mercoledì 29 settembre 2010

La forza dell'unirsi - lettera #8


L'espressione del titolo è una delle tag usate per archiviare i post in questo blog.
Ma è anche qualcosa, un principio, in cui noi crediamo molto: insieme si possono spostare le montagne, da soli e divisi no.
A volte basta poco per unirsi e portare la propria forza per incrementare l'impegno di una causa comune, ma spesso non ci pensiamo.
Dopo oltre un anno abbiamo scelto di supportare una certa causa, non per esibirci in prima fila e sentirci dire "ma che bravi", ma per rafforzare quel coro che si è alzato contro le parole stonate di un assessore che ricopre il delicato ruolo di amministratore della Cultura e dell'Istruzione in un Comune piemontese. È importante reagire in questi casi, perchè in nessun ambito come quello della tutela dei diritti delle persone disabili, in Italia, regna l'indifferenza e l'inazione.
L'Italia è un Paese fantastico: siamo indietro su tutto, anche sull'informazione, che va a due velocità; le notizie, su internet fanno il giro del mondo in pochi minuti, ma siamo il Paese con la più bassa percentuale di internauti. L'informazione su carta non tiene il passo con quella "virtuale", anzi spesso la censura e, se uno non si connette in rete, leggendo solo i giornali che compra all'edicola, si gode di un informazione parziale e non aggiornata.
Seguite il mio ragionamento.
Nel corso di una normale riunione di consiglio comunale, in cui si affrontava lo spinoso problema dei tagli alla scuola, l'assessore fa questa considerazione: non ci sono più soldi, i tempi sono duri per tutti e i disabili a scuola, specie quelli più problematici, esigono degli interventi troppo costosi per cui sarebbe meglio dirottarli altrove. Da lì il passo è molto corto per aggiungere quei particolari che abbiamo letto tutti.
L'assessore ha fatto, qualche giorno dopo una conferenza stampa per chiarire la sua posizione e noi leggiamo che smentisce tutto e, anzi, querela pure la testata che ha pubblicato l'articolo da cui è scaturito tutto.
Ma cosa smentisce? Ecco direttamente dalla sua voce ciò che ha detto.
Nel frattempo su internet monta la reazione, viene creato questo gruppo FB, si comincia a rimbalzare la news dai forum ai siti ai blog. Iniziamo a leggere le prime prese di posizione da parte del mondo della disabilità – ne abbiamo parlato qui.
Ma sulla carta stampata tutto tace.

