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martedì 12 ottobre 2021

Finalmente facciamo il primo, pilota, concerto accessibile.



Ci siamo: è arrivato il momento di sperimentare un concerto davvero accessibile.

Nella fase preparatoria dell'organizzazione dell'evento, di cui vi daremo in seguito tutte le info certe, mi sto molto divertendo a documentarmi.

Per esempio: i siti dei locali di musica dal vivo sono accessibili? Cioè non solo graficamente/digitalmente (che sarebbe già una conquista!) ma contengono le info giuste per i fruitori disabili?

Cerco con Google "locali di musica dal vivo Milano" e il primo record che mi esce è "I primi 5 locali top a Milano". Ottimo! Vado a vedere e trovo questa Fabrique, che propone proprio musica rock e metal.

Il sito ovviamente non è accessibile, vediamo quindi se c'è almeno un link al settore "infodisabili": c'è!!! Miracolasamente c'è. Ci clicckiamo sopra e cosa ci si apre?

Una nuova pagina, che riporta queste righe:

"Per avere informazioni circa l’accesso agevolato ai nostri eventi la persona interessata deve inviare una mail a isabella.rizzi@fabriquemilano.it indicando lo show a cui vorrebbe partecipare, i suoi dati e un recapito telefonico.

Deve scrivere se deambula o se si sposta in sedia a rotelle, poi inviare il tutto insieme alla copia del certificato di invalidità. Preghiamo inoltre di aggiungere in fondo alla richiesta la seguente dicitura per il trattamento dei dati personali ( il decreto legislativo 196 del 30 giugno 2003 è consultabile al seguente link: http://www.garanteprivacy.it/garante/doc.jsp?ID=1311248)

“Dichiaro di aver ricevuto l’informativa di cui all’art. 13 D.Lgs. 196/03 (Codice della Privacy) e di prestare il consenso al trattamento dei miei dati personali da parte della Tutti per Uno srl , C.F. e  P.I. 08435070969, in conformità con quanto previsto dalla vigente normativa in materia.” Il giorno seguente deve contattare il numero 02.58018197  per avere conferma della prenotazione e per maggiori informazioni sulle agevolazioni fornite (che possono variare a seconda dello spettacolo o della struttura dove si terrà l’evento). Vi ricordiamo che il disabile si dovra’ presentare 30 minuti prima dell’apertura delle porte per agevolare il suo ingresso all’interno del locale.

Per informazioni: 02.58018197"

Dunque: quando, chiunque di voi, entra in locale, se non è a tessera, vi chiedono i dati e il numero di cellulare? Magari il certificato di buona costituzione?

Poi, notate la frase: "specificare se deambula o se si muove in sedia a rotelle".

Ciechi, sordi, disabili intellettivi, etc:  manco filati di striscio.

Quindi, dopo aver allegato alla richiesta il certificato di invalidità, come di prassi, deve richiamare il giorno dopo (lui deve richiamare!) e sapere se può essere ammesso.

Capito?

E in ogni caso dovete presentarvi 30 minuti in anticipo per agevolare l'ingresso.

Mi domando quindi come sia l'ingresso, se esiste magari un ingresso dedicato (di solito sul retro, o di fianco all'edifico con magari lo scivolo. Perchè fare l'accesso 4all magari esteticamente è brutto? Ma ancora prima di entrare: esiste un parcheggio dedicato? 

L'unica indicazione che troviamo, non molto rassicurante in realtà, è: 

Parcheggi

Nessuno dei parcheggi privati di fronte al locale è da noi autorizzato nè tanto meno di nostra proprietà.

Quindi all'interno del locale come sarà? E ci sarà una zona predisposta a chi appunto è sulla sedia e quindi ha la visuale ad una certa altezza?

E l'accompagnatore? Paga il biglietto o è esentato come dovrebbe essere?

I bagni?

Vi invitiamo a visitare un po' tutto il sito, che reca anche la menzione degli architetti che si sono occupati della ristrutturazione di questo locale, che è l'ultimo, in ordine cronologico per la musica a Milano, e voluto da una persona, un manager insomma, un'imprenditore del campo, che iniziò come direttore artistico a 25 anni di un altro importante e storico locale meneghino.

La domanda sorge spontanea: ma per tutti questi professionisti di alto calibro, l'accessibilità figura nel loro bagaglio? Perchè vedendo anche il virtual tour all'interno del locale ci sono scalinate e 3 diversi livelli. E mi sto limitando, ad osservare, alla sola disabilità motoria.

Insomma come al solito il nulla - ma magari ringraziare perchè questo locale nel suo sito mette almeno la menzione "infodisabili";  negli altri quattro presenti al link dei 5 top del capoluogo lombardo, manco quella.

Chissà se stanno fischiando le orecchie a quella persona che in privato, all'inizio del nostra campagna, aggredendomi con veemenza, mi rovesciò addosso il suo vaticinio implacabile "Il protocollo di accessibilità non serve a nulla! Serve una legge! E io so come si fa!" iniziando poi a boicottarci.

Il percorso è lungo e non si esaurisce in due giorni nè con azioni a spot o per protagonismo e non può essere compiuto solo dalla nostra associazione, ma deve essere un processo collettivo e nel segno della fattiva collaborazione.

Vi invito a continuare a firmare la petizione

A seguire (sì mettendo il like o quello che è) la nostra pagina FB.

Se poi volete fare i testimonial cioè quelle persone che si fanno la foto con in mano il nostro cartello mandate un wp 3392118094.

Seguitemi per altre interessanti news.

In foto: Ilaria Naef che compie il primo salto mortale al mondo in carrozzina, su neve il 9 febbraio 2019 a Prato Nevoso (CN). Ilaria è un'atleta di WCBX cioè lo sport che i normo farebbero sullo skateboard. Il suo è un record mondiale. Cercavo una foto che esprimesse la gioia e l'unicità di una reazione a uno status quo avvilente e questa foto mi sembrava azzeccata.




sabato 3 luglio 2021

Due chiacchiere con... Valentina Tomirotti e la guida di Mantova accessibile


Valentina Tomirotti l'ho conosciuta perchè ne ho letto sui giornali, l'anno scorso: è una delle due persone in Italia, finora, che ha fatto causa per discriminazione nei confronti di persona con disabilità ad un concerto.

Dopo averle telefonato e averle comunicato che volentieri la sostenevamo per il pagamento delle spese legali (fu condannata a risarcire la parte avversa e per questa sconcertante deliberazione decise di fare anche ricorso) l'abbiamo sempre seguita e con piacere scoperto le sue innumerevoli iniziative - Valentina è vulcanica, ogni sua idea la mette, implacabilmente, in pratica.

