mercoledì 18 novembre 2020

L'attenzione delle Istituzioni al mondo della disabilità

IL CUDE
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
IL PRIMO MINISTRO
LA MINISTRO DEI TRASPORTI
IL PRESIDENTE CONFERENZA STATO REGIONI
IL RESPONSABILE UFFICIO DISABILITA'
CARMELO COMISI
LUIGI GARIANO
VINCENZO FALABELLA
NAZARO PAGANO
ELLY SCHLEIN
GENITORI TOSTI


Lo scorso agosto, invece di godermi l'estate, finalmente dopo il lockdown, seguivo lo stesso le varie vicende legate al nostro mondo, mentre cercavo di promuovere il più possibile la campagna per i concerti accessibili, data la stagione.

Casualmente mi imbatto in una discussione su un gruppo FB, avviata da una signora che chiede lumi sulla procedura di rinnovo del contrassegno per l'auto (CUDE).

Cominciano a rispondere persone da tutta Italia così viene fuori che l'iter per avere o rinnovare il contrassegno varia da Comune a Comune ed emerge la solita cosa disomogenea e assolutamente ingiusta, frutto della totale disorganizzazione e non pianificazione tipicamente italiana: a Verona, dove abito io, si spendono 6 euro (+ la fototessera che se la fai alla macchinetta costa 5 euro se vai dal fotografo 10) e fine, mentre in altre città hai anche il certificato del medico (che può costare dai 30 euro agli 80 o più) più spese di segreteria.

Perchè tutta questa disparità se il contrassegno è uguale per tutti?

Decido allora di  fare una delle mail che, come associazione, siamo soliti spedire quando ci occupiamo di una qualche tematica che riguarda la tutele dei diritti delle persone con disabilità e quindi esce e viene inviata la mail che segue, in data 19 agosto 2020:


Al presidente della Repubblica italiana – Sergio Mattarella (form online)

Al Ministro dei trasporti – Paola de Micheli

Al Primo Ministro - Giuseppe Conte

Al responsabile ufficio disabilità c/o PCDM

Al presidente Conferenza Stato Regioni – Stefano Bonaccini

e p.c.

Al presidente Disability Pride Network – Carmelo Comisi

Al rappresentante Movimento Rivoluzione Umana – Luigi Gariano

A presidente federazione Fish – Vincenzo Falabella

Al presidente federazione Fand – Nazaro Pagano


Verona, 19.08. 2020


Oggetto: CUDE – procedura per ottenerlo e sua anagrafica


In seguito ad una segnalazione pervenutaci dall’Emilia Romagna per cui una signora, dovendo rinnovare il CUDE, si è vista richiedere tra la documentazione un certificato medico che attestasse la sua condizione di invalidità, certificato che le è costato 30 euro.

A Verona, la mia città lo stesso Cude costa 6 euro perché l’unica spesa, a parte le due fototessere, sono gli oneri di segreteria, essendo il documento richiesto comprovante l’invalidità il solo verbale che tutti, se siamo con disabilità, abbiamo in possesso quando abbiamo fatto l’iter di accertamento della nostra condizione.

Facendo una ricerca è emerso che in Italia ci sono Comuni che chiedono il certificato di invalidità, altri il certificato del medico che attesti l’invalidità – la mia ricerca poi è stata confermata dall’enorme post avviato dalla signora in oggetto in un gruppo dedicato su FB, cui hanno partecipato persone da tutta Italia portando la loro testimonianza.

Un certificato medico può costare anche 60 euro.

Chiedo perciò se sia

possibile unificare a livello nazionale la procedura in maniera che sia uguale per tutti e penalizzante per nessuno, sotto il profilo economico e cioè che la documentazione richiesta sia il verbale INPS e non un certificato che si deve pagare. O in alternativa se ci deve essere il certificato di un medico ( per motivi di sicurezza cioè per scoraggiare i furbetti) che il costo non superi i 10 euro per legge, dato che le persone con disabilità notoriamente non appartengono a fasce abbienti della popolazione, percepiscono se non rientrano nei requisiti fissati dalla sentenza della consulta solo 280 euro al mese come pensione e in ogni caso il contrassegno non è un privilegio o un favore ma un diritto che permette alle persone aventi diritto di avere una vita meno dura.

Inoltre pongo la questione dell’anagrafica dei permessi, cioè avere un registro permessi per cui si evitino i casi di uso improprio da parte di non aventi diritto.

