Ieri stavo leggendo un articolo (*) e mi domandavo: ma questi tecnici superpreparati che scrivono, sono anche genitori con figli in età scolare?
Sicchè sono andata a spulciare il mio archivietto, eccovi un florilegio (mi sono limitata a soli venti articoli) di quanto letto negli ultimi due-tre mesi, a proposito della scuola che integra ed include, all'indomani della "vittoria" del mondo della disabilità su quello della politica. Mi sembra che perdiamo sempre la guerra nel mondo dei diritti, però, specie quelli riguardo all'istruzione, ammesso che sia mai scattata una vera e propria "offensiva" e non dei semplici atti dovuti, magari neanche tanto convinti – se mi chiudono la porta in faccia non me ne vado come se m'avessero fatto un affronto personale, specie se rappresento un'intera e milionaria (in senso numerico) categoria di persone.
La novità di quest'anno, che mi pare emerga, nel solito panorama trito e ritrito del "la situazione è disastrosa, fate ricorso al Tar", è una mobilitazione di gruppi di genitori molto nutrita – o forse sono i giornali che danno più spazio? O è davvero cambiata un po' la cultura?
Vorremmo leggere anche le istruzioni per l'uso (**), non quelle estreme (cfr ricorsi al Tar), ma cose del tipo "incontro con le famiglie", " queste sono le associazioni che vi possono aiutare", "perchè non si ripeta più la stessa situazione aderite a". Esempio: quanti GLH sia I e O si tengno con la presenza delle associazioni locali dedicate, come sarebbe previsto?
Invece ci sono (sempre e solo) i singoli genitori (modello festuca davanti alla tempesta) ai quali vengono date delle risposte allucinanti e riservati i più biechi trattamenti.
Hai voglia ad invocare la formazione dei dirigenti scolastici e tante altre belle teoriche cosette (***)! Prima pensa a soccorrere concretamente gli utenti e poi pensa ad avviare i tavoli tecnici o i polverosi iter burocratici.
Genitori sul piede di guerra per gli insegnanti di sostegno
ALESSANDRIA. Se non si risolve in tempi brevi, la questione del sostegno agli alunni disabili nelle superiori rischia di finire in procura. Qualche genitore si è già rivolto a dei legali per capire contro chi fare denuncia e quale potrebbe essere l’iter giudiziario. Il problema riguarda i casi più gravi che necessitano di rapporto uno a uno e per i quali non basta l’1 a 2. Vale a dire: un docente di sostegno per 18 ore.
La contrazione complessiva del numero di insegnanti, ovviamente, ha ripercussioni anche in questo ambito e, dovendo stabilire una scala di priorità nelle assegnazioni, viene data la precedenza ai bambini di materne, elementari e medie, dove si ritiene più necessaria una presenza assidua per avviare un percorso di crescita formativa. Si aggiunge che il numero di casi di disabili gravi nelle superiori è in crescita e, quindi, aumentano le esigenze.
La Stampa del 20-09-2010
MESSINA. Primo giorno di scuola amaro per alcuni genitori degli alunni delle terze classi della scuola primaria "Pietro Donato", della Direzione didattica di Paradiso. Si tratta, va detto subito, di una delle migliori e più moderne scuole della città.
I tagli della riforma Gelmini sembrano trasformarsi in veri incubi per famiglie e bambini. Ieri mattina un folto gruppo di genitori arrabbiati e amareggiati ha occupato, in maniera del tutto pacifica, i locali della scuola. Un'opposizione che promettono di continuare fino a quando non verrà rispettato il diritto all'istruzione dei loro piccoli, senza disagi e problemi. E il motivo della protesta è presto detto: da ieri, gli alunni che lo scorso anno avevano frequentato le classi seconda A, B e C, in totale 54 bimbi, si sono ritrovati suddivisi in due classi, per via di un accorpamento suggerito dalla nuova normativa, e che darebbe vita a due classi da 27 alunni. (....)