Ho quindi deciso di farci due chiacchiere anche per parlare del suo libro appena uscito che vale davvero la pena di procurarsi e, soprattutto, usare.

Come ti è venuto di fondare la tua associazione Pepitosa in carrozza?

In Italia e non solo, c’è un grosso problema di comunicazione quando si tratta di affrontare il tema dell’accessibilità sotto vari punti di vista. Pensiamo ad esempio, al turismo accessibile, argomento tanto caro ora che siamo tutti in “ripartenza” post pandemia. Da qui l’idea di aprire un’associazione che potesse uscire dalle solite banalità legate al turismo accessibile: mettiamo una rampa e risolviamo. No, facciamo di più: ci mettiamo tra i bisogni e le offerte in questo campo. 

Tu sei molto attiva, creativa, vulcanica, comunicativa: quanto la tua professione di giornalista incide sul tuo attivismo?

Valentina è questa, un mix di lavoro, idee e tanto fa la mia professionalità acquisita in questi anni. È ovvio, in linea di massima è così, però c’è anche tanto di Valentina persona affamata del mondo.

Ma tu sei una quelle attiviste concrete che ha tentato con successo la carriera politica: sei consigliere nel tuo Comune, Porto Mantovano. Raccontaci se e come sei riuscita a introdurre nell'arido mondo delle amministrazioni pubbliche temi cruciali per i diritti delle persone con disabilità.

Ahahah non so se ce l’ho ancora fatta, ma ci sto lavorando. Definirei questo una missione quasi complicata ma non impossibile. Mi sono candidata perché sapevo cosa volevo per i miei concittadini, per fargli conoscere un’alternativa di concepire le tematiche sociali, ad esempio. Ormai sono 2 anni di consigli comunali e tante cose ho fatto per il mio Paese: adesso in cantiere c’è la realizzazione di un parco giochi inclusivo di 320 mila € e vorrei che diventasse un’eccellenza di inclusione reale d’esempio per altre realtà nazionali.

Veniamo ora all'ultima delle tue iniziative: la guida accessibile di Mantova e provincia, che è stata presentata al pubblico venerdì 25 giugno, racconta come è nato il progetto, la risposta del Comune (tra l'altro Mantova vanta un sindaco davvero eccezionale) e tutto quanto, siamo curiosi!

“In carrozza!”, si legge urlando come l’augurio di una partenza prima di un viaggio di cambiamento. È questo che vuole essere il nuovo progetto editoriale dell’Associazione di turismo accessibile “Pepitosa in carrozza” pubblicata da Editoriale Sometti: una guida formata da più di 170 pagine dedicate all’accessibilità della città di Mantova e del suo territorio circostante, toccando storia, cultura, accoglienza, cibo ed eventi.  Undici sono gli itinerari raccontati tra città e provincia. Scegliendo la Guida realizzata dall’Associazione, si hanno tutte le informazioni per conoscere questa città e il suo territorio, imparando ogni suo dettaglio di accessibilità, per non avere brutte sorprese nella visita. La Guida è già in libreria o si può comprare nello shop online dell’associazione www.pepitosaincarrozza.it/shop/ 

Altra iniziativa bellissima è quella degli adesivi per il parcheggio!

Gli adesivi per il parcheggio di merda fanno parte di una campagna che ho fortemente voluto per fare un po’ di sana cultura irriverente del rispetto di una banalità come il parcheggio: così abbiamo prodotto e messo a disposizione adesivi molto scherzosi per informare i cittadini poco rispettosi del loro atto molto maleducato. Anche questa ha fatto una bella presa. 

Dal tuo punto di vista, di persona davvero attiva e anche con  una carica umoristica raffinata, che cosa ne pensi dei tempi in cui siamo cioè in seguito alla pandemia cosa è cambiato per le persone con disabilità e cosa cambierà nel nostro Paese a livello di politiche?

la pandemia è una grande linea di demarcazione tra un prima e un dopo. Non credo si possa capire il cambiamento a tavolino, servirà tempo per decretare tutto, ma di sicuro lo strascico della paura ha cambiato le necessità. La gente non ha più pazienza ed è su questo che dobbiamo lavorare e far capire al resto del mondo che più che impazienza devono imparare ad ascoltare e risolvere le necessità. Non ci si può più permettere di scegliere, l’abbiamo capito bene in questi mesi.

Esistono gli attivisti con disabilità "giovani"?

esistono attivisti giovani che dovrebbero capire la fortuna che hanno in mano, di poter fare la differenza per gli altri e lasciare qualcosa di concreto a questo mondo. Sicuramente devono trovare il loro canale, ma devono capire cosa vogliono divulgare: di esempi brutti e qualunquisti il mondo della disabilità è già pieno.

Se tu incontrassi la lampada, sì la famosa lampada che la strofini ed esce il genio, quali desideri esprimeresti? Ne hai a disposizione 3. 

Bella domanda. I miei desideri? Inizierei a chiedere una riforma economica concreta che supporti le persone con disabilità, l’abbattimento delle barriere architettoniche e una legge del dopo di noi che ascolti davvero i bisogni e sia utile ad un proseguimento di vita dignitosa quando non ci sarà più la famiglia. 

Dacci tutti i riferimenti perchè la gente ti segua, si iscriva alla tua associazione, ti supporti.

Sono praticamente su tutti i canali social come @valetomirotti o @pepitosaincarrozza.

IN CARROZZA - guida turistica accessibile - scritta da Valentina Tomirotti - Editoriale Sometti - € 15.00. Davvero una bellissima e utile opera, che permette di fare il turista a tutti. Grafica molto accattivante, note storiche, artistiche, topografiche, enogastronomiche (persino le ricette dei piatti tipici) e ovviamente ogni dritta accessibile (presenza gradini, pendenza dei tratti, scivoli etc). Ci sono itinerari urbani (bello il museo della Gazzetta di Mantova, attualmente il quotidiano più antico d'Europa di quelli ancora pubblicati) e itinerari della provincia- segnalo quella cosa strepitosa che è "Le Grazie" e cioè la sagra della madonna omonima cui è dedicato il santuario, assolutamente da vedere il 15 agosto.  C'è persino lo spazio per mettere le proprie annotazioni. Finalmente una guida turistica inclusiva, moderna, pratica. Aspettiamo le prossime!

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Ricordo che la nostra petizione per i concerti accessibili è sempre aperta e aspetta la vostra firma : https://www.change.org/p/concerti-ed-eventi-dal-vivo-accessibili-in-tutta-italia


domenica 29 novembre 2020

Anvedi come.


Abbiamo iniziato la nostra campagna per i concerti accessibili a giugno 2020.

