venerdì 30 settembre 2022

I concerti accessibili sono ancora fantascienza, nel nostro Paese. Figuriamoci quelli ecosostenibili.



Questa estate è stata una strana estate, in cui siamo tecnicamente tornati alla "normalità", post emergenza Covid, per cui sono riprese tutte quelle attività che prevedono assembramenti, come i concerti .

Nel bene e nel male questa è stata l'estate del Jova Beach Party, questo ciclopico tour che ha attraversato il nostro Paese da Nord a Sud e dal Tirreno all'Adriatico, in mezzo il disastro della Marmolada e la siccità del Po - con la risalita del mare (acqua salata in contesto dolce) per 30 km.

Sul fondale di questo teatro estivo chiamato Italia c'era la guerra in Ucraina e le vicende politiche del nostro Paese che ha visto cadere il Governo e attrezzarsi per le elezioni, con conseguente campagna elettorale estiva.

Siamo abituati che con l'estate i lavori in parlamento si affievoliscono per poi quietarsi del tutto, ad agosto. Come tutto il resto del Paese, ad agosto

Ma stavolta è stato proprio un deserto dei tartari, da luglio.

Poichè siamo genitori di figli con disabilità e non possidenti terrieri con assistenti a libro paga, abbiamo cercato di non affogare tra il caldo torrido e i rincari vari.

Ma questa cosa del Jova Beach Party ci ha molto appassionato.

Per tutta una serie di motivi, non ultimo il fatto che un evento così grosso doveva avere una corrispettivo di accessibilità elevato.

Abbiamo provato a richiedere i biglietti per la data di Viareggio.

Come è andata è scritto in questo documento messo in circolo il 21 settembre, che sta girando e sta ottenendo davvero interessanti risposte. 

Un paio di giorni dopo è uscito un articolo su Il Domani a firma Alberto Piccinini intitolato " I concerti ecosostenibili rischiao di essere solo greenwashing". Questo signore scrive anche su Rolling Stone, dove è apparso, ancora a fine agosto, un pezzo a firma Ray Banhoff, intitolato "Querelata Rap" in cui leggiamo: "Altro caso riguarda Jovanotti, per cui forse anche tutti i suoi nemici dovrebbero spezzare una lancia a favore. Jovanotti ormai è famoso per i concerti in spiaggia, sono il suo regno. All’inizio parevano fighi poi, come al solito, gli ambientalisti si sono incazzati. Ed ecco le shitstorm, gli allarmi lanciati, e alla fine un’associazione ambientalista «ha presentato l’ennesimo esposto per cui si profila la violazione dell’articolo 733 bis del codice penale, atto a punire la distruzione o il deterioramento di habitat all’interno di un sito protetto, ovvero il danno ambientale» (Il Foglio). Per una cosa del genere Jovanotti rischia l’arresto preventivo in modo che non possa compiere i concerti di Viareggio. La cosa è assurda, visto che i concerti sono organizzati con il WWF, che godono di tutti i permessi possibili, che sono vagliati dalle autorità e ormai rigidamente controllati. Ma la procedura parte d’ufficio, kafkianamente, per dar seguito all’esposto. Del Ghingaro, sindaco di Viareggio, scrive su Facebook: «L’Arpat chiarisce che la spiaggia del Muraglione NON è habitat naturale e le specie vegetali NON sono specie protette. Con questa comunicazione possiamo considerare conclusa anche l’ennesima polemica estiva viareggina». E quindi? Ne abbiamo parlato ancora una volta."

La sera successiva, sabato 24 settembre è andato in onda su Rai 3 il servizio davvero eccellente di Sabrina Giannini che potete e dovere vedere, qui.

Qualche giorno dopo i legali di Lorenzo Cherubini hanno inviato una diffida alla Rai per questo servizio. Vedremo il corso degli eventi e il lavoro degli inquirenti che cosa produrrà.

Nel frattempo chi volesse può firmare la petizione e condividerla, chissà che, per fine anno, a 2500 firme ci arriviamo - il che la dice lunga su quanto le tematiche non ad personam ma di pubblica utilità, relative alla disabilità, siano snobbate alla grande, nel nostro Paese. Ma noi non ci arrendiamo e non importa se siamo in pochi: la discriminazione dei concerti non accessibili rimane e va eliminata.

La foto per questo post è una vignetta disegnata da Franco Sacchetti di cui consiglio vivamente i libri.