martedì 12 luglio 2011

Mi picchiavano tutte

dal film "The witches"
Questa è l'agghiacciante risposta che un piccolo bimbo ha dato a chi l'interrogava.
Tutti ormai avrete appreso la notizia .
Un piccolo bimbo di 5 anni, alla materna che frequentava, è stato oggetto di percosse, sevizie e crudeltà psicologiche da parte delle maestre, 4 (bella fatica, 4 donne adulte, e figure di riferimento per un piccolo bimbo, che a turno si trasformano in aguzzine), compresa la maestra di sostegno.
Queste donne sono state arrestate oggi - ad una quinta è stato vietato d'avvicinarsi ai luoghi frequentati dal bambino, ma le indagini dei carabinieri sono iniziate ad aprile, dopo che qualcuno si è deciso a parlare.
Ma da quanto tempo andava avanti la situazione? Purtroppo dal gennaio dello SCORSO anno, come si legge dall'articolo di adskronos:
"Due delle maestre arrestate, Elena Magliaro e Rosa Maria Riso (per quest'ultima è stato emesso il provvedimento di divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dal bambino) sono insegnanti di sostegno per i bambini portatori di handicap. Le insegnanti avrebbero dunque chiuso il bambino in una stanza buia o in un locale isolato rispetto al resto della classe facendogli credere che avrebbe trovato un personaggio cattivo che chiamavano don Rodrigo.
In un'altra occasione gli avrebbero tolto la tuta che indossava per fargli credere che non avrebbe potuto giocare a calcio senza l'indumento, al fine di calmarlo considerato che è sempre iperattivo, e in altri episodi ancora lo avrebbero fatto mangiare in disparte rispetto ai compagni, additandolo come cattivo del gruppo. Le insegnanti lo avrebbero maltrattato tutti i giorni e più volte al giorno, sculacciandolo e percuotendolo sulle braccia o alla nuca, oppure schiaffeggiandolo. E ancora in altre occasioni versavano acqua su una sedia e costringevano il bambino a sedersi con la forza".
Cosa spinge una donna, anzi più donne ad avventarsi su un bimbo? Oltretutto un bimbo più fragile degli altri perchè disabile? Donne che dovrebbero aver studiato ed essere in grado di affrontare il delicato compito di educare bambini, invece ricorrevano a quanto di più antipedagogico esista, l'uomo nero nello stanzino buio compreso.
Nei vari articoli letti, non vengono mai menzionati i genitori, perchè? Perchè forse non ci sono?
Cosa avrà sofferto questo bimbo? Mi viene la pelle d'oca solo a pensarci.
Mi chiedo se queste donne saranno punite in maniera esemplare, perchè elementi del genere non possono stare in una scuola materna a contatto con dei bimbi.
Le domande sarebbero tante, ma le risposte non ci sono, c'è solo lo squallore concreto di questa vicenda.
Penso a cosa ci aspetterà, a noi genitori con figli disabili, per il prossimo anno a scuola, che assomiglia sempre più alla foresta amazzonica, erosa dalle seghe rapaci dell'uomo bianco e noi lì, come le tribù indigene, fiere ma impari.
Riesco a vedere solo una faccetta di bimbo reclina sul banco: le guance sono affocate dalle sberle e l'unico sollievo è la superficie del banco, fresca.
Un bimbo solo.
E mi viene in mente l'episodio di Treviso, dello scorso anno: com'è andata a finire?
Oppure quello che  ho letto ieri su FB, scritto direttamente da una mamma: suo figlio, sindromico, cade e batte la testa a scuola; la maestra non solo non chiama nessuno, ma fa l'unica cosa che assolutamente non si deve fare in questi casi: lo fa addormentare. Quando la madre va a riprenderlo, la maestra non dice nulla. Ma, si sa, la mamma è la mamma e basta uno sguardo per capire se tuo figlio ha qualcosa che non va, anche se non te lo può dire a voce.  Epilogo devastante: il bambino è ora su una sedia a rotelle dopo un coma, causato dall'emorragia, perchè ha battuto la testa, a scuola.
Mi viene in mente pure l'episodio che abbiamo letto la scorsa settimana sui quotidiani, del ragazzo autistico tenuto chiuso a chiave nello stanzino H, a scuola. "Sarebbe stata la preside dell'istituto a imporre all'insegnante le particolari condizioni di espletamento del servizio", preside che ora è sotto accusa. La vicenda è emersa perchè la stessa insegnante di sostegno l'ha resa nota, ma non per denunciare un sopruso ai danni dell'alunno, bensì per chiedere al provveditore se il suo obbediente servizio le sarebbe valso un doppio punteggio. Naturalmente questa zelante docente si è presentata a fine anno. Un anno con la porta chiusa a chiave, per non disturbare la classe. 
C'è un elemento comune in tutte queste storie: l'omertà degli altri, che sanno quel che succede, magari assistono pure, ma stanno zitti, fanno finta che non succeda nulla. E quando si decidono, chissà perchè, è tardi e se lo fanno non è per senso civico.
I disabili trasparenti, che non hanno diritti, che sono un peso, un disturbo, (mal)trattati come pacchi: perchè sprecare risorse e soldi per loro?
"Mi picchiavano tutte". Anche le persone che non fanno niente. Anche il sindaco di Vibo che mette le mani avanti "fino a prova contraria", definendo quelle donne serie, dedite al lavoro e alla famiglia, nonostante i documenti filmati. 

2 commenti:

mresciani ha detto...

Bimbi deboli affidati a persone che tutto dovrebbero fare fuorchè gli educatori. Vanno radiate e punite esemplarmente......fuori dalle scatole le persone che maltrattano i disabili e tutti i bimbi....TUTTI!!!!!!!

alis ha detto...

io ho figlio disabile...e sentire queste notizie mi viene il vomito e rabbia furiosa contro queste persone!
Una cosa pero' mi chiedo..dopo mesi di maltrattamenti queste maestre nn hanno mai lasciato un livido sul bimbo...la mamma nn se ne e' mai accorta?...penso di si se no le indagine mica andavono avanti...(praticamente ha fatto da cavia)...nn so se avrei resistito!