Prima abbiamo cercato sostenitori - i cui loghi poi figurano nella locandina promozionale della campagna che potete vedere in foto.

Abbiamo fatto un evento online, in cui sono intervenuti esperti di alta caratura per illustrate perchè l'accessibilità , la discriminazione che patiscono le persone con disabilità e altri argomenti connessi.

Abbiamo lanciato una petizione.

Abbiamo diffuso volantini, scritto e-mail, rilasciato interviste  anche radiofoniche, mandato comunicati stampa e avuto svariati articoli pubblicati.

Avevamo in programma di presenziare a qualche evento con un banchetto, durante l'estate,  per esempio saremmo andati volentieri a "Voci per la libertà" a Rovigo oppure alla fiera del disco a Verona, ma la cautela dettataci dalla nostra situazione medica e familiare e poi dalle difficoltà intrinseche a spostare tutto un nucleo familiare con persona su sedia a rotelle, ci ha fatto desistere - purtroppo l'accessibilità dovrebbe essere estesa ovunque non solo ai concerti ed eventi dal vivo in generale.

Abbiamo perciò creato una pagina Fb per coagulare una comunità, interessata all'argomento e anche persone che nulla sapevano prima della nostra campagna (si chiama "sensibilizzazione"), da informare costantemente e avere, allo stesso tempo supporto.

Abbiamo quindi pensato ad un altro modo per promuovere la campagna cioè i testimonial che si dovevano fare una foto reggendo in mano un cartello. Non ci siamo limitati a fare un appello pubblico ma abbiamo scritto in privato a decine e decine di persone.

Abbiamo spedito i volantini cartacei e i poster promozionali, in giro per l'Italia.

Abbiamo fatto fare anche striscioni da esporre - a proposito vorremmo poterne mettere uno a Roma, qualcuno che si rende disponibile? Lo spediamo! Lo striscione è 2 metri per 1 e non reca nessuna pubblicità " commerciale", è questo:

Inoltre abbiamo anche fatto una specie di battaglia involontaria ma doverosissima, che ha riguardato il concerto di Mario Biondi in piazza a Ferrara, evento tenutosi lo scorso settembre - stiamo ancora aspettando i pezzi grossi di Assomusica che ci dicano in quali giorni sono disponibili per incontrarci.

Ah, se è per quello, stiamo anche aspettando la persona che ci ha detto che chiamava il suo amico, che putacaso è pure Dario Franceschini cioè il Ministro del MIBACT, per fare un incontro.

Dopo 5 mesi di tutte queste attività, uno direbbe che abbiamo raggiunto decine di migliaia di persone.

La petizione è andata avanti lentissimamente nonostante le migliaia di visualizzazioni,  le centinaia di condivisioni, link etc e dopo 5 mesi siamo ancora sotto gli 800 sottoscrittori. Una vergogna.

Stando ai counter e ai report di FB abbiamo raggiunto circa 30mila persone. Il post che ha avuto più visualizzazioni è stato, finora, di 11.700 ed era la foto di Giorgia Sbernini che ha semplicemnte condiviso sul suo profilo, come dovrebbe essere automaticamente, ma come hanno fatto in pochi.

Persone che seguono la pagina, ad oggi: 389.

Soldi investiti sinora nella campagna, tra sostegno a Valentina Tomirotti, compensi per professionisti, materiali, bolli: 1200 euro.

Adesso vi raccontiamo anche dell'altro.

Per esempio: famosissima (magari solo nell'ambiente disabilità) signora che, quando la chiamo si profonde in lodi per l'iniziativa etc e parte in quarta dicendomi che mi fa conoscere e questo e quello (artisti molto famosi), mi organizza un evento con musica ripreso dalla Rai etc. e mi sollecita a scrivere una email. Sono passati 4 mesi ormai, ma nessuno ha risposto a quella email. Questa persona doveva essere uno degli esperti chiamati a parlare all'evento online. Due ore prima dell'evento manda un messaggio wp dicendo che si trova in una zona con poca recettività e che ha poca batteria e quindi non sarà presente. Nonostante mia replica di sincero dispiacere non si è mai più fatta sentire: scomparsa.

Passiamo quindi a seconda signora, presentatami da terzi, anch'essa entusiasmissima, felicissima di essere della partita e via di salamelecchi vari. Che, invece, ha partecipato all'evento online e goduto di una bella pubblicità per la sua pagina. Salvo poi, in privato, dirci di tutto e di più e incredibilmente dirci che siamo degli incompetenti, che la petizione non serve, che serve una legge e quindi tutto il nostro lavoro della campagna è stupidamente inutile e amenità varie, di un'aggressività e cattiveria inaudita. Inizialmente ho pensato che forse la sua patologia (sì è anche persona con disabilità) coinvolgesse anche la sfera comportamentale/mentale/psichica. Poi ho avuto la fortuna di parlare con altre persone del largo mondo della disabilità online, che ci hanno avuto a che fare e che mi hanno confermato il modus operandi: sfruttare la visibilità che l'incauto offre in buonafede e poi non solo scomparire, ma anche offendere e umiliare. Infine: questa persona che non ha un background musicale, dopo averci ben ben usato, fatalità si è fatta intervistare da riviste metal conosciute grazie a noi che, invece, siamo davvero non solo appassionati ma anche musicisti e attori di questo fantastico mondo della musica ma non possiamo sfruttare l'immagine di disabilità, per strappare un articolo.

Quindi c'è stato un famossimo Dj, ma davvero una auctoritas in materia, cui abbiamo scritto per chiedere se supportava la nostra campagna intervenendo nel nostro evento online (niente di che poteva dire anche due parole nel suo programma quotidiano, che, tra l'altro io ascoltavo religiosamente tutti i pomeriggi, insieme a mio figlio perchè questo signore è davvero un pozzo di scienza sul rock) e ha testualmente risposto: "Ragazzi preferisco star fuori da questa petizione per ovvi motivi professionali. Ma vi auguro buon lavoro." Gli abbiamo chiesto quali fossero questi "ovvi motivi". Di ovvio c'è stato che non ha mai più replicato.

Passiamo al figlio d'arte, di strafamosissimi genitori, non abbiamo capito se era serio o ci ha fatto la battuta, fattostà che di sicuro non lo seguiremo MAI PIU'.

Poi c'è stato il cantante emergente, diciamo, che non abbiamo capito che problema potesse avere a supportare la nostra campagna.

Quindi è stata la volta del manager di uno dei pezzi più grossi della musica italiana. Incredibilmente dopo averci ascoltato ci ha risposto che una sua grande amica era la consigliera comunale tal dei tali alla quale noi avremmo dovuto rivolgerci. Vi immaginate la mia faccia?

