Come avevo scritto qui ormai per quest'anno (scolasticamente parlando) i giochi sono fatti.
Però si può pensare di giocare al meglio il prossimo torneo - in questo periodo ci sono le preiscrizioni per gli ordini successivi, per esempio, e per chi invece ha un figlio che sta continuando un ciclo, può pensare di predisporre ogni intervento in modo che a settembre non si debba più sentire o leggere cose come:
manca l' insegnante di sostegno,
hanno ridotto le ore,
non danno l'oss,
non fanno il trasporto,
non ci sono gli ausili,
devo riprendere il bimbo all'ora di pranzo,
non c'è lo scivolo/l'ascensore,
non c'è il parcheggio,
non c'è il GLH,
non c'è il PEI
e via di queste assurdità.
Siamo, come genitori, ma anche come persone che pensano che i diritti non siano optional, stufi di sentire ogni anno le stesse solfe, le stesse imprecisioni, le stesse proteste che, se pur leggittime, sul piano concreto non hanno portato a nulla. Per cambiare le cose bisogna impegnarsi e prima di tutto un genitore ha il dovere di informarsi a puntino.
Avete poca confidenza con il computer? Bene: esistono ancora i telefoni e potete telefonare a una delle innumerevoli associazioni presenti nel nostro Paese e chiedere informazioni.
Non vi rispondono?
Andateci di persona.
Quello che possiamo fare noi e che dal 2008 facciamo è mettere in rete le informazioni, attraverso questo blog, il forum e ora anche la pagina del gruppo su facebook.
Per esempio: una bella notizia, che andrebbe sfruttata, è quella postata qui.
Non credo sia difficile esportare questo tipo di iniziativa in altre città.
E sarebbe bello che ci fossero corsi per insegnanti anche per bambini con altre esigenze, perchè i tempi sono cambiati, così come i modi di comunicare ed insegnare, pure, e la tecnologia sta diventando una componente imprescindibile da tutto ciò - pensiamo solo al computer e al software che serve al computer che possono usare i nostri figli che magari non possono tenere in mano la penna o magari manco la vedono, i nostri figli che sono sordi o muti o hanno ritardi di varia natura.
Non possiamo pensare di perdere ancora tempo prezioso, energie e salute (quant'è logorante trovarsi ad interagire in quelle situazioni che ben sappiamo?) e in ultimo soldi, tanti soldi, per sanare delle situazioni di cui nessuno sembra voglia farsi carico ma che, alla fine, pagano i nostri figli e basta, perchè chi rimane indietro sono loro.
Come genitore non sono più disposta a sentirmi fuori dal mondo nè a dover pensare un mondo "diverso" in cui posizionare mio figlio solo perchè "l'ignoranza danza": il mondo è uno, le persone sono tutte uguali e hanno gli stessi diritti.
Per chi deve iscrivere il proprio figlio/a per la prima volta: andate a parlare con il/la dirigente, visitate la scuola, procuratevi il POF - in internet si trova tutto: le scuole dirette da persone che sanno fare il loro lavoro, inseriscono anche tutto quello che riguarda la disabilità. Individuate i referenti per la disabilità in ambito scolastico- istruzione: esistono gli esperti H anche negli USP, al Comune, alla Provincia, In Regione.
Predisporre il tutto adesso significa garantirsi un anno scolastico senza pensieri e garantire al proprio figlio quello che gli spetta.
Certo, magari non saranno tutte rose e fiori, ma allora, confrontandosi con altri genitori e condividendo, forse la soluzione si trova.
Chi l'ha scritto che dobbiamo sempre patire ogni pena per tutto? Facciamo danzare un po' di cultura, suvvia.
Nessun commento:
Posta un commento