Il caso più eclatante in assoluto riguarda il vicesindaco (!) del Comune di Ferrara, ne hanno scritto i giornali e parlato in trasmissioni politiche televisive ma costui possiede un CUDE permanente (richiesto per la prima volta nel 2006) nonostante corra, faccia sforzi fisici etc e non si capisce come sia possibile dato che dal 15 settembre 2012 il contrassegno arancione è stato obbligatoriamente sostituito dal CUDE e per fare l’atto ti veniva richiesta l’esibizione del certificato che nel suo caso sembra essere smarrito… perciò, come è stato possibile che questa persona abbia ottenuto comunque il contrassegno?

Perché questo signore può detenere senza averne diritto il CUDE (è un reato, poi) e chi invece è veramente con disabilità o invalidità deve seguire laboriose e lunghe procedure burocratiche e magari, pur essendo tetraplegico, deve dimostrare che lo è?

E quanti altri casi analoghi in Italia ci saranno?

Nell’attesa che queste mie due istanze abbiano un riscontro Vi ringrazio per l’attenzione e porgo

distinti saluti,

Alessandra Corradi, presidente Genitori Tosti in Tutti I Posti Onlus

in allegato: articolo che parla del caso Lodi

Naomo Lodi e il pass invalidi a Ferrara

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Secondo voi quanti mi hanno risposto? E dopo quanto tempo?

Tenete presente che e-mail del genere partono dalla casella di posta della nostra associazione anche ogni giorno.

Poi sono partita io, a fine agosto,  per le meritate vacanze, dalle quali sarei rientrata a metà settembre, travolta, come al solito, dall'inizio dell'anno scolastico (quest'anno aggravato dall'emergenza Covid) e da mille cose relative all'associazione.

Il 14 ottobre 2020 scrivo tramite chat su Fb, al presidente della FISH, Vincenzo Falabella, chiedendo se ha mai ricevuto la mia mail. Mi dice di no, di rimandare tutto, cosa che faccio immediatamente - ma per la Peppa!, come è possibile che le e-mail si perdano così, non arrivino etc?

Lui legge e mi risponde "ricevuto, ho letto provo a sentire gli uffici che si stanno occupando della banca CUDE".

Mai più sentito nessuna replica.

Nello stesso giorno scrivo alla vice presidente della regione Emilia Romagna, Elly Schlein, dato che il suo principale Bonaccini non ha risposto, magari lei è più sensibile a certe tematiche?

Di lì a una settimana tutta la mia famiglia viene travolta dal Covid, tra positivi e quarantena e tamponi difficili da fare e, purtroppo, anche la perdita imponderabile ed improvvisa, del suocero: non riesco più a seguire niente, ovviamente.

Ieri, quindi, 17 novembre 2020, aprendo l'agenda dell'associazione per riprendere le fila delle attività, la prima cosa che faccio è chiamare l'ufficio di vice presidenza della regione Emilia Romagna e chiedere lumi etc.

La mail è stata ricevuta. la segretaria mi dice che dirà alla vice presidente che ho chiamato ma poi, siccome aveva preso a leggere la mail, ha iniziato a farmi delle domande.

Non so come finirà questa vicenda, quello che so è che dal presidente della repubblica, al primo ministro, al ministro preposto all'argomento (quello dei trasporti), al responsabile dell'ufficio disabilità in seno alla presidenza del consiglio dei ministri e al presidente della conferenza Stato-Regioni che è anche presidente dell'Emilia Romagna e poi a quanti ho coinvolto per conoscenza del mondo della disabilità, NESSUNO ha mai risposto.

Dal 19 agosto a oggi che è il 18 novembre. Cioè 90 giorni.

In tre mesi nessuno mai ha avuto 5 minuti 5, anche solo per dire ad un segretario di, almeno, rispondere. Anche perchè quanto sollevato dalla mai e-mail non era un tema peregrino,anzi.

Forse per tutte queste persone quanto pertiene alla disabilità e connessi diritti non c'è tempo o non c'è la competenza, per cui, magari, manco si capisce quanto viene scritto... non so davvero, dopo 12 anni che scrivo a tutti (mi manca, ormai, solo il presidente USA) non so più come spiegarmi il silenzio e questo far finta di nulla.

E voi?

Che poi se questo silenzio e questo far finta di nulla viene da tuoi colleghi mi pare pure peggio.

Chissà se dopo questo post, che diffonderò come al solito nei 20-30 gruppi su Fb cui sono iscritta e dove in centinaia e centinaia di persone mi leggono, cosa succederà.

Magari è qualcosa di molto facile da capire (che invece io stento): allora aiutatemi, ditemi un po' dove sbaglio che mi fareste davvero un grosso favore. Mi fareste risparmiare anche un sacco di tempo, che potrei impiegare per me o la mia famiglia.




1 commento:

Unknown ha detto...

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