sabato 15 gennaio 2022

PAROLE, PAROLE, PAROLE.

A ridosso delle recenti festività natalizie abbiamo partecipato ad un dibattito sul caregiving familiare avviatosi sulle pagine di Superando.

A dare il via al dibattito è stato un articolo di Simona Lancioni, cui ha subito risposto uno dei più famosi e longevi nonchè simpatici caregiver italiani e cioè Giorgio Genta - chi vuole può leggerne la storia ne "Mio figlio ha le ali" - ed. Erickson e poi procurarsi anche tutti i libri da lui scritti.

A  seguire l'intervento del presidente dell'associazione piemontese Gilocare , anche lui caregiver familiare, che ha scritto davvero cose molto sensate.

Quindi siamo intervenuti noi.

Poi di nuovo Lancioni.

Poi l'avvocato Salvatore Nocera.

Poi ancora noi.

Ma con il terzo intervento di Lancioni, abbiamo deciso di abbandonare: quello che credevamo essere un terreno di confronto per sviluppare  argomenti e riflessioni e da lì, magari, anche prassi costruttive si è rivelato invece una specie di podio auto referenziale in uno sterminato campo deserto ed isolato.

Proviamo ad, ulteriormente, chiarire qui: il focus del dibattito non è l'assistenza data dalla famiglia o l'assistenza data da soggetti terzi, cioè il nocciolo della discussione non è se è giusto o sbagliato che a farsi carico dell'assistenza delle persone non autosufficienti siano i familiari stretti.

La questione fulcrale è che è necessario RICONOSCERE il lavoro di cura svolto dalle persone verso i propri familiari, il cosiddetto INFORMAL CAREGIVING.

E il riconoscimento non è dato da una cerimonia ufficiale in cui si conferiscono premi e targhe ma è "solo" (nel senso di unica opzione) il conferimento dello status di lavoratore.

Veniamo alla vexata quaestio che i più liquidano volgarmente con "non si possono dare soldi ai caregiver" : per quanto, culturalmente nel nostro Paese siamo danneggiati dalla credenza che se hai un rapporto di parentela sei obbligato, specialmente se sei di sesso femminile è proprio automatico annullare se stesse e ogni aspirazione di qualsiasi tipo, specie in ambito lavorativo e assistere h 24 il tuo familiare, avvisiamo che non è affatto giusto che il lavoro di cura poggi su una sola persona, che si deve anche arrangiare perchè non esistono servizi di nessun tipo. O esiste la struttura in cui ricoverare a tempo pieno e per sempre il proprio caro oppure ce lo teniamo in casa e ci arrangiamo.

Lo Stato e la comunità  sono esentati - risparmiando tra l'altro miliardi sulla pelle di alcuni milioni di italiani. E tutti fanno finta di niente.

Ora, chiunque non ravvisi in tutto questo una profonda ingiustizia cui riparare immediatamente - stiamo parlando di persone SFRUTTATE, perché quando tu non percepisci nessuno stipendio per il lavoro che presti quotidianamente, soprattutto senza limiti di orario, senza modo di poterti riposare e nemmeno curare quando ne hai bisogno perché nessuno ti sostituisce, questo è sfruttamento e lesione totale dei diritti umani!

Invitiamo tutte le associazioni e i caregiver familiari e chiunque solidale ad affiancarci nella nostra sfiancante battaglia per rivendicare questi diritti.

Scriveteci a genitoritosti@yahoo.it e dichiarate la vostra adesione alla nostra causa. Come sapete abbiamo un appello pubblico, tuttora aperto, indirizzato a tutti i politici italiani che potete sottoscrivere - al momento siamo oltre le 2500 firme.

Noi portiamo davvero la voce dei caregiver familiari italiani al parlamento e ai ministeri.

Inoltre da ottobre 2021 siamo anche in Europa grazie al network COFACE che riunisce associazioni di familiari da tutta Europa e stiamo collaborando ad un progetto europeo proprio sui caregiver familiari.

Lasciamo ad altri i comunicati, le disquisizioni letterarie e l'ambizioso obbiettivo di riformare il welfare del nostro Paese insegnando come si deve fare, noi ci occupiamo dei diritti dei caregiver familiari e di rivendicarli per ottenere il giusto, attraverso azioni concrete come il report sulla situazione dei caregiver in Italia, gli appelli pubblici, la presenza alle audizioni parlamentari, l'informazione attraverso questo blog etc.

Buon Anno Nuovo, quindi!

1 commento:

Unknown ha detto...
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