lunedì 20 ottobre 2008

LA SCUOLA FANTASTICA 2

LE COSE INIZIANO A MUOVERSI
Fa piacere aver letto sul Corsera di oggi, un bell'articolo a firma Gabriela Jacomella intitolato "Disabili a scuola, ma non in classe. Più della metà vengono tenuti a lungo fuori dalle aule. 164 mila studenti, con 93 mila insegnanti di sostegno": interessante l'intervento di Antonio Nocchetti presidente di www.tuttiascuola.org . Per leggere integralmente l'articolo:http://www.corriere.it/cronache/08_ottobre_20/disabili_a_scuola_jacomella_13e0dbb8-9e7c-11dd-b7ca-00144f02aabc.shtml
Su La Nuova Ferrara di ieri invece si legge:
«No alle classi speciali per alunni disabili» La Nuova Ferrara (19-10-2008)
Il portavoce Trombini: «Forme inquietanti di discriminazione»
FERRARA. Il Comitato ferrarese Area disabili, che riunisce le organizzazioni che si occupano di disabilità nel nostro territorio è molto preoccupato per quanto avviene «nella scuola e nel mondo dell'educazione in questo periodo». Le disposizioni di legge - spiega il portavoce Marco Trombini - che «a partire dall'estate scorsa sono prodotte e successivamente comunicate ai cittadini con toni rassicuranti, contengono in realtà provvedimenti che devastano l'idea di società che abbiamo contribuito a costruire ed in cui crediamo fortemente. Tagli come non sono stati mai prodotti prima. Tagli a scapito delle persone e della loro formazione. Tagli a scapito dell'istruzione, dell'accoglienza e dell'integrazione».La politica, afferma il portavoce di Area disabili, «è fatta di scelte e in questo Paese si sceglie di investire in spese militari piuttosto che in educazione; si tollerano i reati di evasione fiscale e contro il patrimonio ma si accettano forme inquietanti di razzismo e discriminazione. Sono segnali di una politica miope, autoritaria e poco interessata al confronto e allo sviluppo di una scuola che aiuti a crescere futuri adulti con un senso critico tale da affrontare consapevolmente le sfide di questo mondo complesso. Ciò che ci preoccupa maggiormente è lo sfondo di discriminazione sociale che tale politica di tagli e di esclusioni provoca. Si torna alle classi differenziali per gli alunni stranieri, in un Paese come l'Italia all'avanguardia in tutto il mondo per il coraggio di una legge che più di 30 anni fa si proponeva l'obiettivo di creare una scuola inclusiva per tutti. Il ministro Gelmini, in una seduta della Camera, lascia intendere la sua disponibilità a un ritorno a classi speciali per gli alunni con disabilità. Tutto ciò ci indigna e ci allarma».Si è già vissuta in Italia - ricorda Trombini -, «la realtà della segregazione in istituti e classi speciali: è grave che, dopo tali esperienze, qualcuno abbia il coraggio di prospettare un'idea di società che esclude e abbandona. In questo Paese la qualità della scuola è cresciuta anche grazie all'inserimento degli alunni con disabilità nelle classi comuni della scuola pubblica. Questa nuova politica scolastica fatta di tagli, economie presunte, annunci e smentite, rigore, disciplina, ordine, divise, autorità, voto in condotta, bocciature, selezione produce in tutti ulteriore insicurezza, diffidenza e conflitti come scrivono i professori Andrea Canevaro e Dario Janes nella loro lettera di dimissioni dall'Osservatorio permanente sull'integrazione scolastica. Questa politica di distruzione mirata rappresenta un modo inaccettabile di affrontare i veri problemi della scuola, che andrebbero affrontati seriamente garantendo partecipazione, dialogo, confronto, ascolto e rispetto delle persone e delle loro capacità, abilità e competenze». Per questo il Comitato ferrarese Area Disabili è nettamente contrario «a questa politica scolastica che non considera la scuola come un luogo di investimento culturale e d'integrazione per la società in cui crediamo: solidale, aperta e pacifica».
Infine, sul sito osservatorio sulla legalità c'è una PETIZIONE che si può (si deve!) firmare:
Ringrazio le mammetoste Domiziana e Marina per le segnalazioni e invito chiunque a segnalarci altri articoli o iniziative in tema.
Vi ricordo che il testo della lettera che i GENITORI TOSTI hanno scritto al Ministro Gelmini si può leggere anche qui
Aiutateci a diffonderla e sottoscrivetela.
p.s. grazie a Stefano Borgataro/Superando e a Simona/Oltre Le Barriere.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Tutto questo PENSARE del Ministro Gelmini io lo leggo come un tornare indietro.Indietro di 60 anni .....è tremendo.Se ne può parlare con il Ministro e se ci vuole ascoltare noi siamo pronti al dialogo.
Ma fare un decreto legge non vuol dire ascoltare MA IMPORSI ..sennò avrebbe fatto un disegno di legge con un suo iter ......
Non vedo tutta questa fretta.