Non mi sarei mai immaginata che il 31 ottobre 2023, scrollando la bacheca del mio profilo Facebook, avrei letto che alle 12.30 della stessa mattina, ci sarebbe stata la diretta della conferenza stampa della presentazione del progetto di legge "Disciplina regionale per la promozione delle cure palliative e dell'assistenza sanitaria alle persone affette da malattia terminale o inguaribile. Divieto di eutanasia omissiva e commissiva e istituzione di apposito albo per i caregivers".
Presso il Consiglio Regionale del Veneto.
Lo stesso luogo dove noi genitori Tosti abbiamo presentato il nostro libro sui caregiver familiari italiani.
Le domande erompono: perchè i caregiver solo dei malati terminali?
Oppure: che cosa c'entrano i caregiver familiari con il fine vita?
E poi: ma si parla di caregiver familiari o di caregiver, perchè sono due figure distinte, normate in maniera diversa: nel testo del PDL si usa indifferentemente la dicitura caregivers (!) e caregiver familiari.
Se nel testo di questa proposta di legge, presentata al consiglio il 2 agosto 2023 (!) e di cui non si è mai fatta menzione da nessuna parte, si parla di albo e interventi per la tutela del caregiver etc, perchè al tavolo regionale del Veneto per il caregiver familiare, non è mai arrivato nulla? Noi Genitori Tosti ne facciamo parte insieme a un tot di enti da tutta la Regione.
Oltretutto che nel maggio 2023 abbiamo scritto una prima volta alla Regione Veneto per richiedere l'istituzione dell'albo dei caregiver familiari; una seconda volta a luglio 2023. Nell'attesa che esca la legge nazionale e poter procedere a emanare una norma regionale che possa così integrare quella nazionale ed eviti sprechi, di risorse e personale e quant'altro.
Senza contare poi che a gennaio 2023 siamo stati invitati a Palazzo Ferro-Fini a presentare il nostro saggio "L'esercito silenzioso- i caregiver familiari italiani" introdotti dal presidente del Consiglio Regionale Veneto Roberto Ciambetti congiuntamente alla consigliera regionale di origini veronesi Alessandra Sponda. Qui il post in cui abbiamo fatto il resoconto su questo blog. Erano invitati tutti i consiglieri veneti. In sala, tra il pubblico, c'era solo Erika Baldin (M5S) e poi ci ha raggiunto Cristina Guarda (VEV).
Qui la registrazione dell'evento.
Quindi ho seguito la diretta di questa conferenza stampa svoltasi il 31 ottobre.
I dubbi che avevo all'inizio si sono confermati nel corso della visione: la tematica del fine vita, come affrontarla e che tipo di interventi attivare non ha nulla a che fare con la regolamentazione della figura del caregiver familiare ( a livello regionale). Questa figura, ancora priva di tutele, nel nostro Paese, ha diritto ad una legge tutta sua e non in funzione della tipologia dei congiunti che assiste, nel caso specifico malati terminali. Si creerebbe una discriminazione, anche.
Mi aspettavo l'intervento di esponenti di associazioni di familiari e quindi caregiver familiari: invece chi ha parlato ha testimoniato solo per i movimenti Pro Vita.
Copincollo qui i due articoli, sui 7 totali della PDL, che ci interessano in maniera che ciascuno si faccia la propria idea.
-----------------------------------------------------
Art. 5 - Caregivers. 1. La Regione del Veneto promuove la figura dei «caregivers» di cui all’art. 1, comma 255, della legge ordinaria dello Stato 27 dicembre 2017, n. 205. A tal scopo, con deliberazione dell’Assessore alla Sanità - Servizi Sociali, viene istituito, entro sessanta giorni e presso ogni Comune, un apposito registro da aggiornarsi ogni due anni. Art. 6 - Interventi a favore dei caregivers. 1. La Regione del Veneto, anche in conformità a quanto previsto dalla legge regionale 28 dicembre 2018, n. 48 “Piano socio sanitario regionale 2019-2023”, realizza azioni a supporto, accompagnamento, sostegno psicologico, interventi di sollievo, interventi di sostegno economico, di assistenza per conciliare la vita lavorativa con le esigenze di cura, di reinserimento lavorativo, per l’attività formativa e di addestramento, in favore dei caregiver familiari. 2. Nell’ambito degli interventi previsti dal comma 1 del presente articolo, la Giunta regionale: a. individua un numero adeguato di posti presso le strutture accreditate ai quali accedono in via prioritaria le persone anziane o le persone affette da malattia, infermità o disabilità, con finalità di sollevare i caregiver familiari, offrendo loro dei periodi di pausa dal costante impegno di assistenza; b. promuove iniziative e misure per favorire la conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di cura dei caregiver familiari, favorendo accordi con le associazioni datoriali volti a garantire una maggiore flessibilità oraria e l’attuazione dello smart -working lavorativo; 5 c. promuove intese con l’Ufficio scolastico regionale e con le Università per garantire, con misure compensative e dispensative, agli studenti caregiver familiari il raggiungimento, al pari degli altri studenti, del successo scolastico d. promuove la cura e l’assistenza delle persone assistite a domicilio dai caregiver familiari attraverso forme di sostegno economico in conformità alle vigenti disposizioni statali e regionali; e. favorisce accordi con le rappresentanze delle compagnie assicurative che prevedano premi agevolati e costi calmierati per le polizze eventualmente stipulate dai caregiver familiari, per la copertura degli infortuni o della responsabilità civile collegata all’attività prestata; f. sostiene, attraverso appositi bandi a favore degli enti del Terzo settore, progetti finalizzati all’attivazione di reti solidali e gruppi di aiuto, destinati ai caregiver familiari 3. Agli iscritti nel registro di cui all’articolo 5 la Regione del Veneto assicura, tramite le competenti Aziende sanitarie, individuate dall’art. 14, comma 4, della legge regionale veneta 25 ottobre 2016 n. 19 e successive modificazioni, corsi di formazione gratuita. La partecipazione ai corsi avviene, per i lavoratori dipendenti o in regime di parasubordinazione, tramite apposita richiesta di permesso lavorativo secondo quanto previsto dall’art. 3, comma 3, della legge ordinaria dello Stato 05 febbraio 1992, n. 104. L’utilizzo del permesso non pregiudica il numero di giorni spettanti dalla legge n. 104/1992. 4. Con l’approvazione del bilancio di previsione per l’anno solare 2024, la Giunta regionale destina le risorse necessarie per rifinanziare il contributo ai «caregivers» operanti nel territorio regionale, di cui alla deliberazione della Giunta regionale 16 marzo 2021, n. 295 (rubricato «Approvazione degli indirizzi integrati di programmazione per l'attuazione degli interventi a sostegno del ruolo di cura e assistenza dei caregiver familiari, ai sensi del decreto del Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del 27 ottobre 2020»), con almeno 3.000.000 di euro. 5. Agli oneri derivanti dall’applicazione del secondo comma, lettera b), c), d), e), f), del presente articolo, quantificati in euro 300.000,00 per l’esercizio 2024, si fa fronte con le risorse allocate nella Missione 12 “Diritti sociali, politiche sociali e famiglia”, Programma 05 “Interventi per le famiglie”, Titolo 1 “Spese correnti”, la cui dotazione viene aumentata riducendo contestualmente di pari importo il fondo di cui all’articolo 7, comma 1, della legge regionale 23 dicembre 2022, n. 32, allocato nella Missione 20 “Fondi e accantonamenti”, Programma 03 “Altri fondi”, Titolo 1 “Spese correnti” del bilancio di previsione 2023-2025.
Nessun commento:
Posta un commento