domenica 9 gennaio 2011

Chi paga il conto finale?


Di ieri la notizia, pubblicata da vari quotidiani e siti, della truffa messa in atto da un'associazione la cui mission era l'aiuto economico ai bambini "malati".
Leggiamo il comunicato Ansa: "LECCE, 8 GEN - Una inchiesta per truffa aggravata è stata avviata dalla guardia di finanza nei confronti di una associazione onlus di Lecce, Angeli Azzurri, che raccoglie fondi per l'assistenza a bambini colpiti da gravi malattie.
L'associazione avrebbe destinato realmente ai bimbi solo il 5% del denaro raccolto. Il presidente dell'associazione (che ha diramazioni in varie regioni d'Italia), un uomo di 63 anni di Taranto, è indagato per truffa aggravata in concorso con altre persone. Tra il 2005 e il 2008 l'associazione avrebbe raccolto 532.000 e ne avrebbe donati solo 28.000
".
Facendo un giro in rete si trovano vari articoli che riprendono questo comunicato e oggi la notizia è stata data anche al TG5 delle 13.
Siamo in una congiuntura, non solo economica, di crisi. Lo Stato, tra le sue varie manovre, ha tentato anche di tagliare i fondi del 5X1000 destinati alle ONLUS.
Sappiamo tutti com'è andata a finire, il fondo è stato ripristinato ma con il tocco di chi probabilmente non sa che cosa sia il terzo settore, cosa faccia e perchè anche 10 centesimi sono preziosi per quest'esercito di volontari.
Ma che cos'è una ONLUS?
L'acronimo significa "Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale". Anche una società sportiva o un'associazione culturale possono essere ONLUS. Lo status di ONLUS può averlo chiunque se nello statuto di fondazione del suo ente presenta i requisiti richiesti. Per ottenere questo status bisogna appunto presentare domanda di iscrizione in appositi registri (regionali, nazionali). Solo dopo l'approvazione, un ente (associazione, circolo, fondazione etc.) può fregiarsi appieno di questo status, in poche parole tutto ciò che fa lo fa in piena legalità.
Succede che ci siano associazioni che magari sbarcano in rete o su FB sventolando l'acronimo e magari anche il CF e sempre un numero di conto corrente cui fare le donazioni per supportare i meritevoli progetti che hanno avviato. Piccola precisazione: avere un numero di CF non vuol dire essere un'associazione a tutti gli effetti.
Raccogliere soldi, cioè fondi, è praticamente lo scopo di una Onlus, ma ovviamente ci sono delle regole precise da rispettare e tutta una serie di carte da compilare e spedire..... inoltre per correttezza e secondo quel principio chiamato "trasparenza" un ente ha il dovere di informare anche sui centesimi che raccoglie e dimostrare che questi soldi vengono effettivamente impiegati per il progetto presentato. Infine: una raccolta fondi non può durare all'infinito, perchè per legge si deve quantificare il periodo di durata, scaduto il quale non è più lecito chiedere alcunchè. I soldi che poi avanzano oppure che non vengono impiegati devono essere restituiti.
Un donatore ha il diritto di sapere come sono stati impiegati i suoi soldi, perchè non si tratta di elemosina.
E adesso veniamo al caso particolare: chi meglio di noi, che abbiamo figli disabili sa quanto sia costoso garantire al proprio figlio tutto ciò di cui necessita, ma proprio perchè dobbiamo informarci su tutto sappiamo anche che il nostro SSN passa le terapie (se riconosciute), gli ausili etc rimborsa ogni tipo di intervento anche all'estero (se in centri di alta specializzazione); ogni Comune di residenza poi mette a disposizione tutta una serie di sussidi e aiuti – certo poi la burocrazia è killer, ma questi interventi esistono.
Quindi, quando leggiamo che si raccolgono soldi per finanziare uno o più bambini che devono fare un "costoso" intervento all'estero oppure sottoporsi ad una terapia miracolosa che si effettua solo in un centro al mondo oppure che, a causa dell'indigenza della famiglia, serve il montascale o la carrozzina o quant'altro cerchiamo di verificare se effettivamente siano appelli veritieri o come spesso accade squallide bufale.
Nessuna associazione che opera nella legalità verrà mai a telefonarvi per chiedervi un contributo che potete magari elargire al fattorino che la zelante telefonista vi può mandare "anche subito": ogni donazione può essere dedotta dalla dichiarazione dei redditi se fate un versamento tramite bollettino postale o bonifico bancario; le ricevute fatte su quei blocchetti numerati che portano pure il timbro dell'associazione non valgono. Così come lasciare le monetine del resto nel salvadanaio, appositamente guarnito di foto esplicativa, nei negozi.
Un augurio che faccio per questo 2011 è che finalmente si incominci a premiare tutte quelle persone che davvero si spendono per gli altri e che spesso devono faticare più del dovuto perchè ci sono troppi che si aproffitano di certe lacune, della credulità della gente, speculando in maniera inqualificabile.
Per verificare se un'associazione esiste realmente ed è riconosciuta basta cercare nei registri appositi oppure fare una telefonata all'Agenzia delle Entrate.
Premiamo i progetti REALI, che davvero aiutano e migliorano la società.

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