giovedì 17 giugno 2021

CAREGIVER FAMILIARE/TEMPESTIAMOLI DI E- MAIL

 



Verona, 17 giugno 2021


In seguito all’appello pubblico lanciato lo scorso 5 maggio dall'associazione Genitori Tosti, sottoscritto da quasi 2000 persone ed associazioni, stante l’assoluto silenzio dei destinatari dell’appello, è stata avviata un’azione di mail bombing (destinatari i capigruppo a Camera e Senato) per sollecitare il riconoscimento del caregiver familiare come lavoratore.

A breve inizieranno i lavori per l’iter legislativo e si può ancora incidere sull’esito, che al momento, è a netto sfavore della tutela dei caregiver familiari italiani.

Tutti possono partecipare a quest’azione inviando la seguente lettera:


destinatari:

ettore.licheri@senato.it massimiliano.romeo@senato.it  annamaria.bernini@senato.it simona.malpezzi@senato.it  luca.ciriani@senato.it  davide.faraone@senato.it  loredana.depetris@senato.it

Crippa_d@camera.it Serracchiani_d@camera.it Schullian_m@camera.it Magi_r@camera.it Lapia_m@camera.it Muroni_r@camera.it Fioramonti_l@camera.it Colletti_a@camera.it Sarli_d@camera.it Fornaro_f@camera.it

OGGETTO: riconoscimento del caregiver familiare come lavoratore


Gentilissime

Illustrissimi,


al Senato giace, dall'agosto 2019 quando è stato depositato, un DDL in attesa di essere discusso. Questo DDL dovrebbe riguardare il riconoscimento del caregiver familiare e quindi l'attribuzione dello status di lavoratore che beneficia di stipendio, malattia, ferie, riposo e pensione nonché il riconoscimento della rete di servizi che va organizzata per il suo sostegno, in quanto il caregiver familiare si occupa di assistere il proprio caro al suo domicilio, sollevando lo Stato dai costi di un ricovero in una struttura specializzata.


Moltiplicando il costo giornaliero medio di un ricovero per qualche milione di persone, avrete un dato di partenza per valutare l’importanza sociale ed economica dell’opera dei caregiver familiari. Ma, al contempo, l’improrogabile dovere da parte della società e, quindi, dello Stato, di tutelare quello che è un vero e proprio lavoro di una categoria di persone che al momento è senza alcun tipo di tutela, invisibili e quindi ignorati.

Invece, gli emendamenti accolti nel testo stravolgono del tutto il DDL, andando a premiare, per l'ennesima volta, le strutture (private) e gli enti che gestiscono tali strutture, tra l’altro, ignorando il diritto civile e sociale garantito in primo luogo dalla Costituzione.


Chiediamo perciò il vostro urgente interessamento e attivazione per impedire ancora (la legge è attesa da 30 anni!) l'ennesima ingiustizia a danno di persone che hanno scelto (spesso dovuto scegliere) di occuparsi del loro caro. Che può essere un figlio, un coniuge, un fratello e non sempre e necessariamente un genitore anziano, anche smettendo di lavorare. La situazione tipica presenta il 90% di questi caregiver donne, già discriminate in partenza sul lavoro e di nuovo come caregiver.

In Europa è previsto lo stipendio e tutta una serie di agevolazioni per i caregiver familiari il cui lavoro di assistenza è riconosciuto e ritenuto prezioso. Qui in Italia invece siamo ignorati: siamo persone senza nessun reddito, non possiamo "smontare mai dal turno" perché non c'è nessun altro che ci sostituisca; spesso rinunciamo a curarci altrimenti il nostro caro sarebbe solo; spesso moriamo di stenti e prima del tempo oppure scegliamo il suicidio-omicidio per porre fine ad una vita la cui durezza la conosce solo chi è costretto a condurla.

Per porre fine a tutto ciò chiediamo di essere riconosciuti e tutelati attraverso una legge dello Stato, come lavoratori.





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