Lo scorso febbraio intercettai un articolo di west info, che rimandava ad un questionario, indetto dalla Commissione Europea, per promuovere una consultazione pubblica in tema di disabilità.
Invitai caldamente tutti, dalla nostra pagina Facebook, a compilarlo.
Riposero in tantissimi a quel post, condividendolo anche.
C'era tempo fino al 18 marzo scorso per partecipare a questa consultazione pubblica.
Era un'occasione imperdibile per comunicare la nostra idea di semplici cittadini e utenti diretti dei servizi offerti dalle politiche nazionali in tema, per far saper davvero a questa commissione la situazione dei servizi, la condizione delle persone con disabilità, la cultura intorno alla disabilità, insomma per dare lo status quo.
Ora questa commissione europea ha stilato le sue conclusioni, basandosi sia sul rapporto ufficiale sia su quelli cosiddetti "ombra" cioè resi da organismi non ufficiali - probabilmente il questionario ricade nella seconda evenienza.
Da considerare che in moltissimi, non solo il nostro bacino di utenza, grazie al vettore social network, hanno risposto al questionario.
E questo è stato un gran bel segnale, per la Commissione Europea.
Aggiungeteci che il nostro Paese, per quanto riguarda la disabilità, è stato messo sotto la lente d'ingrandimento di Bruxelles grazie all'indefesso e oserei dire eroico lavoro - date le risorse e le condizioni, anche fisiche/di salute degli attori - del Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili, che ha portato la questione del riconoscimento della figura del Caregiver all'attenzione dei parlamentari europei.
Se ve lo foste perso, eppure anche questo preziosissimo documento l'avevo puntualmente postato sulla pagina FB della nostra associazione, quando fu reso disponibile, potete ascoltare e vedere in questo video le reazioni dei parlamentari di TUTTA EUROPA.
Stavano parlando di noi, noi genitori o familiari che di lavoro ci prendiamo cura del nostro congiunto e nessuno, nel nostro Paese, ci considera.
E questo video risale a settembre 2015.
Comunque, qualche notizia sulla conclusione dei lavori della commissione la trovate qui, nell'articolo uscito ieri su Vita.it
Sarebbe invece importante leggere l'articolo ufficiale, che sta sul sito europeo ed è in inglese e in tanti non sono in grado di leggerlo - si può usare un traduttore, certo, con tutti i limiti del caso, però, ad ogni modo si trova qui.
In prima battuta, leggendo molto velocemente causa totale assenza di tempo al momento - e me ne scuso - quello che emerge è che il nostro Paese sta messo maluccio, nonostante gli interlocutori istituzionali dicano che è "tutto bellissimo" a questi che stanno verificando l'applicazione della Convenzione ONU in Italia - quindi mica pizza e fichi.
Il prossimo 2 settembre sarà pubblicato tutto il rapporto della Commissione Europea.
Teniamo presente che dal prossimo 15 settembre, a Firenze, si terrà la
V Conferenza Nazionale sulla Disabilità, organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Comune di Firenze. Si svolgeranno dei lavori che porteranno all'approvazione di un documento finale che tocca tutti gli ambiti riguardanti le persone con disabilità.
V Conferenza Nazionale sulla Disabilità, organizzata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dal Comune di Firenze. Si svolgeranno dei lavori che porteranno all'approvazione di un documento finale che tocca tutti gli ambiti riguardanti le persone con disabilità.
Se non ho capito male i relatori della commissione europea che stanno verificando se noi, come Paese, stiamo applicando la Convenzione ONU dei diritti dell eprsone con disbailità, e in che termini la applichiamo, hanno declinato l'invito.
Invece noi GT saremo presenti, perchè c'era la possibilità di partecipare e ci siamo iscritti, ancora a luglio.
Mi auguro che si apra un periodo di grande riflessione, per tutti: sbaglierò, ma siamo in un momento di grandi ed importanti mutamenti, a ogni livello e per cambiare nella giusta direzione è necessario fare, piuttosto che dire o, peggio, "criticare", soprattutto dopo l'immane fatto del terremoto che ci ha costretto a fermarci e a pensare a quello che davvero è importante.
E anche in questo frangente moltissimi di noi hanno provato tutta la crudezza della condizione sia dei nostri familiari che nostra di caregiver, come è ben spiegato in questo articolo, e questa condizione deriva appunto dalla cultura che c'è e quindi dagli interventi che in alto adottano, perchè influenzati da questa cultura.
La disabilità è in ogni luogo, in ogni settore, sempre, "in tutti i posti", appunto e dipende da un sacco di fattori tra loro collegati .
Continuare a vivere come se non esistesse o riguardasse una sparuta categoria non è più possibile.
E nemmeno è possibile continuare a sentirsi dire "Convenzione cosa?" come, ahinoi, tuttora accade.
Provare a rimediare a tutto questo si può, non dico che sia facile o breve, ma tentiamo e poi potremo dire, perchè l'applicazione della Convenzione Onu, nel nostro Paese, dipende da tutti.
Diane Kingston,
Diane Kingston,
Diane Kingston,
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