domenica 26 febbraio 2012

QUASI AMICI


Aspettavo l'uscita di questo film, da quando ne avevo letto la segnalazione sulla stampa, con una certa trepidazione.
É ispirato ad una storia vera, i protagonisti sono tuttora viventi e chi recita il ruolo chiave ha pure approvato la trasposizione cinematografica, il che averebbe dovuto essere una garanzia.
La sala non era granchè piena – prima assoluta nel nostro Paese.
Ora, non aspettatevi una recensione – non mi compete, e nemmeno vi posso raccontare la trama, vi sciuperei il piacere di gustarvi un bellissimo film.
Mi limiterò a qualche baluginio e alle riflessioni che possono derivare.
L'umorismo, il saper trovare il lato comico delle cose anche quando proprio tutto sembra "tragedia", è fondamentale.
Non ti serve un tubo aver studiato ed esserti specializzato se chi hai di fronte non lo vedi come una persona, ma come un handicappato da assistere.
La musica gioca un ruolo fondamentale nella vita.
Se non ti puoi muovere, almeno informati se esistono carrozze che vanno veloci. Esistono sempre.
L'apparenza inganna e non è tutto oro quel che luccica.
Se non sei intelligente – il che non ha nulla a che fare con quanti libri hai letto in vita tua – non puoi sfuggire al tuo destino, neanche se te danno la possibilità.
La fiducia, senza pregiudizi di sorta è il prerequisito per l'amicizia, al di là delle differenze di ceto, istruzione, frequentazioni, destino e sorte. Non a caso si dice che "chi trova un amico trova un tesoro".
Vorremmo tutti un Driss che dà "un'inquadrata" al vicino di casa, che piazza la sua macchina dove dovremmo passare, perchè, tanto, "un disabile dove vuoi che vada"?
Dovremmo fare tutti degli esperimenti con la barba e i baffi.
Dovremmo cominciare a pensare che le persone, estranee alla famiglia, sono una risorsa preziosa.
La disabilità ha bisogno di tutto un esercito di professionisti, preparati e competenti - basta con la compassione, l'arrangiarsi e l'accontentarsi.

Non esistono luoghi dove non si può andare ed esperienze che non si possono fare, anche se sei disabile. Se si vuole davvero, si può.
Non vado oltre, perchè è giusto che ognuno si faccia le sue considerazioni.

Se riuscite a trovare due ore, andate a vedervi questo film.
In Francia è stato un "caso", ha avuto un successo di botteghino tale che qualcuno ha comprato i diritti per fare un remake.
Non c'è niente di più immediato di un film... sarebbe interessante sentire i commenti delle persone che la disabilità non sanno cos'è.
Fattostà che, alla fine, nonostante le grandissime risate che coprivano il sonoro lungo tutta la durata del film, in fila verso la porta d'uscita della sala, avevamo tutti gli occhi lucidi.

Questo post è dedicato agli amici "del tutto".

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