sabato 8 maggio 2010

SCUOLA IN TV

Ohoooooooo! Finalmente un programma televisivo che affronta la tematica con intelligenza e competenza! Grazie ad Autismoincazziamoci che ha diffuso la puntata, il cui post linkiamo in toto!
Dopo aver ascoltato i vari interventi, la domanda (una delle tante) che preme è: ma dov'è il barbatrucco? Cioè: se è vero che abbiamo una bellissima legislazione in materia e tutti dicono (e i nostri figli sperimentano sulla loro pelle) che non viene applicata... perchè non viene applicata? Scartando la bubbola dei tagli, una plausibile risposta potrebbe essere il livello culturale corrente, per cui una persona disabile è di serie B e quindi perchè prendersi la briga di trattarla come tutti, ad iniziare dalla scuola?
E l'integrazione/inclusione scolastica avverrà perchè noi genitori ci mettiamo naso all'insù ad aspettare che si muova qualcosa?
L'alternativa non è la scuola "speciale", quella che offre addirittura la fisioterapia e la piscina e tutti sono amorevoli (e iperspecializzati) con i nostri cuccioli: la scuola dev'essere un posto dove si impara, non solo la grammatica e le date ma anche a stare in mezzo agli altri.
" L'esercizio del diritto all'educazione e all'istruzione non può essere impedito da difficoltà di apprendimento né da altre difficoltà derivanti dalle disabilità connesse all'handicap". (*)
Complimenti perciò agli autori e ai conduttori di questa trasmissione.
(*) comma 4, art.12, L.104/92

5 commenti:

mresciani ha detto...

Bellissimo argomento!!!!!!
L'ora è tarda ....a domani..sulla scuola c'è tanto da dire!!!

mresciani ha detto...

BELLISSIMA TRASMISSIONE.
C'era tanta carne al fuoco.
Prima cosa la formazione che dovrebbe essere fatta a tutti gli insegnanti curriculari, perchè è ora di finirla di lasciare il ragazzo disabile solo al sostegno, l'alunno deve essere seguito da tutto il corpo docente. Così non avviene MAI!!!
La continuità non è mai garantita perchè il sostegno è legato al punteggio ecc. Perchè non prevedere delle norme dove chi fa il sostegno deve rimanere legato per tot. anni a quel ragazzo??? Almeno si capirebbe chi fa il sostegno per amore di questi ragazzi deboli o per trovare altre scorciatoie!!
Utopie...ma ci sono percorsi di punteggi da seguire, per seguire quei punteggi non si segue il disabile...e siamo a punto di partenza.
Quello che manca è un VERO lavoro di rete, e questo lo dimostrava la storia di questa ragazza completamente MOLLATA, non partecipa alle gite, alle uscite, non viene interrogata, non fa compiti....Quanti ragazzi si trovano nella stessa situazione?? Chissà!!
Questo è il fallimento dell'integrazione.....Poi poche ore di sostegno assegnate allo studente e per coprire certe situazioni si ricorre all'assistente.
Ma quando lo capiranno che l'assistente non è un insegnante di sostegno? L'assistente è nata per svolgere altri compiti che sono IL FARE DA TRAMITE TRA IL RAGAZZO E QUELLO CHE LO CIRCONDA. Quando si finirà di prendere certe figure per fare i tappabuchi?
Ripeto questo è il fallimento dell'integrazione, qui si sta solo inserendo una ragazza disabile in classe, ma non c'è altro!!!
Poi la storia della madre di Elia il bimbo autistico che mi pare di capire dovrebbe la stessa signora che ha partecipato ad Annozero. Questa mamma PAGA la formazione dell'insegnante di sostegno per essere più competente con suo figlio autistico........che poi l'anno prossimo non avrà più la stessa insegnante.
PAZZESCO. Come ha detto questa Signora VUOTO A PERDERE. ASSURDO. Tra l'altro questa mamma da Santoro ho sentito che paga ANCHE la riabilitazione perchè quelle poche ore che passa la ASL non permettono al bimbo di seguire un certo percorso. Avevo capito (non so se mi sbaglio) che pagavano al mese qualcosa come 700 euro.
Capperi!!! Ma qui ci vogliono stipendi da parlamentare per seguire un figlio disabile!! Un operaio che fa con il figlio in difficoltà? Niente!!! E' assurdo.
Appunto siccome la Costituzione dice in poche parole che i nostri figli devono avere diritto alla salute, all'istruzione ecc. e qualsiasi ostacolo che non lo faccia crescere deve essere rimosso, penso che chi di dovere debba RIMUOVERE GLI OSTACOLI CHE FANNO INCIAMPARE I NOSTRI FIGLI.
Possibilmente ........domani perchè vorremmo essere sicuri che DOPO DI NOI i nostri figli.....abbiamo qualcosa di concreto, la sicurezza che tanto del nostro lavoro per il loro futuro abbia lasciato una solidità.
Utopie???????
Speriamo di no!!!

Gianni Papa ha detto...

Volevo precisare che Gloria Bullo paga anche poco per il trattamento di suo figlio (con l'Analisi Applicata al Comportamento - ABA) perché la sua consulente lavora in una struttura pubblica. Di norma le cifre che pagano le famiglie sono molto più alte, anche il doppio e più del doppio.

orsatosta ha detto...

ma non dovrebbe pagare per nulla, bensì essere la scuola che forma i docenti/personale vario.... e piantiamola, come la dirigente del 75esimo che interviene in trasmissione, a dire che coi tagli finanziari... son tutte palle!
magari fosse esistito un corso per l'ins. di sostegno assegnata mio figlio, l'avrei pagato volentieri!!!!! invece ho dovuto arrangiarmi con articoli vari presi da internet... una che il primo giorno di scuola, ad un bambino cieco, indica col dito e gli dice "vedi? questa è una farfalla, questo è rosso".
una che l'anno prossimo non ci sarà perchè, poverina, ha 30 km di strada da fare per arrivare a scuola....

TIMEOUT ha detto...

Come al solito sono molto d'accordo con Marisa. Innanzitutto devono essere gli insegnanti curriculari ad accogliere il bambino/ragazzo con difficoltà come accolgono gli altri alunni ed operare affinchè ci sia una vera e propria integrazione. L'insegnante di sostegno è un valore aggiunto per la crescita del ragazzo/a disabile, ma non dovrebbe essere la "scusa" da parte degli altri docenti per abbandonare il ragazzo/a a se stesso. La continuità di un sostegno efficace dovrebbe essere garantita se richiesta dalla famiglia e dall'equipe che seguono i ragazzi affinchè il progetto educativo raggiunga gli obiettivi prestabiliti.
Manca un lavoro di rete, come dice marisa, manca una cultura della presa in carico, manca una progettualità del futuro.
Dani