giovedì 15 ottobre 2020

TESTO EMENDATO, CAREGIVER SILURATO.

 


Esattamente 4 giorni fa, alle 7:03 del mattino, qualcuno ha caricato sul sito del Senato italiano il fascicolo, aggiornato, dell'iter sul DDL per il caregiver familiare.

Possiamo leggere, quindi, tutto quanto è successo da gennaio in qua.

Come sapete, se seguite questo blog, noi abbiamo fatto una video conferenza insieme alla senatrice Nocerino (che è la prima firmataria del DDL che è stato assunto come testo di legge)  l'8 luglio scorso, come ultimo atto di un percorso iniziato a settembre 2019.

E quello che ci ha detto in video conferenza,  in pratica, è che "soldi non ce ne sono" come il coviddi a Mondello, ma sicuramente si sarebbe fatto di tutto per aiutare la categoria.

Certo.

Avevamo chiesto di essere aggiornati in quanto è stato presentato un testo dal Senatore Cangini (FI) accolto, che andava ad integrare il DDL 1461.

Inoltre era stato fissato come ultimo termine il 22 luglio per presentare emendamenti: ce ne sono stati 131.

Nonostante i nostri solleciti, garbati ma puntuali, le risposte sono sempre state molto vaghe e assolutamente elusive, mentre, leggendo questo fascicolo, è tutto molto chiaro.

Tutti voi potete verificare direttamente come sia stato modificato il testo iniziale, già molto carente e non aderente alla realtà e quindi ai bisogni dei caregiver familiari.

Non è stata accolto nessuno dei tre (tre, mica decine!) emendamenti presentati dalla nostra associazione.

Probabilmente il nostro report sul censimento dei primi 1500 caregiver italiani che hanno risposto al nostro questionario è stato anche cestinato senza essere letto.

Nessuno si è premurato (nonostante avesse preso l'impegno, a voce, davanti a noi) di avere i dati certi sul numero dei caregiver in Italia e di quante tipologie questo numero si componga, per fare la cosa più elementare che andava fatta: il conto della spesa, cioè quanti milioni di euro sarebbero serviti per mettere in regola come lavoratori i caregiver, quanti lo fanno a tempo pieno, quanti part time, quanti invece hanno già un lavoro e quindi trarrebbero giovamento solo dall'andare in pensione prima - poichè fare il caregiver è USURANTE.

E quanti caregiver avrebbero diritto alla pensione, sì la pensione, che non è una bestemmia ma è la ricompensa per aver magari assistito da soli e senza aiuti finanziari di sorta, per magari 40 anni, un figlio completamente non autosuffciente!

Ecco, il meglio che la destra, fiancheggiata da tutto un gruppo spontaneo che non si capisce bene cosa voglia, ha saputo produrre la solita pezza misericordiosa per cui a noi caregiver viene riconosciuta una indennità!

Ogni anno dobbiamo fare domanda, produrre carte e documenti, aspettare e poi l'INPS (ahahahahah) ci erogherà questi 2-3-4-  cento euro al mese.  

E tutti hanno la coscienza a posto e i poveri caregiver sono accontentati.

Certo.

Se i caregiver italiani sono contenti davvero e accettano questa ennesima discriminazione, noi Genitori Tosti facciamo tranquillamente un passo indietro e molliamo tutto.

La sinistra italiana non da segni di sorta e in mezzo c'è questa senatrice dei 5 stelle - ci scusiamo per l'analisi politica così scarna, ma del resto noi non ci occupiamo di politica ma di diritti umani.

Non c'è posto per i diritti in questo Paese e tutti accettano lo sfruttamento selvaggio di milioni di persone, al 90% donne, piuttosto che varare politiche di welfare vincenti - e dall'altra parte, chiederle, queste politiche!

Complimenti a tutti.

Questo è il fascicolo che tutti potete leggere.

La foto scelta per questo post ritrae Wanna Marchi, condannata per truffa. A seguire il volantino che abbiamo usato per promuovere la nostra campagna per il riconoscimento del caregiver come lavoratore, volantino che ha raggiunto 25.000 persone. Inutilmente, temiamo.





1 commento:

Unknown ha detto...
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