di mresciani:
9 giugno 2010
Soffiava forte il vento al maneggio questo pomeriggio ma, almeno serviva a mitigare il grande caldo.
Mi sono scelta una postazione al fresco per poter assistere alla lezione di mia figlia e del suo Poison. Sono otto anni che frequenta il maneggio, praticamente era un soldo di cacio quando ha cominciato, scegliendo il maneggio dove esisteva un pony piccolissimo: Rubyns detto Rubino.
Anni di gioco con il pony: accudirlo, pulirlo e coccolarlo, queste sono le regole da seguire! Sono cresciuti insieme lei e Rubino.
Poi le gambe di Martina sono cresciute, ma non le zampe del pony ed lei è dovuta andare a malincuore su un cavallo grande.
Per un bimbo speciale il cavallo è un'ottima scelta. (Non sto parlando di ippoterapia).
Il bimbo si sente IMPORTANTE quando l'accudisce. Tutto è sotto forma di gioco e guai se così non fosse.
I nostri figli speciali, per cercare stimoli, sono sottoposti a tantissimi "lavori" che poi sono dei veri e propri percorsi di apprendimento.
Lenti, per i bimbi come Marty-Marty.
In anni di frequentazione del maneggio (Marty è la sola "speciale") ho visto gli altri bambini fare passi da gigante.
Ma questo non è successo a lei , il suo problema cerebrale le rende difficoltosa la coordinazione, cosa che la costringe a lavorare il doppio degli altri.
Meditavo stasera: ma quanto è tenace, sebbene non abbia ancora acquisito certi meccanismi e finchè il suo cervello non li memorizzerà e sequenzierà....
Per gratificare tutto il suo impegno, quasi un anno e mezzo fa le abbiamo regalato il suo pelosone ed infingardo Poison. Tra loro è stato amore a prima vista, forse perchè sono due caratterini prepotenti....accipicchia!!
Ora Marty sa che andare al maneggio vuol dire prendersi cura di Poison e non solo salire su un cavallo sellato pronto per la lezione.
Pian pianino ha capito che il cavallo non è un giocattolo, ma una creatura meravigliosa, mordigliona e pesante!!!
Certo che Martina nel maneggio è supportata dall'ambiente caloroso che esiste da sempre. Gli altri bambini l'aiutano sempre volentieri ad allacciare il sottopancia, mettere la testiera a quel ribelle infingardo ed a convincere il cavallo a farsi prendere quando è nel paddoch.
L'istruttrice ferma e seria sul lavoro ed insieme all'altro istruttore sono due grandi professionisti e campioni di equitazione, ma campioni soprattutto di pazienza. Grazie Laura e Fabrizio.
Certo, quando vedo gli altri ragazzini saltare gli ostacoli, sento un grande senso di sconforto pensando a quanto difficile sia per mia figlia.
Ma noi abbiamo tutta la vita davanti per imparare, non demordiamo.
A proposito: l'istruttrice di mia figlia ha anche scritto e illustrato un bellissimo libro destinato ai bambini (ma che consiglio pure agli adulti!) in cui la simpatica voce narrante è IL PULEDRO NICOLO', che spiega la vita dei cavalli al maneggio; in copertina è disegnato pure Poison (è il cavallino nero con ciuffo ribelle affacciato alla staccionata).
9 giugno 2010
Soffiava forte il vento al maneggio questo pomeriggio ma, almeno serviva a mitigare il grande caldo.
Mi sono scelta una postazione al fresco per poter assistere alla lezione di mia figlia e del suo Poison. Sono otto anni che frequenta il maneggio, praticamente era un soldo di cacio quando ha cominciato, scegliendo il maneggio dove esisteva un pony piccolissimo: Rubyns detto Rubino.
Anni di gioco con il pony: accudirlo, pulirlo e coccolarlo, queste sono le regole da seguire! Sono cresciuti insieme lei e Rubino.
Poi le gambe di Martina sono cresciute, ma non le zampe del pony ed lei è dovuta andare a malincuore su un cavallo grande.
Per un bimbo speciale il cavallo è un'ottima scelta. (Non sto parlando di ippoterapia).
Il bimbo si sente IMPORTANTE quando l'accudisce. Tutto è sotto forma di gioco e guai se così non fosse.
I nostri figli speciali, per cercare stimoli, sono sottoposti a tantissimi "lavori" che poi sono dei veri e propri percorsi di apprendimento.
Lenti, per i bimbi come Marty-Marty.
In anni di frequentazione del maneggio (Marty è la sola "speciale") ho visto gli altri bambini fare passi da gigante.
Ma questo non è successo a lei , il suo problema cerebrale le rende difficoltosa la coordinazione, cosa che la costringe a lavorare il doppio degli altri.
Meditavo stasera: ma quanto è tenace, sebbene non abbia ancora acquisito certi meccanismi e finchè il suo cervello non li memorizzerà e sequenzierà....
Per gratificare tutto il suo impegno, quasi un anno e mezzo fa le abbiamo regalato il suo pelosone ed infingardo Poison. Tra loro è stato amore a prima vista, forse perchè sono due caratterini prepotenti....accipicchia!!
Ora Marty sa che andare al maneggio vuol dire prendersi cura di Poison e non solo salire su un cavallo sellato pronto per la lezione.
Pian pianino ha capito che il cavallo non è un giocattolo, ma una creatura meravigliosa, mordigliona e pesante!!!
Certo che Martina nel maneggio è supportata dall'ambiente caloroso che esiste da sempre. Gli altri bambini l'aiutano sempre volentieri ad allacciare il sottopancia, mettere la testiera a quel ribelle infingardo ed a convincere il cavallo a farsi prendere quando è nel paddoch.
L'istruttrice ferma e seria sul lavoro ed insieme all'altro istruttore sono due grandi professionisti e campioni di equitazione, ma campioni soprattutto di pazienza. Grazie Laura e Fabrizio.
Certo, quando vedo gli altri ragazzini saltare gli ostacoli, sento un grande senso di sconforto pensando a quanto difficile sia per mia figlia.
Ma noi abbiamo tutta la vita davanti per imparare, non demordiamo.
A proposito: l'istruttrice di mia figlia ha anche scritto e illustrato un bellissimo libro destinato ai bambini (ma che consiglio pure agli adulti!) in cui la simpatica voce narrante è IL PULEDRO NICOLO', che spiega la vita dei cavalli al maneggio; in copertina è disegnato pure Poison (è il cavallino nero con ciuffo ribelle affacciato alla staccionata).
4 commenti:
Bravissima Marty! Complimenti alla mamma! :-)
ciao Angela e benvenuta :)
ciao Angela un benvenuto anche da parte mia.
Grazie, carissimi! Speriamo di fare qualcosa di buono, insieme, per i nostri ragazzi. L'unione fa la forza!
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