lunedì 6 dicembre 2010

BUONE FESTE


Di oggi è la notizia che una donna inglese, fingendo di essere malata terminale di cancro, ha chiesto ed ottenuto fondi per pagarsi (inesistenti) cure.
Non è la prima volta, per esempio molti di voi ricorderanno questo caso oppure quello della madre che costrinse il figlio a fare la parte del disabile grave, ne parlammo qui.
Viene spontaneo pensare immediatamente al caso nostrano più eclatante, cioè il "caso Ciotola".
All'estero, se e quando ti scoprono, scatta la punizione e logicamente il pubblico biasimo: non c'è nulla di più bastardo che lucrare sulla malattia, soprattutto se è una malattia simulata.
Da noi invece, nonostante le indagini condotte dalla magistratura, chi truffa le persone è sempre lì, come niente fosse.
Non solo, ma addirittura, nel nostro Paese è stata attuata una manovra per cui i veri invalidi, disabili etc sono sottoposti a controlli perchè, a detta di certi politici, la maggioranza degli invalidi italiani è costituita da gente che simula, per avere un sussidio economico.

Così succede che quelli veri, magari, si vedono togliere il sussidio che gli spetterebbe di diritto oltre a tutti i benefici che la legge eroga a chi ha patologie reali e purtroppo non curabili. Succede che certe categorie di disabili molto gravi siano costretti a fare dei sit-in perchè vengano approvati i LEA! Cioè una richiesta legittimissima e non un capriccio o una boutade tanto per attirare l'attenzione e vendere qualche disco o assicurarsi il sold out alla prossima stagione concertistica.

Succedono anche cose molto gravi e tristi nel contorno dell'isolamento sociale che tocca a certe categorie di persone, che non hanno nessuna colpa né hanno commesso nessun reato, eppure vengono trattate peggio dei delinquenti.
Non si è mai letto nessun comunicato, da parte delle associazioni che prendano posizione e magari denuncino questa riprovevole pratica di quelli che simulano o comunque celando la verità o dicendone solo una parte fanno appello alla pubblica generosità per pagare le "ingenti" spese sanitarie per curare il proprio figlio.
Né si è mai letto di comunicati da parte del Ministero della Sanità o da qualche ordine dei medici che si pronunciasse al riguardo.
Continuiamo a leggere invece di comunicati in cui si asserisce di lavorare per le persone disabili, tutelandone i diritti e bla bla bla.
Certo.
Grazie.
Buone feste.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Anche di limitarsi con le richieste al tar per il sostegno

Diego Agostini ha detto...

La cosa più spiacevole è che queste pratiche tolgono risorse a chi veramente ne ha bisogno.