di mresciani:
Siamo arrivati al traguardo della licenza media di mia figlia.
Ricordo quando, circa quaranta anni fa, mi trovavo al suo posto, non c'era la tesina ma tanti argomenti differenti, senza un filo conduttore.
Volevo fare un bilancio di questi (primi) 9 anni di scuola.
Quanto è stato diverso con le mie due figlie! La prima non aveva problemi, l'unico problema era farla smettere di studiare. Mai mi sono interessata di aiutarla perchè non c'era motivo.
Quanto, invece, è stato problematico tutto per la seconda figlia, problematico perchè la scuola non ha aiutato il suo percorso di bimba speciale.
Il primo anno mi hanno preso in giro dicendomi che non le spettava il sostegno, ad anno scolastico cominciato: che bugiardi!
E' stato tutto un susseguirsi di prese in giro da parte dei vari dirigenti scolastici che si sono avvicendati nella sua scuola, e comunque le insegnanti zitte, compresa la prima insegnante di sostegno.
Assurdo poi fu, in seconda elementare, non comunicarmi che, dopo venti giorni di scuola, le avevano affiancato un altro bimbo da seguire. Arbitrariamente questo è stato fatto e lei non mi ha detto niente, sono andata tante volte a parlare con lei, silenzio assoluto. Che schifo!
Mia figlia non raccontava mai niente e loro ne hanno approfittato.
In terza ed in quarta elementare l'insegnante di sostegno (un'altra e fortunatamente in gamba) seguiva mia figlia ed un altro bambino nella stessa classe: ci poteva stare, l'orario era completo.
Ad un certo punto vengo informata che i due bambini non vanno di pari passo e la mia non ce la fa a seguire questo ritmo.
Faccio intervenire il legale ed in quinta il sostegno è pieno.
Per "aiutarla" le facciamo ripetere l'anno: in quinta (ripetente) le viene nuovamente dimezzato il sostegno.
Ricontatto il legale: tre mesi di confusione estrema ma con l'intervento del Ministero dell'Istruzione si rimettono le cose a posto.
In prima e seconda media il sostegno è pieno.
Terza media, anno scolastico appena trascorso il sostegno invece viene dimezzato (ma mia figlia non ha nessun certificato che attesti il dimezzamento della sua patologia, però): si ricorre nuovamente al legale e stavolta anche al TAR.
Si vince il ricorso ed il 7 gennaio 2010 et voilà, riecco il sostegno pieno.
Quanto è stato negato a mia figlia con questi atteggiamenti assurdi ed ARBITRARI?
Quanto nervosismo e quanti soldi ho dovuto spendere?
Questa è la scuola che aiuta i nostri figli con problemi?
Ripeto sempre che sulla carta i disabili hanno delle buonissime leggi, ma poi non vengono attuate per benino.
Noi genitori sembriamo e dobbiamo essere degli agguerriti controllori, come ti giri c'è qualcuno che sta pensando di fregarti e di non darti quello che ti spetta.
In questi anni mi sono fatta un'esperienza incredibile: PEI - PDF- GLHI e quant'altro.
A proposito di GLHI: alle elementari siamo state due mamme che abbiamo fortemente voluto la componente genitoriale nelle riunione di GLH, la legge lo prevedeva ma, di fatto, in quella scuola elementare non esisteva, come non esisteva nelle medie e sempre noi mamme abbiamo fatto in modo che fossero inseriti i genitori.
Nel GLHI importantissima è la presenza dei genitori: si discute del sostegno, degli educatori inviati dal Comune, si decide cosa comprare e come spendere i soldi per i progetti che riguardano i ragazzi disabili, libri, software, corsi di aggiornamento, progetti di autonomia, nuoto ecc. Gli insegnanti progettano INSIEME ai genitori un certo percorso ed i genitori che conoscono i loro figli tante volte sanno cosa può essere più utile per loro.
Trovo che la componente genitoriale NON DEBBA ASSOLUTAMENTE MANCARE nella scuola!
Cosa dire dell'aiuto che può dare una figura come la pedagogista che ha seguito e segue mia figlia da circa 5 anni per i compiti. Persona che la segue grazie alla legge 162/98 - certo che le ore sono poche al mese, ma sono utilissime.
Questa legge è nazionale ma pare che siano poche le Regioni che la finanziano per i progetti.
Perchè altre Regioni non hanno seguito lo stesso percorso della Regione Sardegna?
Quest'anno ci hanno privato di una fetta di questi fondi, si è fatta una lotta dura noi associazioni di disabili contro la Regione Sardegna e si è ottenuto un grandissimo risultato.
Non si ottiene niente stando tranquilli senza lottare.
Ogni conquista per i nostri figli è il frutto di un lavoro vero e forte!
Venerdì si sono conclusi gli esami di terza media di mia figlia, con l'orale.
Mia figlia si è licenziata con dieci - nove - otto e sette, che portano poi ad una media dell'8.
Non è frutto di nessun regalo, è il risultato di tanto lavoro fatto da Martina e dietro la ragazza c'è una famiglia che non l'ha mai lasciata sola ma, sempre si è battuta per vederle riconosciuti dei diritti che QUESTA scuola le ha continuamente scippato.
Quella che abbiamo conosciuto non è la scuola dell'integrazione, è ancora la scuola dell'inserimento: sino a quando ai nostri figli non verranno riconosciuti i loro sacrosanti diritti io non potrò stare zitta!
Non ho forse ragione?