da La Gazzetta del Sud, 14 .09.10
Sostegno, mancano 65 mila docenti. La denuncia di Tuttiascuola
Centonovantamila alunni disabili iscritti, 90.469 insegnanti di sostegno assunti: sono i dati nazionali rilevati dal Centro studi dell'associazione. Nocchetti: "Non un ministro, un buttafuori". Domani la manifestazione a Napoli
da Redattore Sociale del 14.09.10
Emilia Romagna: 5.892 docenti di sostegno per 12.182 studenti disabili
I dati sono indicativi del rapporto alunni/insegnanti (circa 1 a 2). Ma per Fiammetta Colapaoli del Coordinamento associazioni disabili di Bologna "è necessario verificare il numero di disabili per classe"
BOLOGNA. A poche ore dall'apertura delle scuole, la Regione rende noti i dati sugli studenti disabili e il numero di docenti di sostegno previsti per l'anno scolastico 2010/2011. In Emilia Romagna ci sono 12.182 posti per insegnanti di sostegno a fronte di un numero di alunni con disabilità pari a 5.892 con un rapporto di circa 1 docente per 2 studenti (1/2,06). I dati per la provincia di Bologna confermano quelli regionali (1.262 insegnanti per 2.608 alunni). I numeri non dicono però quanti studenti disabili ci saranno in ogni classe. Si tratterebbe di un dato importante perché, come spiega Fiammetta Colapaoli del Coordinamento associazioni disabili di Bologna (Cad), "l'integrazione non si fa con il rapporto docenti/alunni, ma verificando le condizioni della classe in cui il disabile è inserito". La preoccupazione è quella di ritrovarsi anche quest'anno con classi troppo numerose o con troppi studenti con disabilità, anche diverse, nella stessa classe.
Da Redattore sociale 13.09.10
«Aumentano gli handicappati Diminuiscono le ore di sostegno»
Denuncia-appello dell'Aniep alla direzione regionale e provinciale. Tempi duri per gli studenti disabili i quali aumentano di numero a fronte di un calo degli insegnanti di sostegno. In diversi casi i disabili si trovano inseriti in classi molto numerose per cui risulta difficile garantire livelli di assistenza e di efficienza sufficienti
SIENA. Una denuncia che sa di grido. Di dolorosa richiesta di aiuto. «La provincia di Siena per l'anno scolastico 2010-2011 ha in più, rispetto al passato, 100 soggetti portatori di handicap con connotazione di gravità. Quindi gli insegnanti di sostegno non bastano. I dirigenti scolastici devono chiederne di più a fronte di una maggiore necessità.
Da La Nazione 11.09.10
Scuola, bimbi disabili davanti alla Regione
NAPOLI. In base alla comparazione dei dati pubblicati dal Miur su una platea di circa ventiduemila disabili circa diciassettemilacinquecento lo sono al 100%; ciò vuol dire che, stando alla legge, gli insegnati di sostegno dovrebbero aggirarsi attorno alle diciannovemilacinquecento unità ed invece in Campania si fermano a 11.931, incluse le nuove leve previste per l'anno 2010-2011. Una sproporzione evidente che si somma alla situazione ancor più delicata e grave del sovraffollamento come denuncia Corrado Gabriele, consigliere regionale del Pd ed ex assessore regionale all'Istruzione e alla Formazione: «Secondo un report dello Sportello Integrazione di Scuole aperte, stando ai dati dello scorso anno, in molte scuole della Regione vi sono classi che, pur in presenza di alunni disabili, arrivano a 37 studenti. Classi formate cioè da 34 alunni, di cui 4 con disabilità.
Da Il corriere del Mezzogiorno 11.09.10
Disabili, il «sostegno» non basta
L’insegnante: «I ragazzi non sono seguiti nel modo giusto e noi restiamo precari a vita».
