venerdì 22 luglio 2011

Rivendicare i propri diritti


di mresciani:
Correva l'anno 2008 quando, dopo l'ennesima (terza volta) visita in Commissione ASL, per vedere riconosciuto l'accompagnamento a mia figlia, ci ritrovammo con un verbale  di ri-conferma per l'indennità di frequenza.
A quel punto avevamo 6 mesi di tempo per presentar ricorso. Decisi l'avrei proprio fatto. Avviata la pratica con il mio legale, ho dovuto aspettare tre anni per riuscire a vedere depositata  dal giudice una sentenza che ci dava ragione. Appunto quello che sempre ho detto: l'epilessia farmaco-resistente con la quale combatte da lustri la mia ragazza, non le consente una vita autonoma ed ha bisogno di essere monitorata e sorvegliata costantemente da noi familiari.
Probabilmente quando si va a visita (tre minuti al massimo), la grande giuria che dovrebbe basarsi sull'analisi della copiosa documentazione medica specialistica, forse si fa trasportare dalla visione di una sorridente e all'apparenza florida fanciulla?
Peccato che non sappiano (basta leggere le relazioni mediche) che ogni volta che questa ragazza cade nelle braccia di Morfeo, in agguato si accendano le crisi epilettiche che la tormentano e trasformano il suo sonno in un forsennato divincolarsi, che la svegliano e la lasciano dolorante ai muscoli delle braccia e delle gambe e con un forte mal di testa (e tutto il resto???)
Tutta una vita così è pesante, Signori Medici della Commissione però per voi non era e non è un PROBLEMA.
Abbiamo dovuto ricorrere per volere del Tribunale alla nomina di un perito di parte, poi sottoposto ad ESAME la ragazza dal perito nominato dal Tribunale (Consulente Tecnico Ufficio). Dopo tale relazione il giudice ha emesso la sua sentenza, con una relazione che non dà adito a repliche, perchè il caso è abbastanza eclatante.
Leggendo le varie relazioni mediche del centro di altissima specializzazione che segue mia figlia, e tutti gli EEG che dicono, chiaramente, che siamo di fronte ad un'importante epilessia farmaco-resistente con crisi a grappoli, OGNI VOLTA che la ragazza prende sonno, vorrei vedere se ci sono ancora obiezioni e contestazioni da mettere in campo!
Perchè racconto ciò?
Perchè questa è un'ennesima vittoria contro uno Stato sordo alle richieste di giustizia ed equità da parte delle persone disabili.
Alla faccia di tutte le verifiche e revisioni cui vengono sottoposti i nostri disabili, con il pretesto di smascherare i FALSI INVALIDI! Quanti, veramente invalidi, non vengono invece valutati correttamente?
Essere costretti, ogni volta, a rivolgersi al legale per vedere riconosciuto un diritto sacrosanto sta diventando la prassi. Ma questa è una prassi abominevole  PER TUTTI,  ma soprattutto per chi  magari non riesce a pagarsi un legale e non può quindi ricorrere e vedere riconosciuto il diritto negato al proprio figlio disabile.
Perciò invito chi può ed ha la forza di affrontare un Tribunale (in tutti i sensi e soprattutto sul lato psicologico,  che viene messo alla prova ad ogni piè sospinto), di imbarcarsi in questi ricorsi, e se economicamente non si hanno i mezzi, vorrei ricordare che in base all'ISEE una persona può ricorrere al legale con il gratuito patrocinio.
Probabilmente i voleri dall'ALTO dicono di tagliare, tagliaree tagliare ed io come base rispondo consegnando al legale la delega a rappresentarmi in Tribunale: per ora tre a zero per noi, con il Ministero Istruzione per sostegno scolastico scippato ed ora con l'INPS.
Nelle giuste aule ho un'altra causa in corso, ma di questo parlerò più avanti perchè sono scaramantica. Comunque è sempre una causa che riguarda diritti non riconosciuti a mia figlia disabile.
La nostra casa sta diventando una succursale legale, i faldoni dei documenti aumentano, soddisfatta comunque che le nostre cause facciano giurisprudenza (vedi riconoscimento danni esistenziali per mancato sostegno scolastico)  e servano a TUTTI I DISABILI.
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ndO: naturalmente mresciani, nella foto, è quella a destra.

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