Sul fronte disabilità invece dobbiamo purtroppo e con molto avvilimento denunciare non solo una grande indifferenza ma anche una certa quale cattiveria.

Il primo posto se lo aggiudica un attivista davvero famoso, o almeno noi pensiamo che lo sia, che abbiamo anche supportato scrivendo e diffondendo post sulla sua importante battaglia. Leggere su Fb che la nostra iniziativa è giusta ma che la petizione non funziona anche perchè la piattaforma ospitante sfrutta i contatti per fare spammig (?!!!!) motivo per cui lui non ha voluto supportare la nostra iniziativa e quindi firmare e magari aiutarci a diffonderla è stato alquanto bizzarro. E dal bizzarro si è scivolati nel ridicolo quando due giorni dopo leggo questo suo post pubblico su FB, la piattaforma della petizione è la stessa che abbiamo usato noi:



Risparmiamo la pletora di persone che se è per avere supporto, promozione, etc è sempre stata carina e presente ma, nel momento in cui abbiamo chiesto noi di firmare la petizione, condividere un post o farsi il selfie, non ha manco risposto. E che siano tutte persone con disabilità o presidenti di associazioni dedicate, fa molto pensare.

Quindi poi è stato un continuo di riposte assurde o silenzi vergognosi anche sul fronte del mondo musicale.

Certo fa più rumore un albero che cade piuttosto che l'erba che cresce: le persone davvero disponibili, che hanno creduto nella nostra campagna e ci hanno aiutato ci sono, le trovate appunto nella pagina fb e loro sanno perfettamente la nostra gratitudine e ammirazione che nutriamo nei loro confronti.

Quindi un po' per questi motivi, che non avremmo mai immaginato, un po' per l'emergenza Covid, la campagna continua anche nel 2021.

Abbiamo ancora tante persone cui scrivere e telefonare, molte idee da sviluppare e la cultura dell'accessibilità da diffondere. Ci rendiamo conto che sia durissima, in un Paese che non ha mai applicato la legge sui Peba che risale agli anni '80 del secolo scorso, che considera normale che le persone con disabilità possano stare rinchiuse in casa oppure non possano entrare nei negozi o andare in bagno se si trovano in giro oppure che non possano andare a concerti, cinema etc.

Vedremo alla fine, quando andremo dai decisori con le firme.

Se volete aiutarci:

1) firmate la petizione;

2) diventate testimonial.

La nostra email: genitoritosti@yahoo.it - il telefono 3392118094

Ricordate che il prossimo 3 dicembre è la giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità . Pensate che un diritto è quello a divertirsi e fruire delle occasioni di intrattenimento.

Al momento per moltissime persone con disabilità è vietato divertirsi.

Cosa farete il 3 dicembre?








sabato 17 ottobre 2020

I Teatri italiani e l'accessibilità

 


Nel comporre la lista dei decisori(*) della nostra petizione per i concerti accessibili abbiamo inserito il Teatro Stabile del Veneto, l'Istituto nazionale del Dramma Antico e l'Auditorium Parco della Musica.

Il Teatro stabile del Veneto, voluto dall'ente Regione veneto nel 1992 ha sede nell'edificio costruito nel 1600 e intitolato a Carlo Goldoni, che si trova a Venezia e poi coordina l'offerta culturale del Teatro Verdi di Padova e di quello di Del Monaco a Treviso.

Come potete constare da voi stessi sul sito del Teatro non esiste, da nessuna parte, alcuna menzione all'accessibilità/modalità di accesso per le persone con disabilità nè, del resto, il sito in sè è accessibile (digitalmente parlando).

L'istituto nazionale del Dramma Antico invece si trova in Sicilia e gestisce quella cosa fantasmagorica che è il teatro greco di Siracusa.

Date un'occhiata alla pagina del sito web dedicata alle persone "disabili"

Infine l'auditorium Parco della Musica di Roma: non è proprio un teatro ma la filosofia che sottende a questo immenso progetto, realizzato dal più grande archistar italiano, è affine alla cultura teatrale. Potete leggere la storia dell'auditorium qui

Se usate la stringa di ricerca su questo sito e digitate "persone disabili" l'esito è "nessun risultato trovato". 

Se digitate "accessibilità" viene fuori questo. Direi che non ci siamo!  

La realtà dei teatri italiani,  masticata fin da giovane età dalla sottoscritta, è proprio inaccessibile, in Italia. 

Questa estate appena passata abbiamo avuto una segnalazione per il Teatro Comunale di Ferrara.

Sul sito non c'era nessuna indicazione, e ovviamente zero accessibilità.

Dopo scambio di email con i vertici del teatro (in cui avevamo fatto esempi e dato lumi)  siamo rimasti che eravamo disponibili a fare una consulenza per aiutarli a rendere un servizio professionale anche alle persone con disabilità.

Poi come spesso succede si mettono di mezzo le vacanze etc e tutto cade nel dimenticatoio.

Noi però non abbiamo dimenticato: andando adesso sulla home del sito si trova questa cosa che, da una parte, considerando che si tratta di persone assolutamente a digiuno della materia è, in un qualche modo, ammirabile per lo sforzo, dall'altra è comunque agghiacciante e riflette appunto la cultura corrente dei gravemente normodotati (in foto sulla home del sito del teatro, l'avviso che: "Il Teatro riserva un palco per i portatori di handicap motorio (su sedia a rotelle)" scritto proprio così.



Per cercare di far capire cosa intendessimo quando parliamo di accessibilità a tutte queste persone del Teatro Comunale di Ferrara, abbiamo portato, come esempio, un teatro spagnolo, per l'esattezza il Liceu, leggete da voi tutta la SEZIONE (non solo una pagina o una riga in una pagina ma tutta una sezione suddivisa in) : audiodescrizione, anello magnetico, sottotitoli, sedie a rotelle, altres, facile da leggere, servizi in braille. Ci rendiamo conto?

Quindi per dare appunto l'idea al direttore del Teatro Comunale di Ferrara, nonchè al responsabile organizzativo, alla segreteria e a chiunque, gli ho linkato anche la pagina del teatro la Fenice di Venezia, l'unico teatro di quelli da me censiti (La scala, il Regio, Petruzzelli, San Carlo, Teatro di Roma) che ha una pagina dedicata, diciamo che è un ammirabile sforzo rispetto al niente che contraddistingue tutti gli altri teatri: sulla home bisogna cliccare su "info e biglietti" e poi scrollare e si arriva al pulsantone da cliccare "informazioni per disabili", corredato dal disegno di una bella sedia a rotelle (per la serie i "disabili" sono solo quelli in sedia, gli altri si attacchino): cliccando si arriva ad una pagina in cui vengono date queste info che, evidentemente, sono considerate esiziali al "disabile motorio": guardate qui.

