venerdì 17 luglio 2009

With no name

Oggi è stato un giorno strano; non perchè fosse un venerdi 17 - scusate ma non ci credo e avrei tanto voluto partecipare ad una queste iniziative
Oggi qualcuno ha fatto esplodere delle bombe, il papa si è rotto un polso, qualcuno ha investito delle persone uccidendone una, è morto un premio Pulitzer ed anche un'attrice italiana, scoop su Micheal Jackson (ah, gli inediti che fruttano un sacco di soldi agli eredi)....
Oggi un medico ha fatto una cosa molto coraggiosa, ma è molti mesi che lo fa. Supporto totale!
Oggi un musicista ha picchiato con la macchina.
Oggi la vita di un tempo si è affacciata prepotentemente a chiedermi "Vieni?" e io a rifiutare perchè.... dove lo lascio il mio bimbo? La mia vita è questa ormai, come quella di tante mamme e papà "come noi".
Oggi è stato un giorno strano, tante cose sono accadute - inutile e impossibile fare la lista.... (ci sono sempre i commenti, eh!).
La sensazione è che ci sia un rovesciamento totale tra il bene e il male, il vero e il falso.
La sensazione è che le persone oneste abbiano paura.
La sensazione è ... l'indifferenza.
La sensazione è che l'ignoranza, madre di ogni paura, spadroneggi.
Spesso, altrove, ho paragonato il posto in cui vivo al deserto di Atacama. Chissà se qualcuno si è mai preso la briga di cercare cosa volesse dire. Questo deserto ha una particolarità: non sopravvivono neanche i batteri....
Nel deserto tu ricordi il tuo nome, lo dicono questi signori.
Non conosco il mio nome ma so dove voglio andare, anche senza cavallo.
Mi scrive un papà " Sto lanciando l'idea per creare un evento che premi le migliori opere "d'arte" realizzate sull'argomento "relazione tra genitori e bambini disabili". Stiamo coinvolgendo scultori, pittori, poeti, compositori musicali, cantautori, ma anche mamme e papà. Chiunque di voi voglia partecipare o aiutarci per qualsiasi aspetto dell’attività può contattarmi all’indirizzo della Ass. Pigna d’oro info@pignadoro.it. Se conoscete anche voi artisti metteteli a conoscenza della nostra piccolissima iniziativa. Non ci sono ricchi premi in vista ma è solo un tentativo per rendere "estetico" il nostro modo di vivere i nostri bambini.".
Oggi è stato un giorno strano.... e ci sono anche strade che non hanno nome.
Oggi è stato un giorno che se avevamo bisogno di un ulteriore esempio di intolleranza.... scusate ma mi viene da vomitare pensando che l'Avis (si, certo, una sezione, nel territorio sconfinato del deserto) abbia dichiarato che non vuole avere niente a che fare con certa musica.
Ehy, psssss, p.s., eh!

4 commenti:

Francesco Reitano ha detto...

cant stop.

perchè, se lo vogliamo, nessuno può fermarci.

Anna Nina Arioli ha detto...

come potrebbero non capitare a mamme e papà comme noi le giornate strane?
E' vero, spesso mi capita di avere la sensazione che il mondo vada verso una direzione assurda dove i sani valori e il giusto perde importanza lasciando spazio all'egoismo, all'indifferenza.. e questo fa paura. Forse avere una famiglia speciale ci fa essere + attenti e sensibili a quello che succede al di fuori. Si potrebbe pensare che dovremmo concentrarci sui nostri "problemi" e invece i nostri "doni" ci fanno aprire gli occhi e la mente. Questo ci fa soffrire di più? sicuro, ma ci fa andare avanti senza mai fermarci e senza mai adeguarci. :)

Salvo Di Grazia ha detto...

Oggi è un giorno come un altro, è un giorno che come è arrivato passerà, con degli avvenimenti, nuove vite che arrivano ed altre che se ne vanno, oggi è un giorno, solo un giorno.

Se in tanti di questi giorni riuscirai a creare, costruire, ideare, comunicare, aiutare, trovare, sconfiggere, crescere, coltivare, beh, qualcuno si ricorderà di te, in un altro giorno come un altro.

Qualcuno penserà a te come a qualcuno che invece di lasciar passare i giorni li usava per dare quello che ha agli altri, dai figli agli amici, ai conoscenti, agli sconosciuti.

Un giorno esisterà un altro giorno dove una tua azione di oggi, rivivrà in chi vivrà, quel giorno.

;)

Ciao.

orsatosta ha detto...

Molto bello Wee Wee, grazie!
Vero, Francesco e Nina: can't stop.