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Perchè è importante far sentire la propria voce - volete mettere che arrivino centinaia di e-mail a commento? Altrimenti la caccia alle streghe continuerà...... non si può scrivere su un quotidiano che si possono risparmiare 10 miliardi di euro, sulla pelle delle persone disabili e loro familiari, vogliamo la verità.
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L'articolo che segue è preso da qui:
17/02/2011 - FALSI INVALIDI
Si possono recuperare dieci miliardi l'anno
L’Inps ha avviato un piano per potenziare i controlli sui suoi assistiti
Ai controlli il 30% delle indennità sono risultate irregolari
LUCA RICOLFI
In mezzo a tante brutte notizie, ce n’è anche una buona. Una notizia piccola, ma significativa: i controlli dell’Inps sulle pensioni di invalidità, iniziati un paio di anni fa, continuano a ritmo serrato e cominciano a dare risultati importanti.
Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, intervistato dal Corriere della Sera , ci informa che, dopo i 200 mila controlli del 2009, nel 2010 ve ne sono stati altri 250 mila, e altrettanti sono previsti sia quest’anno sia l’anno prossimo.
Fatti i conti, questo significa che la probabilità di subire un accertamento, fino a ieri trascurabile, si porterà intorno al 30% su 4 anni di verifiche. Quali sono, fin qui, i risultati?
Numeri impressionanti
I risultati delle verifiche sono impressionanti. Secondo questo primo ciclo di controlli, circa il 30% dei beneficiari di pensione di invalidità ne usufruiscono senza averne diritto, ma questa percentuale nazionale varia enormemente da luogo a luogo. In provincia di Sassari le pensioni da cancellare sono il 76%, a Roma il 26%, a Milano appena il 3%. In Sardegna sono il 53%, ma anche l'Umbria non scherza con il suo 47%; mentre in Lombardia e in Emilia Romagna la percentuale di cancellazioni resta inferiore al 10%.
I dati dell’Inps confermano, sia pure a grandi linee, i risultati di alcuni studi, che già negli anni scorsi - elaborando altri dati forniti dall’Inps stessa e dall’Istat - avevano tentato di stimare il numero di “falsi invalidi” regione per regione e provincia per provincia. Aggiornate a oggi, quelle stime ci mostrano una realtà inquietante. Le sole prestazioni per beneficiari “puri” (che hanno solo una pensione di invalidità) ammontano a circa 15 miliardi di euro all’anno, che diventano più o meno 30 se consideriamo anche i beneficiari “multipli”, ossia coloro che cumulano la pensione di invalidità con altri tipi di pensione. Si tratta, in tutto, di 5-6 milioni di persone, a un terzo delle quali dovrebbe essere revocata la prestazione, con un risparmio complessivo di 8-10 miliardi di euro all’anno.
Il piano dell’Inps
Purtroppo il piano Inps, per quanto assolutamente meritorio (nulla di paragonabile è mai stato fatto in passato), prevede solo - si fa per dire - 250 mila controlli l'anno, da cui è lecito aspettarsi solo un flusso di 1 miliardo di euro ogni anno, anziché gli 8-10 recuperabili in teoria, nel caso cioè le verifiche fossero svolte su tutti (beneficiari puri e multipli) e fossero complete, anziché a campione. E tuttavia anche un miliardo di euro non è affatto poco. Ci sono un sacco di cose che, ogni anno, si potrebbero fare con quella cifra. Alcune non sono di competenza dell’Inps, altre lo sono o potrebbero diventarlo.
Un tesoro da sfruttare
Ossigeno all’università, alla ricerca, alla cultura, ad esempio. Nuovi asili nido, di cui l’Italia ha un estremo bisogno. Ma anche altre cose più legate ai compiti di un ente come l’Inps. Si potrebbe, ad esempio, assumere nuovo personale per intensificare i controlli nei cantieri edili, dove si concentra il grosso dell’evasione contributiva e, purtroppo, anche una frazione considerevole degli infortuni e dei morti sul lavoro. Oppure si potrebbero usare i risparmi ottenuti dalle cancellazioni della false pensioni di invalidità per rifinanziare la social card di Tremonti, ossia per continuare a fare assistenza, come di fatto già si faceva con le pensioni di invalidità, ma in un modo più equo: erogando le prestazioni a chi ha veramente bisogno, anziché a chi trova il modo di ottenere false certificazioni.
Sacrifici, purché utili
Perché uno dei problemi di fondo dell'Italia, a mio parere, è il seguente. Ci vengono chiesti dei sacrifici, sentiamo più o meno oscuramente che la richiesta non è irragionevole, ma tutti quanti, anche i più disponibili a fare rinunce, che siano inutili, se non controproducenti. La paura è che chi ha dissipato il denaro pubblico continui a farlo, e che la lotta agli sprechi si risolva in nuovi sprechi.