Ora: convenite con noi che quando scriviamo, come abbiamo scritto sulla lettera accompagnatoria della nostra petizione. "In Italia i luoghi dove si svolgono i concerti o gli eventi dal vivo, anche all'aperto, non sono accessibili. Non lo sono perchè nel team che organizza e predispone l'evento non c'è nessuno competente sulla disabilità e sull'accessibilità.", non lo scriviamo perchè siamo degli sbruffoni?

Convenite che, forse, nel 2020, è ora che ci si adegui alla cultura inclusiva dettata da quell'oggetto,  che per molti è solo carta da imballo, che è la Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità?

E che magari si può approfitare di questo rovescio, dettato dall'emergenza Covid, per ripensare a tutto, dal modo in cui si propone uno spettacolo al modo in cui lo si comunica (attraverso i vari mezzi), al modo in cui lo si predispone nello spazio, tenendo conto che potrebbero arrivare spettatori bipedi, rotellati, sordi, ciechi o con disabilità cognitive? 
Ecco, allora, continuate a condividere la nostra petizione e a farla firmare da amici, conoscenti, parenti,  in modo che in tantissimi vengano a conoscenza di questa importante tematica che non può più essere ignorata.
Infine: abbiamo trovato, grazie al Disability Pride Network un teatro realmente accessibile: è il Ghione di Roma, fateci un salto.

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(*) sono quelli dai quali andremo a portare le firme e chiederemo se vogliono sedersi allo stesso tavolo per stilare il protocollo di accessibilità.

venerdì 18 settembre 2020

Miss G e le Barriere Architettoniche

Questa volta parliamo di una di quelle persone che si attivano (sì, gli attivisti), che abbiamo incontrato in questo mare magno che è il web, nella fattispecie il social network Facebook. 

Giulia è una dei sostenitori della nostra campagna  per i concerti accessibili, è coinvolta in prima persona in quanto è anche in sedia a rotelle e quello che mi ha stupito nonchè fatto scattare una grande ammirazione è la tenera età: Giulia (in foto) ha 14 anni! L'ho intervistata perchè ne valeva la pena :) 


Ciao Giulia! Allora raccontaci come, quando, perchè, ti è venuta l'idea di attuare questo bellissimo progetto che va sotto il nome ( da band rock, quasi) di Miss G e le barriere Architettoniche, che è anche una pagina FB! 

Allora, all’inizio, quando avevo 9 anni, ho aperto un blog chiamato “Ammalia Coccinelle”, perchè le coccinelle sono sempre state il mio portafortuna. Ad un certo punto però l’argomento coccinelle era esaurito, perché avevo scritto e detto tutto quello che c’era da dire sull’argomento. Quindi, da lì in poi, sono passata ad un’altro argomento che mi riguardava personalmente, e l’argomento sono le barriere architettoniche della mia città, ovvero di Novara. Poi la mia grande amica e giornalista Simona Arrigoni mi ha consigliata di aprire anche una pagina Facebook, per parlare dei problemi di accessibilità a Novara. Così è dall’anno scorso che ci sto lavorando sodo!

Racconta come procedi, in base a cosa scegli un posto invece che un altro.

Di solito scelgo i posti inaccessibili in base a ciò che vedo e che vivo nella mia città. A volte, ci sono persone che seguono la mia pagina Facebook, che me li segnalano ed io vado subito a controllare e se è necessario faccio un video di segnalazione.

Episodi divertenti o anche no, legati ai tuoi test per la città? 

Mi diverto molto quando registro i miei video, e anche quando realizzo il montaggio finale. Ultimamente mi capita di essere riconosciuta dalla gente a Novara, mi salutano, mi fanno i complimenti, fanno il tifo per me e tutto ciò mi diverte molto e mi rende anche orgogliosa del mio duro lavoro. 

Qualcuno dell'amministrazione ti ha mai contattato? 

Sono stata quasi subito contattata dal sindaco di Novara, il signor Alessandro Canelli, che si è dimostrato fin da subito molto sensibile al tema delle barriere architettoniche, oltre ad essere una persona veramente gentile. 

E qualcuno delle associazioni?

La signora Mariangela Cilli dell’associazione “carrozzine determinate Abruzzo”, voi Genitori Tosti, la web radio del simpaticissimo Stefano Pietta di “Steradiodj”. Ultimamente sono stata contattata dal “Canoa Club Mestre”, dove ho potuto provare ad andare in Kayak sulla laguna, con un istruttore molto simpatico di nome Massimo.

I tuoi amici o compagni di scuola ti hanno mai aiutato/sostenuto? 

Sono stata fortunata perché ho avuto diversi miei amici/compagni di scuola che mi hanno fortemente sostenuta, prestandosi a fare video insieme a me, incitandomi continuamente, e questo è stato un bene immenso per me. Anche una mia professoressa di italiano, la signora Chiara Zanardi, è una mia grande sostenitrice.

Novità in arrivo con l'autunno?

Con l’arrivo dell’autunno sicuramente continuerò il mio impegno come ho sempre fatto, dedicandomi alle barriere architettoniche di Novara. Poi, se tutto andrà bene, ci sarà un progetto TOP-SECRET per migliorare ulteriormente l’accessibilità.

Ultimamente ho pubblicato sulla mia pagina Facebook anche una mappa della città di Novara con segnalati molti parcheggi per disabili. Questo è ancora un progetto da finire ed è in continuo aggiornamento.

La pagina di Giulia si trova a questo link

Per sottoscrivere la nostra petizione per i concerti accessibili cliccate QUI

lunedì 14 settembre 2020

Ma'n do vai, se il biglietto nun ce l'hai?

 

Come è noto la nostra associazione ha lanciato a giugno 2020 la campagna per i concerti accessibili. Obbiettivo: arrivare ad un protocollo da applicare ai luoghi in cui si svolgono i concerti, stilato da tutti gli stakeholder coinvolti, cioè esponenti del mondo dello spettacolo, del mondo dei tecnici, del mondo dell’associazionismo /persone con disabilità e con rappresentati delle istituzioni.

Da giugno in qua molte cose sono accadute, ci sono state tante espressioni di solidarieteà e supporto sincero alla nostra campagna ma anche molti ed inspiegabili boicottaggi - e quelli che vengono dalle persone con disabilità fanno anche più riflettere.

Noi comunque si prosegue, poichè la causa è giusta e nobile e per informare tutti sull'avanzare di questa battaglia abbiamo anche aperto una pagina FB, cui vi consigliamo di mettere il like per poter avere le news in tempo reale :) 

Ci giungono segnalazioni, relative ai concerti, da parte di persone con disabilità e in mezzo a tutte la storia che ci ha più colpito è quella resaci per il concerto di Mario Biondi in piazza a Ferrara.