Penso che la segreteria del sindaco di Chieri sia stata inondata di e-mail e sicuramente qualche lettera "in carta e ossa" con la richiesta delle dimissioni di questo assessore.
Ma tutto ha taciuto. Era una notizia così insignificante che l'ha riportata persino Crozza nella sua copertina alla trasmissione Ballarò (dal minuto 1.44). Spero abbiate colto l'ironia della scelta dell'aggettivo "insignificante": proprio dal mondo che è stato colpito da queste parole la reazione è stata tiepida, tendente all'ignorare, cioè il vertice di questo mondo si è comportato così, invece la gente comune, tantissimi genitori e qualche "pezzo grosso" in solitaria, invece si è subito attivata. Addirittura un'interrogazione diretta al Ministro Gelmini, che però è stata ignorata.
Poi due giorni fa un nuovo personaggio spunta all'orizzonte e ci delizia del suo pensiero, proprio su facebook, chiedendosi se, magari, l'assessore del piccolo Comune piemontese non avesse ragione e attaccandoci tutto un discorso che definire assurdo è un eufemismo. A parte la sconsolante ignoranza (rupe Tarpea al posto di Monte Taigeto) meraviglia che uno che si definisce il depositario di chissà quale sapere basa la sua "scienza" (nell'accezione latina del termine, please) sulla lettura di un libro uno (!). Che libro è questo " psiconeuroendocrino immunologia", chi l'autore? Sono andata a cercare e ho trovato questo, in cui compare un po' di bibliografia relativa a questa scienza, il cui acronimo è PNEI e lascio ad ognuno le considerazioni del caso. Stavolta però il Ministro Gelmini manda gli ispettori nella scuola dove insegna questo personaggio. Addirittura il Corriere ci fa un pezzo!
Il nocciolo della questione è che le persone normali, quelle che poi non sanno un tubo di disabilità perchè beati loro non gli è mai toccata sperimentarla, pensano ( e lo dicono!) che i disabili gravi, i disabili psichici, i disabili gravi etc a scuola non ci stanno a fare niente, anzi oggi più che mai procurarno danno perchè, grazie a tutti i tagli che il nostro Governo ha dovuto effettuare per difenderci dalla crisi, i disabili tolgono troppi soldi e poi caspita disturbano quelli che invece meriterebbero di imparare!
Perciò: RAUSSS! Andate tutti in un posto fatto su misura per voi dove potete fare quello che siete in grado, assistiti da personale apposito; e se magari – fa capolino qualche mamma – in questi posti fate anche la riabilitazine motoria bè, che bel vantaggio, nè?!!!!!!!!
A questo proposito è utile leggere questo, che è illuminante al riguardo.
Quindi abbiamo scritto la nostra ottava lettera.
E l'abbiamo girata a:
1.Sindaco di Chieri
2.Corriere di Chieri
3.Mariangela Bastico, Senatrice
4.La Stampa
5.Repubblica
6.Il resto del Carlino
7.FISH, Federazione Italiana per il superamento dell'Handicap – presidente
8.FAND, Federazione – presidente
9.Avvocato Salvatore Nocera, vicepresidente Fish
10.Antonio Leone, giornalista
11.ABC Liguria, presidenteGiorgio Genta
12.ABC Sardegna, presidente Luisanna Loddo
13.Franco Bomprezzi, giornalista
14.Elena Duccillo, insegnante di sostegno
15.Marco Espa, consigliere regionale, membro ABC sardegna
16.Maria Grazia Fiore, docente, blogger di Speculum Maius
17.Tutti a scuola, presidente Tonino Nocchetti
18.Anfass nazionale
19.Blindisght Project Onlus, presidente Laura Raffaeli
20.Osservatorio sulla legalità Onlus, presidente Rita Guma
21.Carmelo di Salvo, insegnante di sostegno blogger di bianco sul nero
22.Comitato UIC Roma
23.Superando
24.Aipa, presidente Paola Banovaz
25.Gianni Papa, Autismo Incazziamoci, insegnante di sostegno
26.Vito Biolchini, giornalista, autore teatrale e direttore di Radio Press
27.Spazio Acca
28. Superabile
29. Oltre le barriere
30. Disablog
31. Il Tirreno
32. Il Messaggero
La lista potrebbe essere più lunga, e l'aggiorneremo.
Grazie a MG di Speculum Maius che di questa lettera ne ha fatto un post e a Salvatore Nocera che ci ha risposto subito, sottoscrivendola, come può fare chiunque, se condivide il principio per cui non è mai inutile unire le forze.
L'assessore rimarrà al suo posto perchè, come si legge sul gruppo fb che ne chiedeva le dimissioni: "Bocciata la mozione di sfiducia all'assessore Pellegrino, i vigili impediscono di manifestare il dissenso. Un gruppo di cittadini è stato spintonato e aggredito per aver esposto dei cartelloni con su scritto "VERGOGNA " DIMISSIONI" PELLEGRINO VATTENE" "CHIERI NON TI VUOLE". Spintonata anche un'anziana. Alcuni cittadini rischiano di cadere dalla balaustra".
L'aver reagito però produrrà sicuramente degli effetti. Per fortuna.

8 commenti:

mresciani ha detto...

I nostri figli danno fastidio a scuola.....come l'Assessore ci sono tante persone leggete questa lettera di una mamma:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/disabili-la-scuola-proibita/2134998

DA VOMITO

orsatosta ha detto...

perchè questa lettera, pubblicata sul Corsera è da meno?

