mercoledì 7 settembre 2011

I pugni chiusi sulle scrivanie

"I nostri figli, il nostro territorio ha bisogno d’altro, ha bisogno di persone decise ha dare una svolta, ha bisogno di un cambio di mentalità, di pugni chiusi sulle scrivanie dei presidi dei plessi scolastici, in quanto in qualità di residenti della Lomellina non percepiamo nessuno sgravio fiscale, a “compensare” le inadempienze e le nostre tasse valgono tanto quanto quelle dei milanesi, dei comaschi, dei bergamaschi, ecc."
Questo è un passo della lettera aperta di Daniele Brogi, genitore, che ci è arrivata l'altrieri.
'E indirizzata al presidente del comitato regionale dell'AIAS lombarda (Associazione Italiana Assistenza agli Spastici) dottor Gaetano Santonocito.
Ma chi è Daniele Brogi? Ricordavo vagamente qualcosa e infatti ecco qua, l'articolo letto a suo tempo, che racconta la storia di questo papà.
Storia strabiliante: un semplice papà, da solo, ha preso la penna e si è messo a scrivere lettere a tutti, ma proprio a tutti, chiedendo perchè nella scuola di sua figlia - ma in generale nelle scuole della Lomellina, vigessero regole altre da quelle stabilte dalle leggi in materia sull'integrazione scolastica.
Ha ottenuto risposte varie, persino l'interessamento della Ledha che a sua volta ha scritto a chi di  dovere, per avere delle risposte.
Ma il succo rimane che:
1) l'Asl di riferimento per questo territorio, che comprende 57 comuni, è perfettamente convinta di essere nel giusto per cui non ci sono NPI che partecipino ai GLH. Nonostante il sollecito del Ministero della Salute italiana, questa Asl fa così;
2) nonostante la palese violazione delle leggi in materia di integrazione scolastica, il presidente del  comitato regionale dell'AIAS dice, a proposito di inclusione scolastica "Il sistema italiano e particolarmente quello lombardo, costituiscono il miglior esemio di inclusione scolastica esistente in Europa. Ho avuto il piacere di presentare durante il convegno di Coface a Roma, nel 2008 il moddello italiano che è stato considerato "buona prassi" da fare valere in tutti gli stati dell'Unione." - dall'editoriale del periodico "Prove di volo", motivo per cui questo papà ha scritto la lettera aperta, poichè tale presidente non replica alle sue comprensibili domande, del tipo: " L’esempio del nostro illustre presidente, non è che la punta di un iceberg sommerso e ripeto la domanda che ormai da anni rivolgo a molti, “Come ha fatto un intero distretto sanitario, se non l’intera provincia di Pavia, ad omettere dal lontano 1992, gran parte delle norme integrative in ambito scolastico ?” In vent’anni le nostre illustre associazioni e i nostri signori Presidenti non si sono accorti di nulla ! E si prendono la liberta di presiedere convegni Nazionali e Territoriali, dove elogiano l’efficienza del sistema…"

Cosa insegna questa storia?
Che se uno ha le idee chiare può smuovere le montagne, ma mi domando: dove sono gli altri genitori che abitano nella stessa zona? E, nella catena sociale che lega tutto quello che riguarda l'integrazione scolastica, dove sono altri attori? Ma davvero i nostri figli non meritano di andare a scuola nelle stesse condizioni degli altri alunni?Motivo per cui nessuno-nessuno si è mosso per tutta questa ingiustizia, per tacer della discriminazione?
Infine: come finisce questa storia? Nessuno ha detto ai dirigenti scolastici, per esempio che possono e devono diffidare le Asl in base all'atto di indirizzo D.P.R. 24-2-94 e alla legge 104/92, nonchè alla legge regionale per il diritto allo studio? E che assolutamente non si può omettere di stendere il PEI, etc?
Ci sono certuni, forse che non hanno figli disabili in età scolare, chiusi nei loro studi, forse con le pareti foderate di libreria e un bel set da scrittura sulla scrivania o magari un super pc di ultima generazione, che disquiscono di superare il concetto che abbiamo, soprattutto noi genitori, dell'insegnante di sostegno, che andrebbe eliminato perchè è una figura ormai obsoleta, così come la conosciamo - ma la conosciamo?Allora perchè dobbiamo ricorrere all'avvocato per avere il sostegno che spetta ai nostri figli, perchè, se dovessimo affidarci alle figure preposte per l'integrazione a scuola,  potrebbe succedere che nostro figlio/a, pur necessitando del rapporto 1:1, magari ha 6 ore a settimana e il resto sciao!  
Ecco, credo che certi accademici-teorici, che si compiacciono di  affermare che "Pòlemos  è il padre di tutte le cose" e quindi è più importante discutere che agire, dovrebbero andare a scuola la mattina con i nostri figli e constatare di persona cosa succede nelle scuole italiane. Oppure dovrebbero partecipare alle varie riunioni/colloqui/telefonate spesso inutili che ci dobbiamo sciroppare. Beckett avrebbe materiale per centinaia di sue opere con le baggianate che ci vengono propinate!
Forse, se certi  "pensatori" vivessero sulla propria pelle quanto ci tocca, ma non ne sono sicura, scriverebbero ma soprattutto "agirebbero"altro. 
A Daniele Brogi, che ormai è un ex socio AIAS e vuole far riflettere su quanto le associazioni storiche agiscano e incidano sulla tutela delle persone con disabilità, tutta la solidarietà, ammirazione e comprensione che può venire da altri genitori suo pari, che da anni lottano e lo fanno non solo pro domo propria ma anche per quelli che verranno, così come tutti i genitori prima di noi hanno fatto.  
Anche con i pugni chiusi sulle scrivanie, perchè davvero c'è bisogno che la mentalità cambi. Con i fatti.

6 commenti:

mresciani ha detto...

Siamo veramente pochi i genitori che ci "muoviamo".......ma gli altri che fanno?

Giovanni ha detto...

Voglio credere che siano tanti quelli che leggono e prendendo ispirazione da queste pagine. Certo, avere un segnale qui o sul forum non sarebbe male... http://genitoritosti.forumup.it/

orsatosta ha detto...

questo post ha avuto quasi 300 letture....

orsatosta ha detto...

aggiungo che anche sul forum ci passa un sacco di gente ma forse sono tutti non loggati ;)

TIMEOUT ha detto...

Ma dove è finito il mio commento? Probabilmente ho fatto un pò di confusione con l'invio :-) Ad ogni modo il mio commento era simile a quanto scritto da Giovanni ovvero che ci siano tanti genitori che leggendo si sentano meno soli nelle loro battaglie individuali.

orsatosta ha detto...

@timeout: sì deve essere successo qualcosa con l'invio perchè non c'è nessun commento tuo nella spam :)