martedì 7 giugno 2011

Scuola: a chi giova?


di mresciani:
Sono quale le 19.00 e sono reduce da quasi 4 ore di allergia nervosa all'occhio sinistro.
Quando mi succede devo stare per forza sdraiata con gli occhi chiusi. Per ore KO.
Allora, intanto che sono lì, sdraiata in modo coatto, penso..... penso che sta quasi terminando l'anno scolastico e sto riflettendo sulla nostra scuola italiana in rapporto ai suoi alunni disabili.
Penso che la nostra nazione sia molto indietro per quanto riguarda l'integrazione dei disabili.
Abbiamo un bellissimo armadio di vestiti  (che sono le leggi per i disabili)  ma non si riesce a vestire in modo armonico questa scuola italiana, che sa di naftalina... tanto è retrograda e obsoleta e non ha voglia di aggiornarsi. Trincerandosi dietro la scusa dei tagli agli organici non è in grado, neanche davanti all'evidenza, di portare avanti un qualcosa che riesca a far sentire i disabili come fossero a casa loro.
Purtroppo devo constatare che la scuola italiana considera i disabili in base a pezzi di carta chiamati "diagnosi funzionali": praticamente un elenco di cose che il disabile NON sa fare.
Peccato che non esista un pezzo di carta dove è spiegato che il disabile NON è una disgrazia vivente, ma un essere pensante e con la sua sensibilità che, se viene supportato nel modo giusto, può dare tanto, anzi tantissimo.
Impegnarsi per ottenere questo "tantissimo" probabilmente viene considerato dalla scuola italiana una inutile perdita di tempo, un portar via risorse a chi nella vita, invece, può andare avanti di corsa..........
I  nostri figli sono troppo lenti e la loro lentezza, anche se in tempi lunghi, può portare a dei risultati, non ci si arriva mai perchè.........la clessidra della vita cammina. Quando la sabbia nella clessidra è quasi arrivata alla fine.......ecco che arrivano i giudici scolastici, che sentenziano che tuo figlio non può essere stressato più di tanto, cercare di farlo lavorare ancora potrebbe portare ripercussioni gravi sulla sua psiche.
E' un martellamento continuo.....ti stressano.....
Ecco che non rende.....ma loro devono andare avanti e allora fioccano i risultati negativi ... e cosa devi fare? Tuo figlio è troppo importante perchè venga messo in naftalina!
Si alza bandiera bianca.........Per loro è più facile: fare altro che stare in classe, portarli in giro a fare fotocopie, fare le vasche nei giardini del'istituto anzichè provare e lavorare con loro.
Ecco questo è il fallimento della scuola. 
Ma la scuola che parla di integrazione non doveva cucire un PEI (Progetto Educativo Individuale) ad hoc per ogni disabile?
Dove sta questa scuola che applica le leggi? Datemi l'indirizzo!
Adoperarsi perchè le leggi vengano applicate viene interpretato come un'intromissione gravissima.
I genitori devono stare zitti e non disturbare i macchinisti, giammai!!
Questi bellissimi vestiti (leggi) stanno malissimo su un corpo (la scuola)  che ha misure completamente diverse, sembrano sacchi di patate. La legge obbliga le scuola ad INSERIRE i disabili .........sì inserire, ma non ad integrare. Parcheggiarli è una cosa gravissima, è un reato.
Ma quando lo capiranno?
Certi lavori dovrebbero farsi per amore, per aiutare i deboli, ma io probabilmente sono un'inguaribile sentimentale, sotto la mia scorza di persona apparentemente dura, c'è una madre molto sensibile e particolarmente amorevole, ma anche molto, molto preparata per quanto riguarda le leggi ed i diritti dei disabili.
Meglio avere a che fare con genitori BUONI e ignoranti e per ignoranti  (non intendo offendere) voglio dire persone che NON CONOSCONO i diritti dei loro figli.
Continuare così a chi giova?

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