«Mio figlio tetraplegico
rimasto senza insegnanti»
«Vado io a scuola per portarlo in bagno»
Caro direttore, sono la mamma di un ragazzo disabile che frequenta la seconda superiore all'Itsos «Albe Steiner» di Milano. Ecco come inizia l'anno scolastico 2010 per mio figlio affetto da tetraparesi: le ore di sostegno settimanali passano da 18 a 9; nessuno è disponibile a portarlo in bagno (perché tutto il personale è occupato in altre mansioni), così spesso mi fermo io a scuola nell'orario scolastico per aiutare la scuola ad affrontare una situazione che sembra ingestibile. Come si è arrivati a questo punto? Queste le risposte che ho ricevuto: il preside ha fatto domanda al Comune e al provveditorato, documentando tutte le spese sostenute l'anno scorso, ma il rimborso che ha ricevuto è stato poco più che simbolico. In provveditorato mi hanno detto che «i ragazzi crescendo devono diventare sempre più autonomi» e che in ogni caso «mancano le risorse».

Non mi resta, così mi hanno detto, che fare ricorso al Tar... Ringrazio per il consiglio, ma... intanto? Ultima considerazione: ho iscritto mio figlio a questa scuola, dopo che in numerose altre mi era stato risposto: «Gentile Signora, la nostra scuola, purtroppo, non è in grado di accogliere suo figlio... si rivolga altrove, perché davvero non possiamo seguirlo come meriterebbe...». Devo concludere che anche l'Albe Steiner avrebbe dovuto rispondermi così?

Anna De Castiglione
30 settembre 2010

è un caso analogo a quello comparso sul forum dello stesso giornale la settimana scorsa.
Ci sono centinaia di casi analoghi in Italia e se da una parte è bene che stiano nero su bianco sui giornali - ma fatalità dopo l'episodio di Pini...... dall'altra mi chiedo: ma perchè il Tar subito? E non prima i carabinieri? Una bella denuncia per interruzione di pubblico ufficio etc?
E le associazioni, dove sono?

mresciani ha detto...

http://www.osservatoriosullalegalita.org/10/int/09set/092tostidisab.htm

Anonimo ha detto...

http://www.italia-blog.it/38066/violenze-sui-minori-che-genitori-siamo/

orsatosta ha detto...

mi sembra utile aggiungere questo articolo, uscito ieri:
La Provincia di Varese del 30-09-2010

Gli alunni con disabilità non siano discriminati

Apprendiamo con sgomento dalla stampa di questi giorni le dichiarazioni che l'assessore all'istruzione del comune di Chieri (To) avrebbe rilasciato in merito alla frequenza scolastica degli alunni con disabilità, i quali, a suo dire, nelle classi delle nostre scuole disturbano, non imparano nulla e quindi andrebbero seguiti in "comunità specializzate". Il suddetto assessore, sempre in base a quanto riportato dalla stampa, avrebbe inoltre affermato di aver avuto il coraggio di dire ciò che tutti pensano, dal momento che «questi ragazzi con l'istruzione non hanno nulla a che fare».
Anffas Onlus, associazione nazionale che raccoglie oltre 15 mila genitori e familiari di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale (anche grave e gravissima) su tutto il territorio, non può che dirsi non solo sconvolta e scandalizzata, ma addirittura seriamente preoccupata per l'avvenuto. La prima preoccupazione (insieme ad un vero e proprio sconcerto) A ciò si somma inoltre (probabilmente frutto della suddetta ignoranza) il pregiudizio che porta l'assessore in questione a ritenere che le persone con disabilità (tout court) a scuola non possano combinare nulla di buono, che se ne stiano tutto il giorno "a dare calci e pugni ad un muro", con insegnanti di sostegno impotenti ed impossibilitati ad aiutarli.
La soluzione proposta, infine, ovvero quella di convincere i genitori a relegare i propri figli in "comunità specializzate", dove possano, senza arrecare disturbo a nessuno, seguire "un percorso migliore" (che non ci è dato sapere quale possa essere, dal momento che lo stesso afferma anche che gli alunni con disabilità con l'istruzione non hanno nulla a che vedere) ci mette i brividi, proponendo un ritorno alla più totale discriminazione, segregazione e ghettizzazione, in totale contrasto con quelli che sono i principi di inclusione, non discriminazione e pari opportunità.
La seconda preoccupazione, forse quella più angosciosa, è che l'assessore non dica del tutto una falsità quando afferma di aver avuto il coraggio di esprimere un sentimento comune (almeno, aggiungiamo noi, a buona parte della nostra classe politica). Infatti, le persone con disabilità e i loro genitori e familiari sono oggi costretti ad assistere ad un costante e strisciante attacco senza precedenti, volto a mettere in costante discussione i loro più fondamentali diritti umani e civili.

orsatosta ha detto...