O anche semplicemente che nessunosappia che fine fanno i quattrini che lo Stato recupera. Per questo sarebbe bello che, in tutti i settori in cui si fanno dei risparmi, fosse sempre chiara, anzi automatica, la loro destinazione. Ci piacerebbe che alla fine dell’anno il cittadino potesse apprendere - invento, a puro titolo di esempio - che l’Inps ha risparmiato 400 milioni di euro e li ha usati per raddoppiare l'importo della social card, portandola da 40 a 80 euro al mese. Che la Gelmini ha risparmiato 1 miliardo di euro sugli stipendi degli insegnanti e ha aperto 1000 nuovi asili nido. Che Tremonti ha recuperato 20 miliardi di evasione fiscale e ha dimezzato l’Irap.
Cose così. Piccoli passi, ma che dessero a tutti l’impressione che si va da qualche parte. E che la direzione è quella giusta.
17/02/2011 - FALSI INVALIDI
Si possono recuperare dieci miliardi l'anno
L’Inps ha avviato un piano per potenziare i controlli sui suoi assistiti
Ai controlli il 30% delle indennità sono risultate irregolari
LUCA RICOLFI
In mezzo a tante brutte notizie, ce n’è anche una buona. Una notizia piccola, ma significativa: i controlli dell’Inps sulle pensioni di invalidità, iniziati un paio di anni fa, continuano a ritmo serrato e cominciano a dare risultati importanti.
Il presidente dell’Inps Antonio Mastrapasqua, intervistato dal Corriere della Sera , ci informa che, dopo i 200 mila controlli del 2009, nel 2010 ve ne sono stati altri 250 mila, e altrettanti sono previsti sia quest’anno sia l’anno prossimo.
Fatti i conti, questo significa che la probabilità di subire un accertamento, fino a ieri trascurabile, si porterà intorno al 30% su 4 anni di verifiche. Quali sono, fin qui, i risultati?
Numeri impressionanti
I risultati delle verifiche sono impressionanti. Secondo questo primo ciclo di controlli, circa il 30% dei beneficiari di pensione di invalidità ne usufruiscono senza averne diritto, ma questa percentuale nazionale varia enormemente da luogo a luogo. In provincia di Sassari le pensioni da cancellare sono il 76%, a Roma il 26%, a Milano appena il 3%. In Sardegna sono il 53%, ma anche l'Umbria non scherza con il suo 47%; mentre in Lombardia e in Emilia Romagna la percentuale di cancellazioni resta inferiore al 10%.
I dati dell’Inps confermano, sia pure a grandi linee, i risultati di alcuni studi, che già negli anni scorsi - elaborando altri dati forniti dall’Inps stessa e dall’Istat - avevano tentato di stimare il numero di “falsi invalidi” regione per regione e provincia per provincia. Aggiornate a oggi, quelle stime ci mostrano una realtà inquietante. Le sole prestazioni per beneficiari “puri” (che hanno solo una pensione di invalidità) ammontano a circa 15 miliardi di euro all’anno, che diventano più o meno 30 se consideriamo anche i beneficiari “multipli”, ossia coloro che cumulano la pensione di invalidità con altri tipi di pensione. Si tratta, in tutto, di 5-6 milioni di persone, a un terzo delle quali dovrebbe essere revocata la prestazione, con un risparmio complessivo di 8-10 miliardi di euro all’anno.
Il piano dell’Inps
Purtroppo il piano Inps, per quanto assolutamente meritorio (nulla di paragonabile è mai stato fatto in passato), prevede solo - si fa per dire - 250 mila controlli l'anno, da cui è lecito aspettarsi solo un flusso di 1 miliardo di euro ogni anno, anziché gli 8-10 recuperabili in teoria, nel caso cioè le verifiche fossero svolte su tutti (beneficiari puri e multipli) e fossero complete, anziché a campione. E tuttavia anche un miliardo di euro non è affatto poco. Ci sono un sacco di cose che, ogni anno, si potrebbero fare con quella cifra. Alcune non sono di competenza dell’Inps, altre lo sono o potrebbero diventarlo.
Un tesoro da sfruttare
Ossigeno all’università, alla ricerca, alla cultura, ad esempio. Nuovi asili nido, di cui l’Italia ha un estremo bisogno. Ma anche altre cose più legate ai compiti di un ente come l’Inps. Si potrebbe, ad esempio, assumere nuovo personale per intensificare i controlli nei cantieri edili, dove si concentra il grosso dell’evasione contributiva e, purtroppo, anche una frazione considerevole degli infortuni e dei morti sul lavoro. Oppure si potrebbero usare i risparmi ottenuti dalle cancellazioni della false pensioni di invalidità per rifinanziare la social card di Tremonti, ossia per continuare a fare assistenza, come di fatto già si faceva con le pensioni di invalidità, ma in un modo più equo: erogando le prestazioni a chi ha veramente bisogno, anziché a chi trova il modo di ottenere false certificazioni.
