domenica 21 marzo 2010

Sardegna, 162: la saga continua!


Continuiamo a seguire (facendo un tifo pazzesco) con interesse la vicenda, perchè affronta un punto cruciale del nostro mondo e cioè che unirsi e battagliare serve, soprattutto se in ballo ci sono i diritti dei nostri figli che nessuno può e deve ledere per nessuna motivazione; la legge 162 è importantissima sul fronte autonomia/qualità della vita/inclusione sociale, non so quanti, residenti in altre regioni italiane ancora l'hanno capito – ad esempio da me, che abito nel Veneto, la 162 è destinata esclusivamente agli anziani. Mi ero adoperata come al solito invano perchè qui non sa mai niente nessuno, un paio di anni fa, per ottenerla per mio figlio, ma non c'è stato niente da fare.
Quest'anno, presa nel vortice dei mille problemi, mi è sfuggito il termine di scadenza entro il quale presentare domanda... sarà per l'anno prossimo.
Intanto segnalo questi articoli che aggiornano sulla vicenda sarda:
Superabile
Foto: un Mammuthones, presa dal sito del gruppo Sardos Unidos su Flickr.

11 commenti:

mresciani ha detto...

A tutti i combattenti in difesa della 162/98 ippi ippi urrà
ippi ippi urrà

Valeria ha detto...

Praticamente è l'assegno di cura?
A Bolzano viene dato.

orsatosta ha detto...

no Valeria, non confondere!!!!! la legge 162/98 è altro e si chiama assistenza domiciliare indiretta.

mresciani ha detto...

Valeria sono cifre che la Regione Sarda stanzia in base al punteggio che viene assegnato al disabile grave. Sono dei progetti per aiutarlo per l'autonomia, per la scuola, per l'assistenza alla persona se il disabile è allettato. Progetti fatti dalla famiglia e presentati al Comune di appartenenza; in base al punteggio vengono assegnate delle cifre che vanno da 14 mila euro in giù. Poi si può scegliere l'assistenza diretta o indiretta. Tutto deve essere fatturato e presentato al Comune ogni mese. E' una bellissima legge che aiuta tanto le famiglie. C'erano famiglie che mai erano riuscite ad avere una vita sociale e con questi progetti possono affidare il loro caro per qualche ora nelle mani degli specialisti e ricordarsi che fuori c'è anche il mondo.
Puoi pagare una persona che aiuta tuo figlio nell'attività scolastica per esempio.....sono tanti i progetti...che vengono cuciti sul disabile dalla famiglia con gli operatori del Comune di appartenenza.

orsatosta ha detto...

tutte le regioni italiane stanziano fondi per la 162....

Valeria ha detto...

Da noi sai che con la scusa della regione autonoma ci rispondono sempre che le leggi nazionali non valgono :( Ovviamente non sono d'accordo ed è una continua lotta.Ma per intenderci, da due anni hanno istituito l'assegno di cura che comprende anche l'indennità di accompagnamento.Ci sono 4 livelli, si inizia dal 1 con 530 euro circa (adesso non ricordo esattamente)che praticamente è l'indennità d'accompagnamento, poi c'è il 2, 3 e infine il 4 livello con Euro 1.8oo al mese. Se però frequentano un centro diurno bisogna restituire la parte eccedente oltre i 900 Euro.Praticamente ti rimane l'indennità d'accompagnamento e un pò di assistenza domiciliare che da noi c'è già da parecchi anni.
Adesso si chiama assegno di cura e l'hanno istituito per lo più per gli anziani non autosufficienti che anzichè andare alle case di riposo possono stare a casa...

valeria ha detto...

Mi sono un pò documentata ma sembra che sia così.Ogni regione si è organizzata in modo diverso.Ho letto che anche in Emilia Romagna è stato istituito l'assegno di cura.Personalmente penso che sia meglio.Devi fare la richiesta e l'ASL invia 2 operatori a casa per controllare la situazione e con i certificati medici e dopo una serie di domande a cui devi rispondere su un questionario..decidono quale livello ti spetta.Questo poi è un diritto acquisito e non devi fare ogni anno la domanda.

Anonimo ha detto...

Valeria da noi è diverso, non so esattamente la provincia di Bolzano come sia organizzata, ma parlando con altri genitori di Bolzano mi pare che non abbia ampliato i propri servizi come invece ha fatto la Provincia di Trento. Mi sto informando sulla 162 da quando me ne ha parlato Marisa e la cooperativa di cui faccio parte (Coop.La Rete) mi sta raccogliendo tutto il materiale per darmi una panoramica più precisa della situazione a Trento. So che anche da noi c'è la possibilità di richiedere fondi presentando dei progetti personalizzati in base alla legge 162, ma essendoci già una rete di servizi prevista dal patto socio-sanitario (quindi contenuti in una legge provinciale)la 162/98 non ha "atticchito" come in Sardegna o in altre regioni. Questo è ciò che succede nella Provincia di Trento, non appena ho informazioni più dettagliate chiederò a Orsatosta di fare cortesemente un post se è di interesse. Per quanto riguarda Bolzano alcuni genitori mi hanno raccontato che la Provincia di BZ ha fatto questa scelta di dare dei finanziamenti a seconda della gravità della persona disabile come tu dicevi, ma la loro domanda è "che ce ne facciamo di quei soldi se poi non ci sono i servizi?"
Dani (timeout)

orsatosta ha detto...

urca, ma sei un furetto Dani! ti avevo appena finito di scrivere in proposito, perchè è davvero interessante la questione: città che vai usanza che trovi, anche per la 162 e appunto sarebbe bello con il contributo di tanti fare un bel post che illustri la situazione per ogni regione, credo che il risultato sarebbe interessante ed istruttivo!
Cmq da noi in Veneto c'è l'assegno di cura (target: anziani dai 65 in su) e il progetto di vita indipendente, che fa capo alla 162, quindi due cose distinte.

valeria ha detto...

Bisogna sempre capire, quando parlano dei genitori, cosa intendono per servizi.Intanto l'assegno di cura ti da una mano se hai bisogno di una babysitter e per tutte quelle spese in più che hai avendo un figlio con grave disabilità.I servizi ci sono ma non sono organizzati come dovrebbero.Per i ragazzi che vanno a scuola bisognerebbe (come ho sempre fatto io) integrarli il più possibile con i "normali".Poi ogni caso è a se'...Io a Bolzano insisterei con la presa in carico globale del disabile per formulare un PEI di vita come sancisce la L.328/2000.Mi sto battendo per questo come Comitato Genitori dei ragazzi che stanno nei laboratori protetti.

TIMEOUT ha detto...

Pienamente d'accordo sulla presa in carico, a Trento ci stiamo muovendo in questa direzione: in futuro si potrebbe organizzare un confronto fra noi genitori della Rete di Trento e voi genitori di Bolzano, anche perchè in comune abbiamo i figli cresciuti e il tema del Dopo di noi/durante noi. Per ora noi siamo partiti con un progetto di interventi che coinvolgono i genitori dal titolo "Futuro? Costruiamolo insieme".
Un abbraccio
Dani