I sindacati: «Ai professionali niente prof tecnici, ma umanisti»
PAVIA. Ora di economia aziendale. Nessun insegnante di sostegno per gli studenti disabili. Ora di chimica. Stessa cosa. Però c’è il docente per le materie umanistiche. Eppure siamo tra i banchi di istituti tecnici e professionali. I ragazzi dovrebbero aver bisogno di essere seguiti nelle materie di indirizzo. «C’è qualcosa che non convince», dicono i sindacati. L’assegnazione dei posti di sostegno nelle superiori crea problemi nella distribuzione dei posti di lavoro tra i precari che aspettano ogni anno, ma ancora di più nella preparazione degli studenti.
La provincia pavese 08.09.2010
Mantova, diversamente abili senza sostegno scolastico: le famiglie pronte a ricorrere al TAR
MANTOVA. Si sono detti pronti a ricorrere al Tar per vedere riconosciuti i diritti dei propri figli. Su indicazione delle associazioni che li rappresentano, Anffas in primis, i famigliari dei ragazzi diversamente abili ai quali sarebbe stato negato l´insegnante di sostegno per il prossimo anno scolastico a causa del ritardo nella consegna delle certificazioni alle scuole, ricorreranno al tribunale amministrativo chiedendo l´applicazione della legge che prevede, a fronte di disabilità accertate, un sostegno scolastico. Lo scenario più probabile, qualora il Tar riconoscesse le ragioni dei ragazzi, sarebbe il reintegro degli stessi nel gruppo degli aventi diritto, con relativa redistribuzione delle ore di sostegno già previste, senza che altri insegnanti vengano aggiunti ai 530 previsti.
Marketpress.Info del 08-09-2010
Agnesi, dimezzati gli insegnanti di sostegno
Il preside Gaglio: "È un disastro". I genitori dei ragazzi, molti dei quali costretti in carrozzella, annunciano battaglia
MILANO. Insegnanti di sostegno dimezzati. Una riduzione così radicale, che molti degli studenti disabili che già frequentavano l´istituto non potranno più andare a scuola ogni mattina, perché sarà impossibile seguirli. Ma preside e genitori non ci stanno. E annunciano battaglia alla direzione scolastica provinciale e regionale.
Succede al magistrale Agnesi «una delle scuole d´eccellenza di Milano per come vengono seguiti i ragazzi diversamente abili», spiegano i genitori. Ma proprio qui, le cattedre per il sostegno assegnate quest´anno sono cinque in meno rispetto all´anno scorso (6.5 contro 11.5), a fronte dello stesso identico numero di ragazzi da seguire, 19.
La Repubblica del 08-09-2010
Scuola, dimezzati gli insegnanti di sostegno
NUORO. Sciopero bianco, oggi, «contro lo sfascio della scuola in provincia di Nuoro». Una iniziativa promossa nei giorni scorsi dal presidente della Provincia, Roberto Deriu, che ha chiamato a raccolta le istituzioni del territorio, le parti economiche e sociali, genitori e personale della scuola. Ferita, e questa è l’ultima novità, da un altro duro colpo, stavolta ai danni degli studenti più deboli: i ragazzi portatori di handicap. Le nomine degli insegnanti di sostegno (dati del Csa di Nuoro) sono state decurtate e nessuno dei ragazzi disabili della provincia avrà il rapporto uno a uno, ovvero un insegnate che li supporti durante l’orario scolastico. Se così dovesse essere fioccherebbero i ricorsi dei sindacati e dei genitori: secondo una sentenza della Corte costituzionale infatti i portatori di handicap dovrebbero avere il rapporto uno a uno.
La Nuova Sardegna del 08-09-2010
Scuola, la beffa della Gelmini
I sindacati: "I 500 posti per il sostegno sono briciole".
