sabato 16 gennaio 2010

La fisica, i buchi neri e le mamme ciclone

Qualche giorno fa leggevo una notizia che riportava varie statistiche, relative al nostro Paese: da noi, solo la metà delle donne lavora e la percentuale di donne laureate è molto bassa se paragonata alla media europea. Non esistono donne direttori di banca per esempio, solo due università sono rette da donne così come solo due donne dirigono dei quotidiani. Non mi risultano donne arbitro di calcio nel campionato di serie A e nemmeno allenatrici – ci fu Valentina Morace qualche anno fa.
Direi preoccupante – hai voglia le pari opportunità, se poi la scolarizzazione femminile nel nostro Paese è così bassa!
Quando poi ho letto le notizie relative alle news sulla scuola, che mi sono limitata a segnalare la'ltro giorno, senza commentare (perchè ormai ogni commento è inutile), mi è venuto in mente che esiste questo sito, ISTITUZIONALE, che dà tutti i numeri sulla disabilità – ovviamente non è aggiornato al 2009, ma insomma, sempre meglio che niente – sempre meglio che quelle cifre, che risalgono al 2004 e dovrebbero dire quanti disabili esistono in Italia, salvo poi scoprire che, per esempio, non sono conteggiati i bambini fino ai 6 anni e "varie ed eventuali"... quindi i famosi 4 milioni che da anni vengono spacciati come cifra ufficiale delle persone disabili in Italia, in realtà è in difetto.
Parecchio.
Guardando la sezione del sito di cui sopra, dedicata alla scuola e all'integrazione, si legge:
"L’integrazione sociale delle persone con disabilità, obiettivo riconosciuto e perseguito dalle politiche nazionali ed Europee, trova un suo passaggio fondamentale nell’accesso all’istruzione. L’Italia ha pienamente riconosciuto l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nella “scuola normale” già dagli anni '70, assumendosi un ruolo leader, anche in ambito europeo, nelle politiche di istruzione e formazione. "
Per essere precisi l'integrazione scolastica è arrivata nel 1977 e suppongo sia entarta in vigore per l'anno scolastico 1977/78..... E quindi proseguendo nella lettura troviamo:
L'istruzione e l'integrazione scolastica in cifre…...
Gli Alunni
Nell'anno scolastico 2006-2007 gli alunni con disabilità nelle scuole normali (statali e non statali) sono 187.567, pari al 2,1% di tutti gli alunni, di questi173.692 (pari al 92,6% di tutti gli alunni con disabilità) frequentano le scuole statali (SIMPI, 2006-2007).
Nell'anno scolastico 1999-2000, per effetto dell'estensione dell'obbligo scolastico, nelle scuole medie inferiori si è assistito ad un incremento superiore all'1% del numero totale degli alunni, mentre per per gli alunni con disabilità tale incremento è stato pari allo 0,5% (SIMPI, 1999-2000).
Posti e docenti di sostegno
Nell'anno scolastico 2004-2005, i posti di sostegno nelle scuole statali normali sono 78.622; nell'anno scolastico 1997-1998 erano 55.669: negli ultimi 8 anni sono dunque cresciuti del 41% (SIMPI, 2004-2005).
Nell'anno scolastico 2004-2005, gli insegnanti di sostegno nelle scuole statali sono 79.970; di questi 38.464 (pari al 48%) sono a tempo determinato (SIMPI, 2004-2005).
Università statale
I dati sugli studenti con disabilità iscritti all'Università statale presentano un trend crescente. Infatti dall'anno accademico 2000-01 all'anno accademico 2006-07 gli studenti con disabilità passano da 4.813 a 11.407 iscritti; in particolare nel quinquennio considerato si è avuto un incremento relativo pari al 137% (MUR-CINECA, 2007).
La distribuzione per tipologia di disabilità mostra che gli studenti con disabilità motorie costituiscono la percentuale maggiore (27,5%) degli iscritti disabili all'anno accademico 2006-07, mentre le percentuali minori si riscontrano nei casi di studenti con difficoltà mentali (3,5%) e con dislessia (0,9%) (MUR-CINECA, 2007)."
Immagino che, se ci fossero i dati aggiornati, scopriremmo che gli studenti disabili in Italia sono molti di più (esempio vedere la bellissima scheda ad opera di handylex sulle università italiane) sia perchè sono aumentate le certificazioni (*) sia perchè si prosegue oltre la scuola dell'obbligo.
Sempre rimuginando su questi dati mi chiedevo quale disabile "famoso" per esempio, fa lo scienziato? Ovviamente, pensi subito a Stephen Hawking.
Sì, ma in Italia?
Dopo un po' che ci penso, mi viene in mente Fulvio Frisone.
Non so se avete visto il film dedicato alla sua storia; qui una scena che, confesso, mi fece molto piangere: anche mio figlio teneva il braccio destro nella stessa identica posizione e si tocca la questione linguaggio, spina nel fianco per noi genitori – gli esperti negano che i nostri figli possano parlare e non serve neanche fare logopedia (**)
Qui un video che nella maratona Theleton mi era sfuggito. Mamma ciclone.

Ora, dovrei dare un senso logico, inanellare in un filo, come perle, i tre soggetti del titolo di questo post e arrivare ad una conclusione. O forse "dimostrare" qualcosa....
A volte uno ha voglia di scrivere pensieri in libertà. Gli asterischi li metto a posto poi.....

1 commento:

Il lato buio della luna ha detto...

I miei più sentiti auguri per il vostro progetto,e un grande in bocca al lupo!