sabato 11 dicembre 2010

Poesie dalle scuole

Quello che segue l'ho trascritto dal libro da cui prende il titolo questo post, a cura di Giovanna Cantoni, Alberto Perdisa Editore, 2006, libro fatto in collaborazione con la UILDM sezione di Bologna.
Giovanna Cantoni - si legge in terza di copertina - è ispettrice del Ministero della Pubblica Istruzione, docente del SISS (finchè ci fu); leggendo qua e là si evince che seguiva personalmente i casi di inserimento scolastico "problematici".

Non ho letto le introduzioni, m'interessava questa cosa bellissima di poesie scritte da studenti di istituti tecnici. Da ragazzi e ragazze. Disabili.

Quei ragazzi e quelle ragazze che disturbano la classe, che bisogna portarli fuori, che non possono seguire il programma dei normodotati e allora facilitiamogli le cose, tanto cosa gli serve il diploma? Per un lavoro? ahahahahah!

Scusate la crudezza, in questo periodo non sono tanto ottimista e positiva, lo ammetto, forse gli imput che ho non sono incoraggianti.

Questo post è dedicato a tutti quelli, mamme e papà, che pensano che i loro figli non siano dei problemi da risolvere, alla meno peggio, ma ragazzi e ragazze che possono fare il loro percorso, anche se la malattia li rapirà prima....


VORREI

Il cielo, il sole,
la luna, le stelle.

Vorrei per tutti i mari navigare,
tutte le montagne scalare,
e gli abissi profondi visitare.

Vorrei di Renzo l'amore
e tutto il suo cuore.


Vorrei due gambe
per camminare.

Anna.


IL LIBRO MIO AMICO

Un amico ho trovato
tra tanti libri l'ho scovato.
era ben riposto
ma io l'ho preso a nessun costo.

Sta con me la mattina
quando gli do una sbirciatina,
sta con me durante la giornata
come una persona molto amata.

Quando dormo sta sul comodino
tranquillo fino al mattino,
il mio libro interessante
che mi parla con voce riposante
della vita e della morte
e mi apre tutte le porte.

Fra tutti è il più caro
ed è un amico assai raro.
Mi piace da morire
e vorrei che non dovesse mai finire.
Piero.
UNA MIMOSA
Una donna nella strada
Mi ha regalato una mimosa.
Ti ringrazio gentile signora
Che un fiore mi hai regalato
In un vaso l'ho posato
E per molto tempo l'ho guardato
Domai sarà sfiorita,
Come la mia vita
Che tra un po' sarà finita.
La mimosa è bella e fragrante
Gialla ed elegante
Io non sono bella
Io sto nella carrozzella.
La mimosa è delle donne la speranza
Di una futura sorellanza,
Di un domani felice come una danza.
Un domani per le donne ci sarà
E con le pari opportunità
Anche un po' di felicità.
Io domani non ci sarò
Io il domani non vedrò.
Guardo la mia bella mimosa fragrante
Gialla ed elegante.
Un domani vorrei avere anch'io
Me lo concedesse Dio.
Franca. (R.I.P.)
MI PIACE
Mi piace la sera
Quando con la mia mamma guardo il sole
[che se ne va,
Sapendo che tornerà.
Mi piace la mattina
Quando la mamma mi sveglia nel mio grande letto
E mi stringe al petto.
Mi piace il pomeriggio
Quando la mamma dice che dobbiamo insieme studiare
E molte cose imparare.
Mi piace la cena
Con la mamma e con il papà
Che sempre con noi starà.
Valerio.

2 commenti:

mresciani ha detto...

auticuBravi questi ragazzi!!

TIMEOUT ha detto...

Belle e ricche di significato.