Ricordo quando, circa quaranta anni fa, mi trovavo al suo posto, non c'era la tesina ma tanti argomenti differenti, senza un filo conduttore.
Volevo fare un bilancio di questi (primi) 9 anni di scuola.
Quanto è stato diverso con le mie due figlie! La prima non aveva problemi, l'unico problema era farla smettere di studiare. Mai mi sono interessata di aiutarla perchè non c'era motivo.
Quanto, invece, è stato problematico tutto per la seconda figlia, problematico perchè la scuola non ha aiutato il suo percorso di bimba speciale.
Il primo anno mi hanno preso in giro dicendomi che non le spettava il sostegno, ad anno scolastico cominciato: che bugiardi!
E' stato tutto un susseguirsi di prese in giro da parte dei vari dirigenti scolastici che si sono avvicendati nella sua scuola, e comunque le insegnanti zitte, compresa la prima insegnante di sostegno.
Assurdo poi fu, in seconda elementare, non comunicarmi che, dopo venti giorni di scuola, le avevano affiancato un altro bimbo da seguire. Arbitrariamente questo è stato fatto e lei non mi ha detto niente, sono andata tante volte a parlare con lei, silenzio assoluto. Che schifo!
Mia figlia non raccontava mai niente e loro ne hanno approfittato.
In terza ed in quarta elementare l'insegnante di sostegno (un'altra e fortunatamente in gamba) seguiva mia figlia ed un altro bambino nella stessa classe: ci poteva stare, l'orario era completo.
Ad un certo punto vengo informata che i due bambini non vanno di pari passo e la mia non ce la fa a seguire questo ritmo.
Faccio intervenire il legale ed in quinta il sostegno è pieno.
Per "aiutarla" le facciamo ripetere l'anno: in quinta (ripetente) le viene nuovamente dimezzato il sostegno.
Ricontatto il legale: tre mesi di confusione estrema ma con l'intervento del Ministero dell'Istruzione si rimettono le cose a posto.
In prima e seconda media il sostegno è pieno.
Terza media, anno scolastico appena trascorso il sostegno invece viene dimezzato (ma mia figlia non ha nessun certificato che attesti il dimezzamento della sua patologia, però): si ricorre nuovamente al legale e stavolta anche al TAR.
Si vince il ricorso ed il 7 gennaio 2010 et voilà, riecco il sostegno pieno.
Quanto è stato negato a mia figlia con questi atteggiamenti assurdi ed ARBITRARI?
Quanto nervosismo e quanti soldi ho dovuto spendere?
Questa è la scuola che aiuta i nostri figli con problemi?
Ripeto sempre che sulla carta i disabili hanno delle buonissime leggi, ma poi non vengono attuate per benino.
Noi genitori sembriamo e dobbiamo essere degli agguerriti controllori, come ti giri c'è qualcuno che sta pensando di fregarti e di non darti quello che ti spetta.
In questi anni mi sono fatta un'esperienza incredibile: PEI - PDF- GLHI e quant'altro.
A proposito di GLHI: alle elementari siamo state due mamme che abbiamo fortemente voluto la componente genitoriale nelle riunione di GLH, la legge lo prevedeva ma, di fatto, in quella scuola elementare non esisteva, come non esisteva nelle medie e sempre noi mamme abbiamo fatto in modo che fossero inseriti i genitori.
Nel GLHI importantissima è la presenza dei genitori: si discute del sostegno, degli educatori inviati dal Comune, si decide cosa comprare e come spendere i soldi per i progetti che riguardano i ragazzi disabili, libri, software, corsi di aggiornamento, progetti di autonomia, nuoto ecc. Gli insegnanti progettano INSIEME ai genitori un certo percorso ed i genitori che conoscono i loro figli tante volte sanno cosa può essere più utile per loro.
Trovo che la componente genitoriale NON DEBBA ASSOLUTAMENTE MANCARE nella scuola!
Cosa dire dell'aiuto che può dare una figura come la pedagogista che ha seguito e segue mia figlia da circa 5 anni per i compiti. Persona che la segue grazie alla legge 162/98 - certo che le ore sono poche al mese, ma sono utilissime.
Questa legge è nazionale ma pare che siano poche le Regioni che la finanziano per i progetti.
Perchè altre Regioni non hanno seguito lo stesso percorso della Regione Sardegna?
Quest'anno ci hanno privato di una fetta di questi fondi, si è fatta una lotta dura noi associazioni di disabili contro la Regione Sardegna e si è ottenuto un grandissimo risultato.
Non si ottiene niente stando tranquilli senza lottare.
Ogni conquista per i nostri figli è il frutto di un lavoro vero e forte!
Venerdì si sono conclusi gli esami di terza media di mia figlia, con l'orale.
Mia figlia si è licenziata con dieci - nove - otto e sette, che portano poi ad una media dell'8.
Non è frutto di nessun regalo, è il risultato di tanto lavoro fatto da Martina e dietro la ragazza c'è una famiglia che non l'ha mai lasciata sola ma, sempre si è battuta per vederle riconosciuti dei diritti che QUESTA scuola le ha continuamente scippato.
Quella che abbiamo conosciuto non è la scuola dell'integrazione, è ancora la scuola dell'inserimento: sino a quando ai nostri figli non verranno riconosciuti i loro sacrosanti diritti io non potrò stare zitta!
Non ho forse ragione?
Foto: presa dal web, particolare di un edificio scolastico italiano.......