
Ieri, poiché hanno riaperto le scuole dopo la pausa delle vacanze invernali, per molti genitori ha significato riprendere un certo tran tran: c'è chi finalmente ha potuto portare il proprio figlio a scuola con il pulmino dopo mesi di battaglie, chi si è visto riconoscere il sostegno pieno – dopo mesi di battaglie legali, chi invece è stato assalito in maniera traumatica (forza!), chi non ha chiuso occhio pensando che era tutto da studiare al millimetro per starci coi tempi, pregando che tutto potesse andare bene, chi, forse, ha dormito beato perchè ieri è stato un giorno come un altro.
Leggendo qua e là le notizie del giorno, queste, ovviamente, hanno catturato la mia attenzione:
- appello di una madre perchè il nostro SSN riconosca la malattia rara che affligge la figlia e le permetta così di ottenere il farmaco che può salvarle la vita;
- ricorso (con vittoria) al Tar perchè una studente sordomuta possa rifare l'esame di riparazione (ah, ma neanche l'isegnante di sostegno aveva? E perfortuna che si tratta di un liceo "speciale").
- in duecento ospedali italiani è vietato l'accesso ai cani guida – cioè gli occhi delle persone cieche.
Leggendo qua e là le notizie del giorno, queste, ovviamente, hanno catturato la mia attenzione:
- appello di una madre perchè il nostro SSN riconosca la malattia rara che affligge la figlia e le permetta così di ottenere il farmaco che può salvarle la vita;
- ricorso (con vittoria) al Tar perchè una studente sordomuta possa rifare l'esame di riparazione (ah, ma neanche l'isegnante di sostegno aveva? E perfortuna che si tratta di un liceo "speciale").
- in duecento ospedali italiani è vietato l'accesso ai cani guida – cioè gli occhi delle persone cieche.
Quest'ultima notizia ha stimolato la mia incredulità, sicchè ho cercato nel web.
Dunque: fino a qualche tempo fa esistevano, in Italia, solo due scuole per cani guida, quella toscana fondata nel 1029 e quella dei Lions , successivamente ne è nata una terza, per il Triveneto (ma probabilmente, mi auguro, esistono altre realtà).
Per addestrare un cane ci vogliono dai 18 ai 22 mesi, ci sono dei progetti di adozione di questi cani e le liste di attesa per ottenerne uno, ovviamente sono lunghe.
Da quanto ho capito, da un survey molto superficiale invero, solo chi è in grado di prendersi cura del cane e di impartirgli gli ordini può averne uno. Se hai meno di 14 anni te lo scordi. Qualcuno mi ragguaglia? E anche all'estero è così?
Ho scoperto anche che esiste un' Accademia internazionale per lo studio della comunicazione col cane (qui il sito)
Intanto che cercavo informazioni e leggevo, pensavo: caspita, ma con tutti quei cagnolini che vengono raccolti dai canili e dalle associazioni di volontariato/cinofile etc, perchè non fanno un bel progetto sinergico che li trasformano in cani guida o per assistenza e aprono nuovi centri (= posti di lavoro) e azzerano le liste d'attesa? E magari la smettiamo con questa discriminazione verso questi animali (e di riflesso verso i disabili) e magari spariscono quegli assurdi adesivi "io qui posso entrare"?
Ok, ho un'immaginazione molto fervida e siamo in Italia, nevvero?
Cmq la notizia degli ospedali che rifiutano i cani è vecchia, l'ho scoperto leggendo qui.
Rimane il fatto che la discriminazione (e l'indifferenza) che patiscono le persone disabili non invecchia mai.
Per addestrare un cane ci vogliono dai 18 ai 22 mesi, ci sono dei progetti di adozione di questi cani e le liste di attesa per ottenerne uno, ovviamente sono lunghe.
Da quanto ho capito, da un survey molto superficiale invero, solo chi è in grado di prendersi cura del cane e di impartirgli gli ordini può averne uno. Se hai meno di 14 anni te lo scordi. Qualcuno mi ragguaglia? E anche all'estero è così?
Ho scoperto anche che esiste un' Accademia internazionale per lo studio della comunicazione col cane (qui il sito)
Intanto che cercavo informazioni e leggevo, pensavo: caspita, ma con tutti quei cagnolini che vengono raccolti dai canili e dalle associazioni di volontariato/cinofile etc, perchè non fanno un bel progetto sinergico che li trasformano in cani guida o per assistenza e aprono nuovi centri (= posti di lavoro) e azzerano le liste d'attesa? E magari la smettiamo con questa discriminazione verso questi animali (e di riflesso verso i disabili) e magari spariscono quegli assurdi adesivi "io qui posso entrare"?
Ok, ho un'immaginazione molto fervida e siamo in Italia, nevvero?
Cmq la notizia degli ospedali che rifiutano i cani è vecchia, l'ho scoperto leggendo qui.
Rimane il fatto che la discriminazione (e l'indifferenza) che patiscono le persone disabili non invecchia mai.
Vi segnalo, infine questo sito, è un'associazione di genitori - bravo al webmaster ;) un'altra goccetta dolce in questo mare di tristezza.