Il concerto viene annunciato mezzo comunicati stampa agli inizi di agosto e vengono annunciati i rivenditori dei biglietti.

La persona che ci ha segnalato la cosa ci dice che ha subito telefonato e gli hanno risposto di richiamare. Se invece fosse stato un normodotato poteva comprare i biglietti anche online.

Per farla breve: solo il 9 settembre (quindi dopo un mese dalla sua telefonata) gli mandano un regolamento stilato dal promoter, che in sostanza dice:

1) puoi accedere alla zona riservata per i disabili motori solo se hai il 100 per cento di invalidità e hai un accompagnatore;

2) in base alla gravità viene fatta una classifica, a prescindere da quando fai la richiesta, e il biglietto ce l’hanno solo quanti stanno in pole position, fino all’esaurimento dei posti;

3) vieni a sapere se hai diritto al biglietto solo due giorni prima del concerto.

Queste sono le cose che mi colpiscono per prime – metto le foto al documento in modo che ognuno di voi può sincerarsi di come sia discriminatorio questo regolamento.


Quanti posti per persone sulla sedia rotelle ci sono?

E tutte le altre persone, con altre disabilità? Si prendono un biglietto normale? Una persona sorda ce l’ha i sottotitoli o l'interpretariato LIS?

Ma la zona riservata dove si trova?

E per accedere al concerto? I parcheggi?

E i bagni attrezzati?

Insomma poiché tante cose non vanno, cerco di capirci qualcosa.

Cerco innanzitutto un riferimento normativo che mi dica, inequivocabilmente, quanti posti possono essere destinati alle persone con disabilità e scopro che la legge dice lo 0,5 % del totale.

Bene, adesso devo sapere quanti posti contiene la piazza di Ferrara allestita per i concerti. Mi giro il sito web del comune di Ferrara, scoprendo che esiste una manifestazione estiva - mentre il concerto di Mario Biondi è un evento slegato dalla programmazione istituzionale. Sul sito trovo l’informazione che cerco ma non c’è scritto altro, nessuna indicazione per spettatori con disabilità nensì un generico “accessi per disabili”: i posti in base alle precauzioni imposte dal Covid19 sono 1800. Quindi solo 9 persone in sedia a rotelle possono assistere al concerto. Provo a fare il numero che compare sulla pagina ma mi mettono giù il telefono. Due volte.

Allora chiamo il centralino del Comune e chiedo di poter parlare con qualcuno che si occupa degli eventi per sapere come una persona in sedia a rotelle può andare ad un concerto in piazza, a Ferrara. Mi passano il commercio. La signora che risponde gentilissima, pur spiazzata, si attiva e poi mi da i contatti della pagina che avevo trovato, ma non sa dirmi nulla, a parte che sul sito esiste la planimetria della piazza.

Vado a vedermela e confesso che faccio fatica a capire dove sia e quanto grande sia e come sia, la zona riservata.

Provo allora a cercare il sito del promoter, la Madeventi.

Non c’è assolutamente nulla sulla disabilità, manco il sito è accessibile, è un’agenzia che allestisce gli eventi e cura anche l’ufficio stampa.

Provo allora con l’associazione culturale, che in un articolo è indicata come l’organizzatore (anche qui è tutto molto confuso: è un evento annunciato dal sindaco ma non è inserito negli eventi comunali, compare un promoter che non è quello dell’artista e un’associazione culturale. Mi domando, da ex organizzatrice di eventi musicali, se succede qualcosa chi è che risponde? E chi guadagna?) : nessun sito, nessun numero di telefono (possibile?), provo a mandare un messaggio dalla pagina FB.

Miracolosamente rispondono e mi danno un numero.

Chiamo e faccio la mia richiesta.

“Se gentilmente può mandare una email...” inizia a dirmi chi sta dall’altra parte.

Spazientita replico che sono già in possesso del regolamento, della planimetria, ho visto il modulo richiesto da compilare, ma quello che voglio sapere è:

1) se tu non hai il 100%?

- prendi un biglietto normale;

2) quanti biglietti sono disponibili?

- 1800;

3) la zona dedicata alle persone in sedia a rotelle è a livello strada o su una pedana?

- Ma signora, sono tutti seduti!

Mi rendo conto che il mio interlocutore non migliora la media degli interlocutori e quindi ringrazio e chiudo.

Ricapitolando: se sei fortunato forse, ma forse, a 48 ore dal concerto ti fanno sapere se puoi avere un biglietto.

Vado a leggermi il modulo obbligatorio da compilare ed inviare ( ma che come è specificato " non garantisce l’accesso allo spettacolo") e scopro un altro particolare anomalo: "La Ticketing Policy pubblicata e resa disponibile sul sito sottomuraopenair.it in ogni sua parte, nonché i tutti i Termini e le Condizioni di acquisto, accesso e partecipazione allo spettacolo in essa contenuti.". Quindi viene tirato in ballo un altro evento (?) e facendo ricerche, scopro che l'organizzatore è il medesimo che organizza il summer festival per il Comune di Ferrara.

Non vi dico il mal di capo che mi è venuto.

Adesso mi pare sia chiaro che deve esistere un protocollo condiviso, da applicare a ogni evento, onde evitare i salti carpiati tripli a chi vuole andare ad un concerto senza essere discriminato.

Non è possibile che ancora nel 2020 non ci siano le info accessibili direttamente sui siti web ma sia necessario telefonare e quindi mandare una email cui ti rispondono con chilomentrici regolamenti e moduli obbligatori da compilare con la percentuale di disabilità , rimandi ad altri siti e con l'incertezza di conquistare il biglietto fino a 48 ore prima dell'evento!

Il protocollo serve anche a organizzatori e promoter per offrire un servizio eccellente  e sicuro.

Tutto questo noi Genitori Tosti stiamo cercando di farlo attraverso la nostra campagna sui concerti accessibili che ha come strumento efficace una petizione. 

Vi esorto perciò a firmarla, perchè più siamo più chi di dovere capisce che l'accessibilità e il diritto a divertirsi esiste per tutti, le persone con disabilità non possono essere maltrattate. 

PETIZIONE!

Mi domando: e se Mario Biondi sapesse di tutto questo, come reagirebbe?

Nel frattempo ci è anche giunta la segnalazione, grazie a Paolo Vezzani, che la consigliera comunale Deanna Marescotti ha fatto un'interrogazione per sapere perchè, al concerto di Mario Biondi il prossimo 19 settembre 2020,  non ci sono i parcheggi dedicati - complimenti, perchè è la prima interrogazione del genere che vedo da quando mi occupo di diritti delle persone con disabiltà, e parliamo del 2008.




sabato 22 agosto 2020

Votare bene, votare tutti.