(continua)
È un attacco sferzato mediaticamente, che da un lato sta lasciando passare il fatto che la disabilità è soltanto un disturbo, una "spesa improduttiva", che grava sui bilanci dello stato e delle famiglie "sane e lavoratrici" e che va risolta in privato, senza dare fastidio e meglio se lontana, relegata in un angolino di pietismo e compatimento e dall'altro riduce al più totale silenzio ed indifferenza il movimento che ogni giorno di batte affinché i diritti delle persone con disabilità vengano rispettati. Ma è anche un attacco sferzato, soprattutto dal nostro Governo, con i fatti: con i tagli indiscriminati, i provvedimenti discriminatori, le vessazioni continue alle famiglie.
Crediamo che sia addirittura superfluo dilungarci qui a spiegare perché e come ogni bambino, che abbia o meno una disabilità, debba avere il diritto a frequentare scuole, e non ghetti, con tutti i sostegni necessari affinché possa realizzare un proficuo (perché il percorso scolastico degli alunni con disabilità può anche essere proficuo, eh si!) percorso di istruzione che ponga le basi per la sua sana e serena crescita e sviluppo e per una futura vita da adulto dignitosa e di qualità.
Pensiamo, però, e qui vogliamo essere un po' provocatori, che affermazioni come quelle dell'assessore in questione (così come provvedimenti insensati/inadeguati/inesistenti delle amministrazioni e del Governo) dovrebbero far gridare allo scandalo non soltanto noi, persone con disabilità e loro genitori e familiari, ma l'intera società e collettività civile, organi di stampa in primo luogo (che invece, di solito, nella stragrande maggioranza dei casi sono pronti a "cestinare" con estrema facilità comunicazioni come quella che stiamo adesso scrivendo) e che forse sarebbe il caso di riprendere il motto dell'Assessore gridando in coro: «Basta con questi politici nelle nostre amministrazioni e Governi. Non combinano nulla e disturbano solo!».

orsatosta ha detto...

(ultima parte)
Per questo, Anffas Onlus si schiera dalla parte delle famiglie di Chieri e si dichiara disponibile a supportarle in eventuali azioni ed iniziative per la tutela del diritto all'istruzione vera e di qualità dei propri figli con disabilità e si appella al Sindaco del Comune affinché vengano presi gli adeguati provvedimenti in merito all'accaduto, nonché fornite serie risposte ai bisogni degli alunni con disabilità di quel territorio.

Roberto Speziale - Presidente Nazionale Anffas Onlus

orsatosta ha detto...

piccolo OT, ma neanche tanto: nel mio post ho accennato alle due velocità del nostro Paese: "L'Italia è un Paese fantastico: siamo indietro su tutto, anche sull'informazione, che va a due velocità; le notizie, su internet fanno il giro del mondo in pochi minuti, ma siamo il Paese con la più bassa percentuale di internauti. L'informazione su carta non tiene il passo con quella "virtuale", anzi spesso la censura e, se uno non si connette in rete, leggendo solo i giornali che compra all'edicola, si gode di un informazione parziale e non aggiornata."
Oggi leggo questo nella la lettera di Ferruccio de Bortoli che scrive ai giornalisti del "suo" Corriere in sciopero fino al 3 ottobre:
"Non è più accettabile che parte della redazione non lavori per il web o che si pretenda per questo una speciale remunerazione. (...) Non è più accettabile l'atteggiamento, di sufficienza e sospetto, con cui parte della redazione ha accolto l'affermazione e il successo della web tv. Non è più accettabile, e nemmeno possibile, che l'edizione Ipad non preveda il contributo di alcun giornalista professionista dell'edizione cartacea del Corriere della Sera. Non è più accettabile la riluttanza con la quale si accolgono programmi di formazione alle nuove tecnologie. Non è più accettabile, anzi è preoccupante, il muro che è stato eretto nei confronti del coinvolgimento di giovani colleghi. Non è più accettabile una visione così gretta e corporativa di una professione che ogni giorno fa le pulci, e giustamente, alle inefficienze e alle inadeguatezze di tutto il resto del mondo dell'impresa e del lavoro".