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giovedì 7 maggio 2009

44 GATTI...

Qualcuno, forse credendo di essere spiritoso, invece di gatti ha usato il vocabolo "pidocchi" – e tutti ci chiediamo cosa ci sia da ridere sulla morte (non accidentale, imprevedibile o dovuta al fato) di una donna e del suo nipotino gravissimo all'ospedale, a causa dell'esplosione della camera iperbarica in Florida.

44 come dire "siete pochi, cosa credete di fare contro di noi? Che invece siamo tantissimi e potentissimi e abbiamo così tanti soldi che ci possiamo comprare un ospedale?" - non lo dico io ma è ciò che si evince dai vari commenti postati qui, da quando abbiamo iniziato ad occuparci della vicenda dei viaggi della speranza anche su questo blog. Quindi da dicembre 2008. Contumelie di ogni tipo e minacce di morte invece ci sono arrivate fin da subito dal nostro interessarci all'ossigenoterapia come cura per le PCI.

Continuiamo a farci un bel po' di domande, che probabilmente avranno risposta nei prossimi giorni.
Intanto il Sottosegretario Francesca Martini ha diffuso questo comunicato/appello

Intanto l'assessore alle Politiche della Salute, Tommaso Fiore, della Regione Puglia dichiara di aver proceduto ad una segnalazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce.

Intanto ci sono già due interrogazioni parlamentari al riguardo, riprese da decine e decine di siti, di seguito i testi:
interrogazione A
interrogazione B

Intanto qui hanno ripreso il nostro post del 2 maggio e parlato della vicenda:
Osservatorio sulla legalità onlus

Superando

Autismo Parliamone

Paniscus blog

Ottopassi blog 1, 2, 3

Intanto anche i giornalisti stanno facendosi delle domande a loro volta, a cominciare da Antonella Mariani che ci ha contattato per il suo articolo, apparso su Avvenire del 5 maggio.
Intanto... ci saranno altri di cui non sappiamo che si sono occupati, si stanno occupando della vicenda e contribuiranno a fare corretta informazione.

Rimane la tristezza..... irrancidita dall'atteggiamento di quanti non hanno capito che non abbiamo fatto una crociata a priori contro una terapia così, perchè magari non ci garbava. O peggio: perchè eravamo invidiosi – come ci dicevano a ogni piè sospinto.

Leggere i commenti al post del 2 maggio è stato desolante. Nemmeno di fronte all'evidenza dei fatti, della tragedia, di tutto quello che sta venendo fuori, queste persone, che chiedono (un inspiegabile!) silenzio per rispetto della famiglia colpita dal lutto, hanno ancora la forza o che di scrivere quello che hanno scritto. E queste persone che scrivono queste cose stanno là, in Florida.

Altrettanto desolante è il presentimento che ci sarà qualcuno, mai visto né sentito prima, che rilascerà fior di dichiarazioni "roventi". Qualcuno che magari era anche scandalizzato dai nostri discorsi.
Ci sarà anche qualcuno che si darà delle manate sulla fronte rendendosi conto che non stavamo dicendo delle stupidaggini.

Pazienza, ormai i buoi sono scappati dalla stalla.

Ci hanno chiesto cosa pensiamo di fare adesso. Che dovremmo fare più di aver fatto affiorare la cosa come la punta dell'iceberg dall'oceano? Esisteranno pure i sommozzatori e gli esperti di ghiacciai, che andranno a studiare il fenomeno da vicino e con i mezzi e le competenze adeguate!!!!!!

Qualche idea ce l'abbiamo, ma a causa delle nostre vite così "diverse" il tempo è sempre poco, e non si può andare avanti a rubarlo al sonno.
Lo scopo che ci siamo prefissi, come gruppo di genitori di figli disabili "dal monte Rosa al Gennargentu", rimane invariato: siamo stufi di essere cittadini di serie B e fare una fatica da Sisifo per tutto ed è giusto che i nostri figli, come i figli disabili di tutti, nel nostro Paese, non patiscano nessuna discriminazione, offesa, umiliazione o esclusione, ma siano PERSONE, come tutti, godendo, come si dice, di "pari opportunità".