Dal 20 agosto è iniziato l'ultimo mese esatto prima dell'election day.

Invito tutti, ma tutti, ad informarsi presso gli uffici elettorali del proprio comune di residenza circa le modalità del voto per le persone con disabilità, l'accessibilità, la possibilità di votare al proprio domicilio.

Non deve succedere più che persone siano state impedite al voto per questioni di barriere architettoniche e mentali!

Inoltre esorto tutti voi ad informarvi, leggere i programmi, partecipare agli eventi dei vari candidati fare domande e porre questioni.

Non si può, ancora nel 2020, essere senza rappresentanti e senza nessuno che sa di cosa stiamo parlando e che quindi non è in grado di attivare interventi e politiche adeguate.

L'ideale sarebbe che si candidassero persone con disabilità in gran quantità (le famose quote H invocate da Carmelo Comisi, presidente di Disability Pride onlus) per avere la giusta rappresentanza.,

Nell'attesa chi sta in Toscana può votare Luigi Gariano :) 

Non abbiamo notizia di altri candidati, persone con disabilità,  magari esistono e anche validi.

L'importante è che il voto delle persone con disabilità e loro familiari vada a chi davvero se lo merita e non così a simpatia.

Per finire: noi abbiamo sempre aperte le campagne per il caregiver familiare e per i concerti accessibili.

Per il caregiver continuate a compilare il questionario, ricordate: ci siamo prefissi di fare il censimento dei caregiver familiari, che finora nessuno ha mai fatto. Compilando il questionario e passando parola tra conoscenti, aiutate la causa, che è davvero molto difficile ed ostacolata, chissà perchè.

Sul fronte concerti accessibili sapete che potete denunciare qualsiasi discriminazione che abbiate patito ad un evento dal vivo, scrivendo a genitoritosti@yahoo.it e naturalmente sottoscrivendo la nostra petizione.

Buona estate a tutti, ci si  riaggiorna in settembre :)



venerdì 3 luglio 2020

Stessa spiaggia, stesso mare. Vacanze accessibili?


Ed eccoci arrivati all'estate, circa 10 giorni fa è iniziata la stagione.
L'emergenza Covid 19 ha sconquassato un po' tutto ed anche le prenotazioni per le vacanze o la possibilità di pagare le vacanze - moltissimi sono finiti in cassa integrazione, chi ha proprio perso il lavoro chi si è indebitato e chi si è trovato costretto ad interrompere un'attività.
Rimane che chi ancora può fare le vacanze e le deve fare in modo accessibile, come si troverà in questa estate 2020?
Per esempio, a giudicare dall'attività di questo gruppo Fb che è nato per segnalare le spiagge davvero accessibili nella realtà (e non solo sulla carta o sui volantini pubblicitari) pare che siamo davvero molto lontani dall'inclusione dei turisti con disabilità.
Il turismo accessibile non è una pratica aliena o da frikkettoni è proprio l'avanguadia del settore, e chi lo ignora è perduto.
Esiste per esempio un altro molto noto e frequentato gruppo Fb dedicato alle vacanze accessibili, dove ci si aiuta segnalando strutture, spiagge e attività ricettive: complimenti all'dmin Gianni Ligori che salutiamo, ma siamo sempre nel campo del privato e del passaparola.
Anni fa, proprio da questo blog, lanciammo un'iniziativa che venne sostenuta dalla giornalista Alessandra Appiano (1959-2018), che teneva una rubrica bellissima e utilissima su Donna Moderna: chiedevamo che i turisti ci segnalassero le loro esperienze accessibili, in maniera che potessimo fare una piccola guida utile. Pensavamo che potesse essere un punto di partenza per poi creare man mano qualcosa di incisivo invece, stranamente dopo qualche mese, le segnalazioni si arrestarono di colpo e nessuno più si fece sentire.
Dopo un decennio siamo ancora appunto al fai dai te, all'auto mutuo aiuto et similia: l'accessibilità nel turismo è ancora qualcosa di non padroneggiato dalle masse e non contemplato dall'economia e dai suoi addetti.
Se prendete una qualunque rivista di settore per esempio, in nessun articolo è mai citato nulla che riguardi i turisti con disabilità. Puoi andare anche al centro della terra o sull'Everest a fare il bagno nella piscina sospesa nel vuoto (per dire) ma rubriche che siano di aiuto e orientamento per chi ha esigenze speciali manco l'ombra.
E a livello ministeriale, mi pare due anni fa, ci fu un annuncio sul turismo accessibile da parte dell'allora ministro Centinaio. Se andate a questo sito governativo vi trovate una bella schermata con tanto di disegnino esplicativo. Quindi cliccate pure sul link dell'apposita "commissione per la promozione e il sostegno del turismo accessibile" (uh uh una commissione!) e cosa pensate di trovarci? Ci trovate quello che vedete in foto, che abbiamo usato per questo post un bel "404 pagina non trovata".
Ci asteniamo dai commenti, dalle proposte, dagli inviti. 
Lasciamo spazio a chi se ne sta occupando, per esempio Roberto Vitali e il suo Village4all
Noi di accessibile al momento vorremmo i concerti e ci stiamo impegnando perchè accada.
'E estate dicevamo, molti di noi già facevano fatica prima del Covid con le vacanze, noi stessi facciamo fatica al punto che onde evitare bruttissime sorprese o anche truffe o l'estate rovinata, andiamo sempre nello stesso posto, dove ci troviamo bene e ci sembra di essere una famiglia come le altre - perchè non si può battagliare anche in vacanza, accidenti!
Vi lascio un video che ci ha mandato una delle nostre mamme, Lucia Da Rold, che ringraziamo che riguarda un villaggio a Cavallino 3 porti, in provincia di Venezia, casomai servisse a qualcuno di voi.