"Non è previsto alcun rafforzamento degli organici dei prof" Per bidelli e segretari 450 assunzioni
La denuncia di Nocchetti "Insufficiente l´organico per gli alunni disabili"
NAPOLI. «I 500 posti di sostegno sbandierati dal direttore scolastico regionale come frutto della sua trattativa romana, sono sempre gli stessi 500 posti di cui già sapevamo. E comunque per le migliaia di precari delle altre discipline non c´è neppure una cattedra». Antonella Vassallo, del Coordinamento dei precari della Campania, boccia il «contentino» concesso da Roma a fronte delle migliaia di tagli effettuati tra il personale della scuola campana.
La Repubblica del 08-09-2010
Insegnanti di sostegno, ne mancano sessanta
LODI. Gli alunni disabili crescono. Crescono anche quelli gravi, ma diminuiscono gli insegnanti di sostegno. I docenti assegnati nel 2009 erano 241, mentre per la stagione scolastica alle porte gli assistenti sono 298. Se nel 2009 i posti assegnati erano 282, nel 2010/2011 sono diventati 303. Il rapporto docenti disabili, l’anno scorso era di un docente ogni 2,39 alunni, ora è di uno ogni 2,35. I numeri del provveditorato però parlano chiaro, anche per quanto riguarda l’aumento complessivo degli scolari disabili, l’aumento dei casi gravi e l’aumento dei bambini che hanno bisogno di un docente tutto per loro.Dalle tabelle elaborate dal responsabile di settore Gianluigi Cornalba, emerge che gli alunni disabili sono cresciuti di 40 unità, passando da 674 a 714. I casi gravi sono saliti da 160 a 189 e i bambini che hanno bisogno del rapporto 1 a 1 sono cresciuti da 104 a 127. Se venisse rispettato il criterio fissato nella finanziaria del 2009, che prevedeva un docente di sostegno ogni due bambini disabili, gli incaricati dovrebbero essere 357, invece degli attuali 298, cioè 59 in più.
Il Cittadino del 07-09-2010
Alunni diversamente abili assistiti da personale privo di titoli ed esperienza
NAPOLI. Alunni diversamente abili assistiti da personale privo di titoli ed esperienza, ma anche un giro di parentele che contano quando si tratta di assumere o assegnare case. Ipotesi al vaglio della Procura, nell’inchiesta che sta passando al setaccio appalti, graduatorie, contratti in materia di welfare. Ipotesi che incassano giorno per giorno dati concreti, possibili conferme. Parentopoli all’ombra del Comune, c’è un dato numerico: ci sono dodici nomi di soggetti assunti nei progetti di assistenza agli alunni portatori di handicap su cui si sta facendo chiarezza. Parentele accertate per dodici impiegati, mentre nel mirino finiscono sindacalisti, dirigenti comunali, esponenti del mondo politico. Maneggi bipartisan, a giudicare dai primi accertamenti finora condotti. Inchiesta complessa, affidata dal pool mani pulite del procuratore aggiunto Francesco Greco ai vigili del comandante Luigi Sementa.
Il Mattino del 06-09-2010
Sostegno disabili, una raffica di ricorsi individuali al Tar
PESARO. La strada dei ricorsi individuali sarà imboccata a giorni. I genitori degli alunni disabili alle prese con il taglio dei docenti di sostegno si sono riuniti ieri con l'assessore Alessia Morani e le organizzazioni sindacali. Le vie legali sono sembrate a tutti l'unico metodo per raggiungere l'obiettivo, che si è affinato: dal ripristino del numero docenti dell'anno scorso si è passati a chiedere un sostegno pari al bisogno, non vincolato da un tetto al numero dell'organico. In pratica, fino all'altro ieri i genitori protestavano contro i decreti degli uffici scolastici regionale e provinciale che, sulla base di disposizioni del ministero, riducono gli insegnanti di sostegno della nostra provincia di 32 unità, da 525 a 493. Decreti che i genitori definiscono «illegittimi» perché «la manovra economica di luglio stabilisce che l'organico del nuovo anno scolastico deve essere pari a quello passato», inoltre, «per legge ci deve essere un rapporto di un insegnante ogni due disabili, mentre ora è di 1 a 2,34». Così, hanno spedito una diffida all'ufficio scolastico regionale e, per conoscenza, a quello provinciale perché venga azzerato il taglio. Ma non credono più di tanto ai risultati. L'unica azione che, a loro avviso, può portare dei frutti, è quella dei ricorsi individuali di massa al Tar, che puntino non tanto sull'eventuale illegittimità dei decreti, quanto sulla procedura adottata per l'assegnazione delle ore di sostegno.
Il Resto del Carlino del 05-09-2010
Bergamo, i docenti di sostegno. «Pochi posti, noi discriminati»
BERGAMO. Protesta dei precariUna ventina di docenti di sostegno precari di area tecnica hanno manifestato ieri davanti all'Ufficio scolastico provinciale per le poche nomine a tempo determinato nel loro settore. Nella scuola superiore i docenti di sostegno sono divisi in quattro aree (umanistica, scientifica, tecnica, motoria) perché viene scelto il tipo di docente che, a partire dalla diagnosi funzionale fatta dai servizi specialistici, appare più adatto per competenze a seguire lo studente disabile. La scelta viene proposta dai coordinatori del settore disabili delle singole scuole ai consigli di classe e ai presidi, che decidono e inviano le richieste all'Ufficio scolastico provinciale, che a sua volta provvede alle assegnazioni in base alle graduatorie. I docenti di area tecnica ritengono però che nei loro confronti siano fatte discriminazioni e hanno chiesto all'Ufficio scolastico di accedere ai documenti per verificare la congruità delle richieste provenienti dagli istituti.
L'Eco di Bergamo del 03-09-2010
Mancano all'appello settanta cattedre di sostegno ai disabili
RAGUSA. Ben 48 allievi disabili in più rispetto allo scorso anno scolastico, ma nel 2010/2011 nelle scuole ragusane ci saranno oltre 70 cattedre di sostegno in meno! Ad onta della legge che garantisce l'insegnante di sostegno per gli studenti disabili e che vorrebbe favorire la loro integrazione.
Sono solo alcuni degli effetti della riforma di Mariastella Gelmini: la denuncia, assai forte, è della Gilda e del «Comitato a difesa della scuola pubblica», nato anche nel capoluogo ed a cui aderiscono oltre 50 insegnanti precari di tutta la provincia.
La Gazzetta del Sud 30-07-2010
Solo sette insegnanti di sostegno a fronte di 126 alunni disabili in più
ROVIGO. I problemi della scuola non finiscono mai e nemmeno per gli studenti disabili. A fronte di 126 iscrizioni di alunni con problemi di handicap in più dell'anno scorso, infatti, i posti aggiuntivi per gli insegnanti di sostegno concessi al Polesine sono stati soltanto 7 (uno ogni 18 alunni, facendo la proporzione). Il che significa, facendo due conti, che per 784 alunni certificati saranno disponibili soltanto 319 insegnanti, che potranno seguirli (per forza di cose) per meno ore o raggruppandoli. «Anche il ritardo nella definizione dei trasferimenti ci creerà dei problemi spiega Bertilla Gregnanin della Uil Scuola Quelli del personale Ata sono slittate ad agosto insieme agli insegnanti delle superiori, il che farà ritardare anche le nomine».
Il Resto del Carlino 31-07-2010
Insegnanti di sostegno, il Pd lombardo contro i tagli
BERGAMO. I consiglieri regionali Pd Maurizio Martina e Mario Barboni hanno inviato una lettera al direttore generale dell'Ufficio scolastico della Lombardia Giuseppe Colosio per chiedere che vengano ripensati i previsti tagli in organico di fatto di 99 insegnanti di sostegno a fronte di un aumento di 142 unità degli studenti disabili che entreranno in classe il prossimo settembre. La lettera dei consiglieri regionali sottolinea che nel prossimo anno scolastico saranno presenti nelle scuole 3.134 alunni disabili certificati e che «tra le province lombarde quella bergamasca è di gran lunga la più penalizzata».
L'Eco di Bergamo del 04-08-2010
Più studenti, ma meno classi e ulteriore taglio di 143 insegnanti
ANCONA. Aumentano gli alunni disabili ma con un incremento minimo dei docenti di sostegno. Nomina dei supplenti in ritardo e forse non concluse per il1° settembre. Ulteriore taglio di 133 posti di lavoro tra il personale Ata. In totale un taglio di 276 posti che aggiunti ai 387 dello scorso anno ammontano a una perdita di 663 unità in due anni. Il quadro a tinte fosche emerge dall’analisi di Flc-Cgil e Cgil al termine di un incontro con il direttore dell’ufficio scolastico provinciale di Ancona Annamaria Nardiello. Le operazioni per il regolare avvio dell’anno scolastico «sono in forte ritardo, la situazione delle classi e la garanzia del diritto allo studio degli alunni disabili sono sempre più problematiche, con classi sovraffollate, meno insegnanti e i parametri di norma su salute e sicurezza spesso non rispettati» sottolineano Manuela Carloni, segretaria della Flc-Cgil di Ancona, e Selly Kane, segretaria della Cgil provinciale.
Il Messaggero 05-08-2010
Solo 4 posti di sostegno per 72 alunni disabili iscritti ...
ASCOLI. Solo 4 posti di sostegno per 72 alunni disabili iscritti al nuovo anno scolastico. Sembra uno scherzo, ma non lo è. E’ invece quanto disposto dall’Ufficio scolastico regionale a favore degli alunni portatori di handicap per le province di Ascoli e Fermo. Nelle due province si contano complessivamente 1.388 alunni con handicap con un rapporto di un insegnate ogni 3/4 alunni. Il che significa che ogni bambino svantaggiato può accedere a non più di 4-5 ore di insegnamento settimanale. «Sono anni che la dotazione di docenti di sostegno è assolutamente inadeguata a garantire il diritto all’istruzione dei numerosi alunni disabili e che il rapporto medio di 1 insegnante ogni 2 alunni viene sistematicamente superato.
Il Messaggero 11-08-2010
Note:
(***)Redattore Sociale del 31-08-2010: Scuola e integrazione, Fadis: "L'impreparazione è del sistema scolastico in generale, non solo del sostegno".
Il presidente Quirico: "L'impreparazione nasce da un problema globale di formazione a cui si risponde con interventi normativi e riqualificazione del personale operante, dirigenti compresi"
BOLOGNA "L'impreparazione è un problema che interessa il sistema scolastico italiano, al di là del sostegno". Nicola Quirico, presidente della Federazione delle associazioni di docenti per l'integrazione scolastica (Fadis), che riunisce gli insegnanti di sostegno specializzati di Emilia-Romagna, Marche e Abruzzo, sottolinea l'importanza di salvaguardare 30 anni di esperienza di integrazione nella scuola italiana "attraverso la qualità della preparazione dei suoi insegnanti. Sia quelli di sostegno, ai quali si chiede una competenza specifica, sia agli altri che devono, comunque, lavorare per integrare gli studenti disabili". La preparazione di un docente dipende dagli studi universitari e dalla formazione in servizio. Quindi, chiarisce Quirico, "se un insegnante è inadeguato, il problema va ricercato nel percorso di formazione a monte".
Attivare corsi specifici per i docenti della scuola secondaria (che sono stati sospesi dopo la chiusura delle Ssis), intervenire a livello normativo e riqualificare il personale che già opera nelle scuole, compresi i dirigenti scolastici, "perché l'integrazione riguarda tutto il personale scolastico, non solo gli insegnanti di sostegno". Ecco quali sono gli interventi urgenti secondo il presidente di Fadis che mette in guardia sul considerare il problema degli insegnanti di sostegno come, "un fenomeno negativo da sbandierare all'inizio dell'anno scolastico. Si tratta di un problema più complesso che dipende da scelte politiche che non nascono certo nel 2010".