mercoledì 15 giugno 2011

Giù le mani dal sostegno!


La notizia è arrivata ieri, come una scoppola sulla nuca: è stato presentato il rapporto "Gli alunni con disabilità nella scuola italiana: bilancio e proposte" frutto di uno studio congiunto, condotto da esperti riconducibili a associazione Treellle, Caritas italiana e Fondazione Agnelli.
Stando a quanto letto da articoli apparsi sui quotidiani che parlano di questo studio, definito "corposo", sembrerebbe che la proposta innovativa sia quella di togliere gli insegnanti di sostegno che possono, per esempio, essere sostituiti da un audiolibro o da chi può insegnare il braille..... riservandoci ulteriori commenti a dopo aver letto tutto questo studio - intanto ne stiamo parlando sul forum e sulla nostra pagina FB, ci limitiamo a far presente che la realtà è fatta di dirigenti che non sanno neanche cos'è la legge 104, di ASL che ritardano o non mandano il verbale di accertamento utile per richiedere le ore di sostegno, di genitori che a centinaia fanno ricorsi al TAR, di genitori che scrivono ai giornali per denunciare le situazioni raccapriccianti che subiscono i loro figli, di alunni che vengono portati a passeggiare per i corridoi, di associazioni di genitori che si battono come leoni per far valere i diritti che dovrebbero garantire le leggi, le belle leggi che abbiamo per l'integrazione e il diritto allo studio per i nostri figli disabili, di scuole che non fanno i GLH, di PEI che vengono scritti in forma di tema dal solo insegnante di sostegno e che spesso non vengono nemmeno consegnati ai genitori, di assistenti alla comunicazione che non vengono assegnati nonostante le disabilità sensoriali certificate, di dirigenti USP che vietano la CF..... ci dimentichiamo poi le varie dichiarazioni di politici locali e nazionali in tema di alunni disabili? Oppure le proposte di legge da far accapponare la pelle che dimostrano l'ignoranza totale al riguardo?
Sono tutte cose che abbiamo detto, segnalato e commentato in questo blog, basate su dati e fatti certi.
Ecco questa è la realtà della scuola dell'integrazione italiana, dove la metà degli studenti disabili la abbandona dopo aver assolto l'obbligo (atto comprensibile se il percorso scolastico è una perenne trincea).
Certo non mancano situazioni modello, le classiche cosiddette buone prassi, che magari vengono anche premiate in occasione del concorso istituzionale, ma sono le eccezioni che confermano una regola disastrosa, lesiva del diritto allo studio.
Non abbiamo bisogno di teorie, studi, chiacchiere, vorremmo che le leggi fossero applicate. Sarebbe un ottimo, fondamentale, inizio.
Leggere i vari articoli che parlano di questo studio presentato ieri a Roma ci fa venire in mente quella famosa frase: "Che mangino brioches". Alla superficiale e indifferente autrice di questa frase tagliarono la testa, noi ci acconteremmo che alcuni la usassero..... innovare significa apportare modifiche migliorative ad un sistema che funziona, ci spieghino cosa funziona, in questo sistema-scuola per i nostri figli.
Aggiornamento delle quasi 15.00: volete leggere lo studio? prego accomodatevi, costa solo 18,90 €, persino in sconto!

3 commenti:

Maria Grazia Fiore ha detto...

Ho scritto un post con un po' di link e le slides di presentazione del Rapporto

orsatosta ha detto...

ho visto, bellissimo pezzo ;)

TIMEOUT ha detto...

sto controllando se funziona la sezione commenti...scusate