lunedì 7 febbraio 2011

Ninna nanna per un fiorellino



di mresciani:
Buonanotte.... buonanotte Fiorellino......
voglio salutarti così.... con questa ninna nanna,
adoro questa canzone, perchè questa è la ninna nanna che cantavo alla mia prima figlia...

Chissà perchè certe persone, per noi, rimangono sempre bambini, qualsiasi età abbiano.
Forse perchè accudendoli in tutto e per tutto rimangono nella nostra mente sempre degli eterni bambini.
Si curano, si dà loro da mangiare, si cambiano, e si coccolano sempre.

Mentre i figli grandi ad un certo punto prendono il volo e cercano di trovare la loro strada, loro, i più fragili, sono sempre coccolati e protetti dai genitori. Per loro ci sono più carezze e più tenerezze ma non perchè agli altri non si vogliono dare, ma perchè loro rimangono sempre i nostri bambini e come tali li dobbiamo proteggere ancor di più.

Non ti ho mai conosciuto personalmente, ti ho visto solo qualche giorno fa ad una trasmissione televisiva alla quale ho partecipato. Quel filmato è andato in onda in un contesto particolare, perchè voleva dimostrare quanto lavoro e amore c'era dietro ogni storia di un disabile come M. che andava seguito 24 ore su 24. Quel filmato che forse durava un minuto, ha dimostrato benissimo l' amore e l'attenzione che trasmettevano questi genitori a M. da quando l'avevano adottato che aveva solo 20 giorni.

Ora il viaggio di M. è terminato, si è addormentato silenziosamente.
Mi piace immaginarti in un grande prato...un tenero FIORELLINO.....tra tanti altri fiori.
Non posso invece immaginare il dolore dei tuoi genitori....troppo grande..troppo tutto.
Buonanotte Fiorellino.......e...posso chiederti una cosa? Se potessi dare uno sguardo agli altri fiorellini che stanno sul nostro prato terreno....
grazie,
da una mamma.

5 commenti:

TIMEOUT ha detto...

Mi spiace tanto per M. e voglio esprimere il mio cordoglio ai suoi genitori.
C'è comunque in questo testo di mresciani una frase che mi fa riflettere: "...loro rimangono sempre i nostri bambini e come tali li dobbiamo proteggere ancor di più". Io mi chiedo se invece anche i nostri ragazzi/e più fragili vogliono smettere di essere gli eterni bambini e vivere la loro adultità; magari lanciano anche dei segnali che spesso i genitori non decodificano o non vogliono decodificare perchè uscire da quel meccanismo di interdipendenza è difficile, faticoso e per alcuni anche doloroso. Io credo che anche noi genitori dobbiamo fare uno sforzo in più e cominciare a guardare un pò all'orizzonte oltre che al presente, cominciare dei nuovi precorsi (e delle nuove battaglie) affinchè siano create delle reti di protezione che ci permettano di sentirci, anche se con un pò di rammarico, non più indispensabili e di affrontare il distacco con la massima serenità

orsatosta ha detto...

eheeeee, questo è un grande tema che sarebbe bello affrontare, con il contributo di più genitori..... posto che in Italia siamo culturalmente indietro perchè, invece che sostenere le autonomie e fare in modo che questi nostri figli sfruttino le loro potenzialità al massimo, abbiamo il modello della mamma-badante, delle rassicuranti mura di casa nell'ambito della quale tenere al sicuro e via dicendo.... purtroppo generalizzare non si può: nei casi in cui la disabilità è davvero grave come ti puoi comportare tu genitore?
Ho visto M., mercoledì sera - e non mi capacito di come nel volgere di qualche giorno sia volato via.... ma, in un caso come il suo, si può parlare di adultità? Lancio un sassolino, eh... anche se l'acqua non si incresperà neanche, come al solito....

mresciani ha detto...

In certi casi i genitori non possono fare tanto, ovvero possono dare tanto amore.
Io lavoro tanto per l'adultità ...le risposte potrà darle solo il tempo.

Miriam ha detto...

Non ho conosciuto M. il fiore di cui tu parli in questo tuo sentito post, ma tu sai che ho conosciuto con il mio lavoro tanti e tante M. o meglio tanti dolci fiori come lui,che hanno reso il giardino della mia esperienza lavorativa più ricca e solida, che hanno reso la mia vita personale più sensibile e attenta a tante sfumature, più riconoscente per il dono della vita stessa...anche quando il dolore e la loro sofferenza mi faceva male e ogni volta che si sono addormentati è stato per me come se con loro volasse via una parte importante di me...
Ma il cuore è cuore e anche se il mio compito è stato solo quello di accompagnarli nel loro cammino evolutivo e di autonomia e/o di riabilitazione, non è stato facile non potermi più occupare di loro, fare a meno della loro presenza!
Restano scolpiti dentro me i loro sorrisi, le loro parole silenziose fatte di semplici sguardi e di gesti dolcissimi!
Scusa...mi sono lasciata trasportare...
Baci a voi, perchè siete genitori speciali!!!

mresciani ha detto...

Miriam so quanto tu sia sensibile, grazie per quello che sempre fai per tutti gli M. che incontri.