domenica 12 febbraio 2012

I diritti delle persone disabili riguardano TUTTI.


Domanda: tutti quelli che la disabilità non la sperimentano o ne hanno una vaga idea, che sensazioni/conclusioni ne hanno tratto, leggendo?
L'articolo trae ispirazione dalla piece di Paolini, che spiegò molto bene dove e come si avviò quella follia che poi prese il nome "Action T4": allora, Germania 1940, come adesso, Europa o mondo 2012, c'era una pesante crisi economica; dove  si poteva risparmiare?
Chissà se, dopo quasi due anni di articoli (su ogni testata) e di comparsate in trasmissioni in TV, in cui si passava il messaggio "disabili=truffatori=costo/spreco", questo articolo ha la forza di cancellare la mala informazione e di passare il messaggio, invece, che le persone disabili, in quanto persone, godono di diritti CIVILI ed UMANI tanto quanto chiunque appartenente alla razza umana. In quanto persone. Con una vita degna di essere vissuta.
In questi ultimi giorni, poi, sono state depositate alcune sentenze molto importanti, che ristabiliscono il giusto in materia di diritti delle persone disabili nel nostro Paese.
Due vengono dal Veneto e annullano due regolamenti comunali - dei Comuni di Vicenza e Verona, stabilendo che, in caso di compartecipazione per i costi dei servizi di assistenza delle persone disabili, si deve tener conto SOLO del reddito dell'assistito e non di quello della famiglia d'origine. La sentenza è importante anche perchè TUTTI quelli che risiedono nei due Comuni, e quindi non solo i ricorrenti, usufruiranno dei benefici della sentenza. Ricordiamo che tempo c'è tutto un movimento, che coinvolge molte associazioni venete nonchè un comitato che raduna i genitori, che si sta battendo contro  certe manovre che violano i diritti delle persone disabili, in barba a quanto prescrivono le leggi in materia. 
L'altro pronunciamento del TAR riguarda un'intera Regione, la Sardegna e i piani dei progetti personalizzati che fanno capo alla legge 162/98. Anche in questo caso, grazie all'azione di 31 ricorrenti, TUTTI quelli che in Sardegna richiedono un progetto, finanziabile con la legge in questione, usufruiranno di quanto ha stabilito il Tar sospendendo una delibera regionale che voleva far dipendere l'erogazione dei fondi in base al reddito dell'intero nucleo familiare. (*)
Ricordiamo che anche in questo caso c'è un comitato formato da più di 40 associazioni (tra le quali ci siamo, e aggiungo orgogliosamente, anche noi) che da due anni si batte perchè la 162 rimanga una delle tante e belle leggi a sostegno delle persone disabili.
Vorrei che ci soffermassimo a riflettere su alcuni spunti: i tentativi, illeggittimi e arbitrari, di far ricadere gli oneri dell'assistenza - garantita dalle leggi a livello nazionale -  sulle famiglie. La possibilità di reclamare, a ragione, i propri diritti. La questione è che se tu battagli per il tuo caso personale, apri la strada per tutti quelli che, poi, si troveranno nel medesimo caso, così come a tua volta tu puoi usufruire delle conquiste ottenute da quelli prima di te, senza dover fare tutta una gran fatica.
Infine: i diritti per le persone disabili riguardano TUTTI, non importa dove abiti, quanti anni hai, la tua condizione in particolare. L'importante è fare un fronte comune.
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(*) Per chi volesse dilettarsi può leggere qui e cercare attraverso la stringa di ricerca di questo blog inserendo le parole "Sardegna" o "legge 162" tutti i post che abbiamo dedicato all'argomento.

2 commenti:

Maria Grazia Fiore ha detto...

http://www.movimolise.it/2012/01/16/ticket-sociali-il-tar-da-ragione-ai-disabili/ Questo lo aggiungiamo alla lista?

orsatosta ha detto...

assolutamente sì!!!! Grazie per la segnalazione, sono convinta che ce ne sono tantissime di sentenze del genere ;)