Martedì 25 febbraio 2025 alle h. 13.00 si è tenuta un'audizione, in XII commissione alla Camera, per la legge sul riconoscimento del Caregiver Familiare, dopo mesi di stop dei lavori.
A parlare e a riferire era la ministro Alessandra Locatelli su quanto fatto dal tavolo interministeriale da lei istituito, con decreto il 26 ottobre 2023.
Fissatevi la data: 26 ottobre 2023.
Il tavolo si è insediato a gennaio 2024 e in questa prima riunione si sono presentati i membri e fine.
Poi più nulla.
Nonostante le nostre e-mail, sui lavori di questo tavolo non si è mai saputo nulla, neanche mezza riga per sbaglio sul sito del ministero. Tralasciamo che, senza una valida motivazione, basata su coordinate normative, noi che siamo CAREGIVER FAMILIARI, con il curriculum di attivisti che possiamo vantare in materia, non siamo stati ammessi al tavolo interministeriale per il riconoscimento della figura del CAREGIVER FAMILIARE. Verrebbe da ridere, se non fossero cose serie.
Stanchi di non avere mai risposta, abbiamo mandato una PEC con la richiesta di accesso agli atti tramite FOIA, chiedendo di vedere i verbali delle riunioni e conoscere il contenuto del documento di sintesi dato che il tavolo aveva durata semestrale, quindi avrebbe dovuto finire i lavori a luglio 2024. Mai avuto risposta nemmeno a questo.
Poi, di punto in bianco, dopo tanti mesi, la settimana scorsa ci segnalano che ci sarà questa audizione.
E quando ci colleghiamo per vedere in diretta, ci cascano le braccia.
Dopo 16 mesi di tavolo non esiste nessun documento scritto che riporti la sintesi dei lavori, ma la ministro dice in diretta che il tavolo si è riunito 21 volte! In 21 riunioni non sono arrivati a nessun risultato.
La ministro dice anche che ci sono dei nodi da sciogliere e che si deve confrontare con il ministero del lavoro, che restituirà la bozza corretta che poi andrà rivista e bla bla bla.
Un momento: ma se il tavolo era interministeriale, cioè comprendeva anche membri del Ministero del Lavoro (è scritto nel decreto istitutivo), perchè la bozza di quello che la ministro Locatelli dice essere stata prodotta deve essere girata al Ministero del Lavoro?
Ascoltando la verbosa restituzione fatta da Alessandra Locatelli si deduce che : ancora, dopo 16 mesi di presunto lavoro, con il tavolo non sono arrivati a capire chi siano i caregiver familiari italiani, quanti siano, quali interventi di sostegno servano.
Un sacco di chiacchiere e considerazioni peregrine a giustificare il nulla fatto finora.
Ancora più sconcertanti sono le domande/interventi dei membri della commissione.
Per primo interviene il relatore di minoranza, Marco Furfaro, del PD, che dice una cosa allucinante sui caregiver non conviventi - lo ridiciamo per l'ennesima volta ( e l'abbiamo detto anche in videocall a questo parlamentare): non esistono i caregiver familiari non conviventi, parlarne è come accoltellare i caregiver familiari.
Per secondo parla Luciano Ciocchetti relatore di maggioranza, di FDI, per dire, sostanzialmente, che è contento di avere, a febbraio 2025, la ministra in commissione - e prima? Nessun coordinamento con il Ministero della Disabilità?
Poi è la volta di Paolo Ciani, segretario di Democrazia Solidale, che articola ampiamente il suo intervento in cui si capisce poco che cosa voglia chiedere o osservare, dato che mette insieme un sacco di temi.
Poi si presenta Erik Umberto Pretto, appena 31enne, della Lega, che dice di essere una new entry in commissione - che quindi nulla sa di quanto fatto finora. Andiamo a vedere la sua bio e scopriamo che, finora, si è sempre occupato di tutto tranne che di caregiver familiare o qualcosa anche vagamente attinente.
Conclude Andrea Quartini dei 5Stelle, che sappiamo essere un medico, che fa un intervento molto ampio che suscita pure l'ilarità della platea e a noi rimane impressa solo l'espressione "LEA occulto".
Verdi, Forza Italia e altri esponenti di altri partiti non pervenuti. Come pure nessun parlamentare donna.
L'unica cosa certa è che la ministra non è in grado di dare nessuna tempistica e affiora la data 2027. Altri due anni, in cui tutte queste persone produrranno cosa e per chi? In cui, magari, verranno depositati altri progetti di legge oltre ai già 12 esistenti!
Se siamo a questo punto, cioè che se ancora non c'è nulla di chiaro e deciso è perchè al tavolo ( o alle audizioni) non si sono seduti i caregiver familiari che, di certo, non avrebbero nessuna incertezza nel definire la platea dei beneficiari, o nell'indivuiduare i bisogni e quindi offrire le giuste tutele. E se qualcuno di noi c'era, in mezzo a tutte quelle associazioni, enti, fondazioni, corporazioni etc non ha assolutamente reso nessun servizio alla categoria.
Manca del tutto la concezione di che cosa sia un caregiver familiare (alla faccia del comma 255!) e quale tipo di vita sfiancante subisca, per cui sarebbero da abolire tutti gli inutili discorsi che fanno solo perdere tempo - siamo allo stesso punto del 2022, quando son iniziati i lavori in Commissione, ci rendiamo conto? Soprattutto non viene considerata la tipologia di caregiver familiare più fragile ed indifeso, che andrebbe messa al primo posto: tutti quelli che hanno rinunciato al lavoro perchè il carico assistenziale impone l'h24 e quindi non hanno reddito. E che magari sono l'unico altro componente il nucleo familiare.
Intanto che questi signori parlano, là fuori i caregiver continuano a stare peggio, senza fondi e continua la triste sequela di morti : a Prato il figlio dell'unica, sola, prevalente, convivente caregiver familiare la uccide con 50 coltellate, la guarda morire e poi tenta di darle fuoco. A Riva del Garda una donna uccide la madre 91enne, di cui era unica, sola, prevalente e convivente caregiver familiare, la veglia e poi chiama la polizia.
Ma questo a parte a noi Genitori Tosti, non interessa a nessuno.
Per chi avesse 60 minuti e la voglia di ascoltare qui c'è la registrazione dell'audizione.
In foto il vuoto di Bootes, la più grande regione di universo finora individuata, di nulla cosmico.
1 commento:
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