sabato 22 agosto 2020

Votare bene, votare tutti.




Dal 20 agosto è iniziato l'ultimo mese esatto prima dell'election day.

Invito tutti, ma tutti, ad informarsi presso gli uffici elettorali del proprio comune di residenza circa le modalità del voto per le persone con disabilità, l'accessibilità, la possibilità di votare al proprio domicilio.

Non deve succedere più che persone siano state impedite al voto per questioni di barriere architettoniche e mentali!

Inoltre esorto tutti voi ad informarvi, leggere i programmi, partecipare agli eventi dei vari candidati fare domande e porre questioni.

Non si può, ancora nel 2020, essere senza rappresentanti e senza nessuno che sa di cosa stiamo parlando e che quindi non è in grado di attivare interventi e politiche adeguate.

L'ideale sarebbe che si candidassero persone con disabilità in gran quantità (le famose quote H invocate da Carmelo Comisi, presidente di Disability Pride onlus) per avere la giusta rappresentanza.,

Nell'attesa chi sta in Toscana può votare Luigi Gariano :) 

Non abbiamo notizia di altri candidati, persone con disabilità,  magari esistono e anche validi.

L'importante è che il voto delle persone con disabilità e loro familiari vada a chi davvero se lo merita e non così a simpatia.

Per finire: noi abbiamo sempre aperte le campagne per il caregiver familiare e per i concerti accessibili.

Per il caregiver continuate a compilare il questionario, ricordate: ci siamo prefissi di fare il censimento dei caregiver familiari, che finora nessuno ha mai fatto. Compilando il questionario e passando parola tra conoscenti, aiutate la causa, che è davvero molto difficile ed ostacolata, chissà perchè.

Sul fronte concerti accessibili sapete che potete denunciare qualsiasi discriminazione che abbiate patito ad un evento dal vivo, scrivendo a genitoritosti@yahoo.it e naturalmente sottoscrivendo la nostra petizione.

Buona estate a tutti, ci si  riaggiorna in settembre :)



martedì 11 agosto 2020

VITA INDIPENDENTE - Questa sconosciuta.

Ripassino: che cosa è la vita indipendente? 

'E quella cosa per cui il tuo Comune ti finanzia un progetto per cui hai a disposizione un assistente personale ( che scegli e formi tu, se vuoi), che ti permette di espletare ( lo so è un brutto verbo, anche onomatopeicamente) quelle azioni per cui fai quel "cazzo" che vuoi. 

- "Aspetta, hai detto "cazzo"?". 

-  "Cioè, sei "indipendente". Scusa ogni tanto usare lo slang ci sta.".

-  "Ma che cosa vuol dire "indipendente"? ".

-  "Che non te ne stai buttato là sul letto o sulla sedia a rotelle, tutto il giorno, finchè non arriva la sera che c'è da dormire.".

Ah, ecco.

Insomma avete presente che siete, voi persone con disabilità,  finalmente, padroni della vostra vita? 

Cioè potete dire "Ho voglia di uscire" e uscite.

Lo so che sono discorsi strani. Chiunque esce se vuole, nel mondo normodotato. Invece nel nostro mondo non è così.....

'E la vita indipendente che è strana, in Italia.

Dovrebbe esserci un fondo nazionale che poi viene ripartito tra le regioni che va a finanziare i vari progetti personali. Le Regioni a loro volta stanziano dei fondi con i soldi regionali, in base alla disponibilità.

Questo fondo nazionale assomma a 15 milioni. Per il 2020 è stato incrementato di 5 milioni a causa dell'emergenza Covid.

E l'abbiamo saputo solo grazie alla mobilitazione di Luigi Gariano che per 8 giorni ha occupato una sala del palazzo della Regione Toscana.

Secondo voi con 15-20 milioni per tutta l'Italia che cosa si reisce a fare? Per darvi un parametro di riferimento sappiate che la regione Sardegna stanzia oltre 20 milioni all'anno solo per i progetti della sua Regione. Che conta una popolazione di 1 milione e 640mila abitanti di cui ignoro il numero delle persone con disabilità. Ma riflettete sul fatto che il governo stanzia grossomodo la stessa cifre della regione Sardegna per finanziare i progetti di TUTTA Italia.

Grazie alla protesta toscana, durata ben 8 giorni e che ha scatenato anche un bel botta e risposta tra Beppe Grillo e il presidente della regione Toscana,  oltre alla mobilitazione da parte di varie esponenti della politica locale che si sono schierati con la battaglia di Luigi, che ha prodotto vari articoli sui giornali e servizi sulle tv locali, si è arrivati ad un grandissimo risultato per cui la regione Toscana stanzia ulteriori fondi e finalmente si tolgono le liste d'attesa per cui 300 persone riusciranno a ottenere i loro progetti e quindi gli assitenti fondamentali per essere indipendenti e uscire di casa etc.

La battaglia di Luigi e di tutti quelli che con fatica lo hanno affiancato - immaginatevi persone che devono assumere terapie, persone che non hanno il controllo del proprio corpo,  che  sono cognitivamente perfette ma non verbali, che necessitano di ventilatori meccanici... insomma immaginatevi queste persone che coraggiosamente hanno sfidato il caldo pazzesco e l'indifferenza generale e sono andate lì a manifestare per i loro diritti.

Un grazie gigantesco.

E adesso è necessario che in ogni regione italiana si costituisca un gruppo/comitat/cellula/quello che volete, che riunisca le persone con disabilità che chiedono la vita indipendente. 

La legge c'è ma non è applicata e se non ci sono i politici che si adoperano ci devono essere le mobilitazioni dei cittadini coinvolti.

E soprattutto ci deve essere la voglia da parte di questi cittadini di fare rete con tutti senza antagonismi, particolarismi, competizioni:  l'obbiettivo comune è di avere le stesse condizioni, in base alle leggi vigenti, in tutta Italia per questa categoria di persone.

Rifletteteci.