Sacrifici, purché utili
Perché uno dei problemi di fondo dell'Italia, a mio parere, è il seguente. Ci vengono chiesti dei sacrifici, sentiamo più o meno oscuramente che la richiesta non è irragionevole, ma tutti quanti, anche i più disponibili a fare rinunce, che siano inutili, se non controproducenti. La paura è che chi ha dissipato il denaro pubblico continui a farlo, e che la lotta agli sprechi si risolva in nuovi sprechi.
O anche semplicemente che nessunosappia che fine fanno i quattrini che lo Stato recupera. Per questo sarebbe bello che, in tutti i settori in cui si fanno dei risparmi, fosse sempre chiara, anzi automatica, la loro destinazione. Ci piacerebbe che alla fine dell’anno il cittadino potesse apprendere - invento, a puro titolo di esempio - che l’Inps ha risparmiato 400 milioni di euro e li ha usati per raddoppiare l'importo della social card, portandola da 40 a 80 euro al mese. Che la Gelmini ha risparmiato 1 miliardo di euro sugli stipendi degli insegnanti e ha aperto 1000 nuovi asili nido. Che Tremonti ha recuperato 20 miliardi di evasione fiscale e ha dimezzato l’Irap.
Cose così. Piccoli passi, ma che dessero a tutti l’impressione che si va da qualche parte. E che la direzione è quella giusta.
5 commenti:
Sig. Luca Ricolfi quanto ha risparmiato la Gelmini con il taglio agli insegnanti? Altro che asili con il risparmio.
Bisogna anche ricordare che in Italia la Gelmini ha risparmiato con gli insegnanti ed ha sperperato con il taglio ai sostegni, i genitori hanno fatto centinaio di ricorsi al TAR che ha dato loro ragione. Così la pubblica istruzione è stata condannata a dare il giusto sostegno ed in più a pagare i danni esistenziali alle famiglie.
Quanto ha fatto risparmiare la Signora Ministra allo stato italiano?
Sarebbe bene che la corte dei conti chieda spiegazioni. Che si facciano i conti!!!!!!!!!!!!!!!
Perchè questo è sperpero di soldi pubblici per cattiva amministrazione.
Questo è solo un piccolo esempio, diciamo tutta la verità...gli ordini dall'alto sono di tagliare alle visite di revisione e basta scendere di un solo punto da 74% al 73% e non sei più fruitore di pensione di invalidità civile e per i media automaticamente sei additato come FALSO INVALIDO.
Uno schifo.
Bellissimo un articolo su La Nuova Sardegna di oggi dove il Direttore dell'INPS di Sassari si dichiara completamente scettico dei risultati dati dall'INPS di Roma.
Così si scopre che tantissimi cittadini (pare centinaia su 1117) non vedendo la pensione accreditata nel conto sono andati all'INPS a chiedere spiegazione e hanno scoperto che tale Ente ha revocato la pensione perchè non erano andati a visita di revisione. Quale visita se non abbiamo ricevuto chiamata???
Allora pare che che si siano fatte chiamate con sms (ma sono pazzi??) e mail (assurdo)...
L'unica cosa che è valida è la ricevuta di una racc.a.r. perchè è il solo documento che attesta la ricevuta da parte di un cittadino.
Allora e' proprio vero che all'inps c'è gran caos.
Poi le commissioni avranno abbassato i punteggi che hanno miracolato i cittadini e così....ecco come si fa un 76%....IL RISULTATO DI SASSARI.
A noi risulta che un 10% siano risultate proprio SBALLATE...
Intanto bisogna andare in tribunale ecc...e nel mentre tanti che vivono di quella pensione sono alla fame.
La smettesse l'INPS di far capire al popolo italiano ignaro che le pensioni di invalidità vengono usate come ammortizzatori sociali..e se non erano in grado di manovrare un sistema informatico mostruoso avrebbero continuato come prima, perchè sappiamo con sicurezza che tante pratiche sono ferme inevase e sono pratiche cartacee...cioè del 2009.
Comunque ufficialmente si sentirà la nostra voce in tutte le forme possibili ed immaginabili cioè con le associazioni dei nostri disabili ed anche sindacalmente.......
La misura è colma!!!
Leggo che c'è stata, oltre alla lettera dei medici Inps anche la lettera aperta della Fish.. oltre a tutte le varie azioni separate cioè la battaglia del Coordown, l'UCI e mi pare qualche associazione per l'autismo... poi l'azione legale dell'ANMIC pavese... il fatto è che sono tutte azioni separate e non ho ancora letto su nessun giornale le legittime repliche a queste assurde dichiarazioni del direttore dell'Ente, aparte l'articolo che segnala Nut sull'Unione..... mah!
In tanti hanno le pensioni bloccate e l'opinione pubblica, totalmente disinformata, pensa davvero che siamo tutti falsi e truffatori..... ri-mah.
Non è l'Unione ma è la Nuova Sardegna ed è la testata Sassarese. I nostri telegiornali stanno parlando parecchio di questa storia.
I comuni cittadini sono tutti "dagli all'untore" perchè non sono informati BENE!!
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