mercoledì 1 luglio 2020

l'accessibilità che avanza


Mai come in questo periodo è pieno di webinar, workshop e altri eventi online che hanno come materia l'accessibilità e l'abbattimento delle barriere architettoniche.
E questa alacre attività è sicuramente un bel segnale.
Il problema è che è ancora insufficiente, in relazione alla stato dell'arte delle città e dei contesti urbanizzati in italia.
Segnalo l'iniziativa molto interessante del GAL.  Il GAL, come si legge sul loro sito web è  "un Gruppo di Azione Locale (GAL), una società a partecipazione pubblica rappresentativa del tessuto socio-economico del territorio il cui oggetto è la promozione degli interessi istituzionali, economici e commerciali dei propri soci attraverso lo studio, l’attuazione ed il coordinamento di iniziative utili allo sviluppo sociale, economico, culturale, turistico, del folclore, sportivo ed ambientale del territorio delle Langhe e del Roero in generale, in particolare dei Comuni che hanno aderito alla programmazione Leader, con tassativa esclusione di qualsiasi proprio fine di lucro. Obiettivi: In particolare il GAL si occupa dell’animazione e promozione dello sviluppo rurale".
Hanno offerto un webinar gratuito in tre lezioni, sull'accessibilità turistica in collaborazione con la Consulta per le persone in difficoltà di Torino. Tutti dovrebbero seguire questo webinar perchè imparerebero un sacco di cose e nelle varie città si dovrebbe imitare l'iniziativa mettendo sui banchi ad ascoltare gli albergatori, i ristoratori, gli esercenti attività commerciali e in genere chiunque offra un servizio. Per domande o info sul webinar è possibile inviare un messaggio (sms o whatsapp) al numero 351/7262356 o una mail a uffstampa@cpdconsulta.it .
Quindi ci sono stati webinar di Ledha, Cerpa, Inu, Village 4all e persino la Regione Veneto ha fatto una videoconferenza sull'accessibilità e il turismo, direi un gran successo. Sicuramente ci saranno stati altri eventi di cui non abbiamo avuto notizia.
Speriamo che il tutto si traduca, nelle amministrazioni pubbliche, in progettualità e finanziamento di tali progettualità, a partire dai famosi PEBA che, ormai dopo 30 e passa anni, sarebbe il caso che venissero, finalmente, applicati.

Segnalo il bellissimo convegno "No barriere in ogni senso" organizzato dall'associazione Luca Coscioni, andato online il 27 giugno 2020, una maratona di alcune ore in cui si sono passati la staffetta non solo gli associati ma anche i politici e altre personalità che hanno affrontato ogni campo che riguarda la disabilità. Qui è disponibile la registrazione di questo davvero interessante evento
Per qualsiasi domanda potete scrivere a:info@associazionelucacoscioni.it

Presto anche il nostro evento dedicato ai concerti accessibili sarà online e così chiunque potrà rivederlo con calma.
Nel frattempo continuate a firmare la petizione, dobbiamo essere una valanga!

giovedì 25 giugno 2020

Perchè è importante la cover





Chi è appassionato di musica, come la sottoscritta, pone particolare attenzione alla cover dei dischi e cioè alla copertina. Una volta avevamo i vinili che sono come dei piccoli quadri a volte.
Così per il volantino della nostra campagna abbiamo deciso di affidare la "copertina" ad un disegnatore professionista e la scelta è caduta su Antonio Cabras.
In queste settimane vedere l'evoluzione dallo schizzo a matita al bozzetto, alla versione finale colorata,  è stato un viaggio bellissimo.
Così abbiamo deciso anche di intervistarlo.
La cover la presentiamo oggi durante l'evento on line dalle 18.00-qui per collegarsi:
ID riunione: 825 7491 3385
Insieme anche a tutti gli aderenti la campagna per i concerti accessibili.
Ecco quindi a voi:

Antonio Cabras, cosa ti ha convinto ad accettare di disegnare la cover per la campagna concerti accessibili?
Cerco sempre di spaziare più che posso, per non fossilizzarmi troppo su un unico genere. Ultimamente la satira politica mi ha "preso" molto, ma alla fine è subentrata la noia. Lavori come la cover di concerti accessibili mi consentono di ripartire da zero, immaginando contesti e personaggi inediti. Un po' d'aria fresca ogni tanto è indispensabile. Inoltre, da appassionato di musica e frequentatore di concerti, sono sensibile all'argomento.
Dicono di te che nel tuo stile ci siano citazioni da Jacovitti e Miyazaki, confermi? Nessun altro ti ha mai ispirato?
Le ispirazioni non finiscono mai. Idealmente io "inizio" proprio con fumettisti italiani di vecchia generazione come Jacovitti, Bonvi, Magnus. Nel mentre, cercavo di imparare da Miyazaki il dinamismo del disegno e l'estetica del movimento. Ultimamente mi sono riavvicinato ai vecchi maestri Disney come Cavazzano. La vita è ciclica.
Come hai deciso di diventare un fumettista, quando, perchè, insomma racconta 🙂
Ho sempre disegnato, ancor prima di imparare a parlare. Ma a vent'anni, un po' per via dell'università di giurisprudenza a cui mi ero iscritto su "spinta" dei miei, un po' perché mi ero messo in testa di fare il musicista, ho mollato tutto. Più di dieci anni dopo, nello studio legale in cui facevo pratica da avvocato, i colleghi vedono per caso un mio disegno realizzato per un'amica e mi dicono: "Se avessi saputo disegnare come te, col cavolo che farei l'avvocato". Così mi iscrissi ad un concorso per un fumetto su Gramsci, che vinsi. Non ebbi più dubbi sulla strada giusta da percorrere, mollai lo studio legale e ricominciai a produrre fumetti. Mi pento solo di non averlo capito prima.
Cosa diresti a un/a ragazzino/a che ha passione per i fumetti e vorrebbe intraprendere questa carriera?
Prima cosa: copiare, copiare, copiare ogni cosa desti interesse. Seconda cosa: stringere amicizia con qualche professionista da cui rubare i trucchi. Terza cosa: non ascoltare mai i parenti. Chi nasce per fare fumetti, diventerà un avvocato pessimo o un ingegnere infelice.
Quanto ha inciso sul tuo lavoro l'emergenza covid19?
Parecchio. Non tanto in termini di produzione, visto che già prima del lockdown uscivo assai di rado. Ma il senso di angoscia e di frustrazione nel trovarmi in una Lombardia devastata e spettrale e la morte di un parente in Sardegna a cui ero molto legato mi ha fatto reagire spingendomi a creare cose molto comiche. In piena pandemia in tantissimi mi ringraziavano delle risate che si facevano grazie alle mie vignette. È stato come un servizio sociale. I miei follower stavano meglio, e io stavo meglio a mia volta.
Progetti futuri?
Attualmente sono sommerso dal lavoro. Attualmente realizzando dei disegni per un libro sul bullismo. Poco dopo l'estate dovrebbe uscire un mio fumetto a tema automobilistico (mia grande passione). Collaboro anche con un sito a tema auto d'epoca che prossimamente dovrebbe lanciare il mensile cartaceo. Senza ovviamente perdere del tutto di vista la politica, che quanto a spunti comici da sempre delle belle soddisfazioni....
Qui il link alla bellissima pagina FB di Antonio., la vignetta in alto è il suo autoritratto , qui sotto la locandina dell'evento di oggi: