straordinari ma semplicemnte che venga applicata la legge che permette l'indipendenza alle persone disabili.  Applicare questa legge significa anche risparmiare denaro pubblico, che è lo scopo principale di chi sta in alto, invece ciò che viene imposto sono solo sforbiciate impietose.
Un ricovero in un istituto costa tantissimo, applicare la legge 162 farebbe risparmiare.
E poi noi non ci stancheremo mai di ripeterlo ma, i nostri cari li vogliamo nelle nostre case, circondati dal nostro affetto.
Vedere questa famiglia mi convince sempre più mettere  il mio impegno in questa bellissima causa della 162.
Vorrei dire tante cose......ma penso che è prioritario aiutare queste famiglie dove ci sono più disabili.

A proposito: il torrone a S. Isidoro?
Ma ci saranno altri momenti per degustarlo...ma questo Marty l'ha capito benissimo!
"Mamma non preoccuparti se non abbiamo comprato il torrone", me lo diceva in macchina mentre io guidavo rientrando a casa..... e mi scorrevano le lacrime sul viso...

sabato 11 giugno 2011

Il camice giallo


di mresciani:
Osservo mia figlia che dorme, spengo la luce della camera, non posso neanche baciarla, il suo sonno è tanto lieve che anche un bacio leggero le provoca le crisi epilettiche, nella mia mente le auguro una buona notte.....(so già comunque che sarà perseguitata tutta la notte dalle crisi!! Accidenti a loro!!).
Oggi è stata una giornata pesante ma piena di emozioni.
Sorvolo sulla mattinata della ragazza, l'ho vista rientrare molto delusa...... ma...... le ho detto di pensare alla serata ed al suo concerto.... di non pensare ad altro.
E sìììì, oggi Marty si esibisce ed esegue un pezzo classico a quattro mani con Elisa, la sua maestra di pianoforte. Un piccolo concerto in una RSA a Su Planu, dove la sua maestra, che è anche psicologa, lavora; spettatori saranno i degenti della struttura, il personale e logicamente noi genitori.

E' stanca Marty e visto che dobbiamo essere alla struttura per le 16,30 si concede un'ora di riposo........il sonno le provoca l'ennesima crisi epilettica e me la ritrovo che sembra un pugile dopo un round un pò pesante.
Andiamo avanti.......anche perchè non possiamo niente contro di LORO!!!

Arrivati alla RSA ci viene incontro un ragazzo con camicie giallo che si presenta alla mia famiglia con un cordialissimo sorriso ed una calorosa stretta di mano;  ha il cartellino che lo presenta "tiroc.educatore ANDREA".
Andrea è down -  come un flash ricordo di aver letto un articolo su di lui sulla nostra stampa locale e chiedo conferma. Sì, mi conferma che è proprio lui il ragazzo dell'articolo, è un ragazzo di 24 anni che in quella struttura ha fatto riabilitazione ed ora è lui che presta la PROFESSIONALITA' agli ospiti ed ai familiari dei pazienti.
Già vedere questo.....mi aiuta moralmente.......penso che forse tutte le porte non saranno chiuse ai nostri figli disabili. Comincio ad intravvedere uno spiraglio in quella porta...piccolo ma esiste.
La sala presto si riempie di carrozzine, ne conto almeno una quarantina, inizia il concerto e si esibiscono i ragazzi che vengono accompagnati dalla battuta delle mani dei pazienti e di noi genitori....sono agitata ma  non traspare.. non voglio che si noti.
E' il turno di mia figlia, la vedo esibirsi e noto che si morde le labbra mentre suona, io che la conosco capisco che dentro deve essere un vulcano in eruzione (come me in quel momento).
Ecco ce l'ha fatta, ha eseguito il brano e sorride rilassata mentre si gode gli applausi.
Mi rilasso anche io, a questo punto, mentre la serata continua tranquillamente e si chiude con un'ottimo tiramisù confezionato da una terapista della struttura ed offerto ai partecipanti al concerto.
Andrea, che io osservo, svolge il suo lavoro e accompagna i pazienti in carrozzina nelle loro stanze.......tutto procede bene.
Salutiamo tutti e soddisfatta penso che ho trascorso una bella serata ed ho conosciuto un altro aspetto di questa società...l'inserimento di Andrea...mi dà speranze.
Al rientro in macchina, mia figlia continuamente ci chiede conferma sulla riuscita dell'esibizione, ha bisogno di continue conferma che noi gli diamo.
Grazie Elisa ed Andrea....quello spiraglio di luce che entra dalla porta socchiusa, mi spinge a credere nel FUTURO di Marty e delle persone come lei.

martedì 7 giugno 2011

Scuola: a chi giova?


di mresciani:
Sono quale le 19.00 e sono reduce da quasi 4 ore di allergia nervosa all'occhio sinistro.
Quando mi succede devo stare per forza sdraiata con gli occhi chiusi. Per ore KO.
Allora, intanto che sono lì, sdraiata in modo coatto, penso..... penso che sta quasi terminando l'anno scolastico e sto riflettendo sulla nostra scuola italiana in rapporto ai suoi alunni disabili.
Penso che la nostra nazione sia molto indietro per quanto riguarda l'integrazione dei disabili.
Abbiamo un bellissimo armadio di vestiti  (che sono le leggi per i disabili)  ma non si riesce a vestire in modo armonico questa scuola italiana, che sa di naftalina... tanto è retrograda e obsoleta e non ha voglia di aggiornarsi. Trincerandosi dietro la scusa dei tagli agli organici non è in grado, neanche davanti all'evidenza, di portare avanti un qualcosa che riesca a far sentire i disabili come fossero a casa loro.
Purtroppo devo constatare che la scuola italiana considera i disabili in base a pezzi di carta chiamati "diagnosi funzionali": praticamente un elenco di cose che il disabile NON sa fare.
Peccato che non esista un pezzo di carta dove è spiegato che il disabile NON è una disgrazia vivente, ma un essere pensante e con la sua sensibilità che, se viene supportato nel modo giusto, può dare tanto, anzi tantissimo.
Impegnarsi per ottenere questo "tantissimo" probabilmente viene considerato dalla scuola italiana una inutile perdita di tempo, un portar via risorse a chi nella vita, invece, può andare avanti di corsa..........
I  nostri figli sono troppo lenti e la loro lentezza, anche se in tempi lunghi, può portare a dei risultati, non ci si arriva mai perchè.........la clessidra della vita cammina. Quando la sabbia nella clessidra è quasi arrivata alla fine.......ecco che arrivano i giudici scolastici, che sentenziano che tuo figlio non può essere stressato più di tanto, cercare di farlo lavorare ancora potrebbe portare ripercussioni gravi sulla sua psiche.
E' un martellamento continuo.....ti stressano.....
Ecco che non rende.....ma loro devono andare avanti e allora fioccano i risultati negativi ... e cosa devi fare? Tuo figlio è troppo importante perchè venga messo in naftalina!
Si alza bandiera bianca.........Per loro è più facile: fare altro che stare in classe, portarli in giro a fare fotocopie, fare le vasche nei giardini del'istituto anzichè provare e lavorare con loro.
Ecco questo è il fallimento della scuola. 
Ma la scuola che parla di integrazione non doveva cucire un PEI (Progetto Educativo Individuale) ad hoc per ogni disabile?
Dove sta questa scuola che applica le leggi? Datemi l'indirizzo!
Adoperarsi perchè le leggi vengano applicate viene interpretato come un'intromissione gravissima.
I genitori devono stare zitti e non disturbare i macchinisti, giammai!!
Questi bellissimi vestiti (leggi) stanno malissimo su un corpo (la scuola)  che ha misure completamente diverse, sembrano sacchi di patate. La legge obbliga le scuola ad INSERIRE i disabili .........sì inserire, ma non ad integrare. Parcheggiarli è una cosa gravissima, è un reato.
Ma quando lo capiranno?
Certi lavori dovrebbero farsi per amore, per aiutare i deboli, ma io probabilmente sono un'inguaribile sentimentale, sotto la mia scorza di persona apparentemente dura, c'è una madre molto sensibile e particolarmente amorevole, ma anche molto, molto preparata per quanto riguarda le leggi ed i diritti dei disabili.
Meglio avere a che fare con genitori BUONI e ignoranti e per ignoranti  (non intendo offendere) voglio dire persone che NON CONOSCONO i diritti dei loro figli.
Continuare così a chi giova?

domenica 5 giugno 2011

Zitti per vedere di nascosto l'effetto che fa


di mresciani:
Oggi è il  5 giugno e  ricorre il World Environment Day, la Giornata mondiale dedicata dall’ONU all’Ambiente, questo giorno si celebra sin dal 1972 quando, a Stoccolma, in Svezia, si aprirono i lavori della United Nations Conference on the Human Enviroment - primo meeting internazionale cui seguirono altri, che trattava problematiche ambientali.

Che dire? Che tipo di ambiente stiamo lasciando ai nostri figli ed ai nostri nipoti?
Ormai è sotto gli occhi di tutti quali grandi danni sono stati fatti con la deforestazione, con i fumi dei gas di scarico delle auto e delle fabbriche che inquinano l'aria, con le varie porcherie che, gettate nei fiumi, nei mari e nei laghi, hanno causato la moria di pesci e fauna correlata e le catastrofi che ogni giorni i media ci propinano.
Il progresso dell'uomo sta portando "lentamente", invece, alla distruzione e al vivere peggio.
Che dire delle armi, delle esplosioni che in nome di un progresso che non capisco, hanno portato nell'aria le polveri dell'uranio impoverito, contaminando le falde acquifere, l'aria; gli animali che si sono abbeverati in quelle fonti inquinate, le loro carni sono state immesse nel mercato...........e tutti zitti,
"zitti per vedere di nascosto l'effetto che fa"
Qualcuno si starà chiedendo perchè questo post, soprattutto la sua attinenza con i Genitori Tosti.
L'attinenza c'è tutta perchè tanti dei nostri ragazzi sono nati con delle malformazioni ed a tutt'oggi non ne conosciamo le ragioni, eppure tanti di noi non hanno preso medicinali od hanno trasgredito a qualcosa, eppure...
Se poi mettiamo nel cesto delle ipotesi che magari intorno a te c'è un altissimo tasso di malattie tiroidee, di diabete (la Sardegna è seconda al mondo dopo la Finlandia), di sclerosi multipla, di SLA.......che dire?
Allora mi chiedo: se la nostra isola, dove è presente una grandissima quantità di servitù militari e dove da almeno 50 anni fanno brillare di tutto nell'atmosfera ed addirittura hanno interrato i residui militari nel sottosuolo,  i nostri figli sono vittime di tutto ciò?
Risposte per il momento non ne abbiamo.......e pensare che mio marito ogni anno ci portava nella sua zona nativa (quella appunto su menzionata) PER RESPIRARE ARIA BUONA  e per disintossicarci dall'aria della città.
Chissà se....certe cose a noi sono successe in conseguenza di  certe altre!
Comunque buon 5 giugno..a proposito la mia città nativa Cagliari oggi ha preparato un serpentone umano che tiene un striscia di stoffa azzurra....che significa la fonte primaria per tutti, della vita..... che è l'acqua, che noi vogliamo PUBBLICA.

sabato 4 giugno 2011

Quando le cifre parlano


di Timeout:
Maggio è tempo di conti e bilanci e di verifiche anche per molte associazioni e cooperative che lavorano nel sociale….i soci si riuniscono e cominciano a revisionare colonne di numeri. Nel bilancio della nostra cooperativa, quest’anno, c’era un numero incredibilmente elevato….”non può essere” mi sono detta “c’è un errore, è troppo!”.  Come abbiamo fatto a raggiungere una cifra del genere?  Costi, spese ordinarie o straordinarie? vi  chiederete... Niente di tutto questo, il valore della cifra è inestimabile: 26.000 (dico ventiseimila) ore di volontariato, che vogliono dire una media di 72 ore al giorno per 365 giorni all’anno! Ragazzi e ragazze, persone di varie età che ci hanno REGALATO 26.000 ore del loro tempo per condividerlo con i nostri ragazzi.
Vorrei dire tanto, ma non riesco a pronunciare che un semplice e banale GRAZIE per aver condiviso con noi questa avventura senza chiedere nulla incambio se non il sorriso e l’amicizia dei nostri ragazzi.

giovedì 2 giugno 2011

Riflettendo... tra i fenicotteri!


di mresciani:
Oggi fortissimo vento di maestrale, penso mentre guido; nel mio percorso per andare al lavoro costeggio le saline, che sono la casa di migliaia di fenicotteri.
Uno spettacolo unico al mondo e riservato solo a noi sardi, nelle saline ci sono quasi 5 mila coppie di fenicotteri rosa che stanno mettendo su casa. Bellissimo scenario si presenta a chi percorre quel tratto di strada. Una lingua di asfalto ci separa dallo stagno, qualcosa di veramente sublime e inimmaginabile,  che lascia i turisti a bocca aperta.
Ormai i nostri fenicotteri sono abituati al traffico delle auto, volano sopra le nostre teste in gruppi fantastici, eseguono nello stagno le danze di corteggiamento alle femmine e fra pochi giorni si schiuderanno le uova che le mamme hanno deposto. Nasceranno i piccoli che sono proprio fenicotteri sardi DOC.
Gli studiosi di tutto il mondo vengono ad ampliare i loro orizzonti .......ripeto: unico al mondo per vicinanza con la città e gli abitanti.
Noi li chiamiamo "gente arrubia", li abbiamo sempre conosciuti, ma da una ventina d'anni hanno proprio scelto il posto ANCHE per nidificare e non solo per passare le vacanze estive.
Vedere, questo spettacolo mi incanta sempre e mi fa soprassedere sui vari disguidi della vita.... disguidi che sono sempre legati al mondo della disabilità della mia ragazza.
Per ora non voglio parlare dell'argomento, che mi sta molto sulla testa da parecchi mesi, un argomento che mi angoscia parecchio.
Sono una "disturbatrice" (a detta di qualcuno) e le persone come me, vengono viste male nell'ambiente dove altri non vogliono che i genitori mettano becco, peccato che a parole si cerchi la collaborazione dei genitori e tutte le leggi che noi abbiamo in Italia includano i genitori nella vita dei loro figli disabili a 360 gradi.
Ho sopportato troppo per i miei gusti, ho anche visto che la vittima di questo sistema alla fine era mia figlia, le ritorsioni avvenivano su di lei....... peccato, qualcuno ha perso l'occasione per dimostrare che forse potevano valorizzare la ragazza. Invece o sei NORMALE o sei DISABILE, non ci sono vie di mezzo e questo stupisce ed addolora ancor di più poichè succede proprio in quegli ambienti in cui non dovrebbe esserci  discriminazione.
Ad un certo punto la situazione è diventata insostenibile ed hanno deciso, con i mezzi che hanno a disposizione  di declassarla: per il suo benessere ho dovuto tirare i remi in barca, l'ho fatto solo per la sua psiche e per l'amore viscerale che mi lega a lei, comunque le ho spiegato che quello che stavano facendo era qualcosa di assurdo.
Lei ha capito, ha capito tutto!
Secondo voi se fosse cognitivamente zero, come alcuni vogliono farla passare nei documenti e quant'altro, se la sarebbe presa tanto? Se è zero, vivrebbe in un limbo e non ne soffrirebbe, invece capisce che ha dei limiti e di questo ne soffre parecchio quando viene evitata ed allontanata come è successo oggi. Ce n'è voluto per farla parlare ma, alla fine, mi ha raccontato ciò che a lei ha fatto male.
Io ed il papà le abbiamo detto di non preoccuparsi ......perchè presto tutto finirà........e poi penso proprio che non sarò per niente clemente........dopo non avrò più niente da perdere, ma almeno qualcuno capirà che mia figlia non è il sacco del pugile su cui sfogarsi per ritorsione contro la madre ATTENTA.
Chi vuol capire a questo punto capisca.........lo so che sono letta ed i miei scritti sono oggetto di discussione in quell'ambiente....ma magari il tempo lo impiegassero a rendere la vita positiva ai ragazzi disabili, non sarebbe male!