martedì 8 febbraio 2011

Il lavoro è un diritto, per tutti.


Ricordate quest'estate? Quando iniziavano ad uscire le prime, apparentemente, a ciel sereno, dichiarazioni e notizie relative alla finanziaria? Dietro la giustificazione della crisi, della quale sono repsonsabili le persone disabili, bisognava tagliare e tagliare e, giustamente, tagliare servizi "inutili" e quindi, perchè no?, anche tagliare i sussidi che vengono corrisposti alle persone disabili e ci fu quell'indegno teatrino che vide la proposta di abbassare la percentuale di invalidità... tutte cose che ricorderete, suppongo.

Nel mezzo di tutto questo ci fu anche una bella manovrina che passò (all'epoca) proprio sotto silenzio: nell'ambito della legge per rifinanziare la missione italiana in Afghanistan (avete letto bene!) venne proposto e accettato un emendamento che diceva, in soldoni, che le vedove e gli orfani delle vittime del terrorismo avevano la precedenza anche sulle persone disabili per il collocamento al lavoro.
Nessuno ne parlò, ma qualcuno, giustamente si indignò.
Amalia Schirru avviò subito un'interrogazione sull'argomento. Da facebook l'unico gruppo che mi risulta è quello fondato da Umberto Brancia.
Per il resto, silenzio.
Però non è che se non se ne parla, qualcosa non succede.
La vicenda ha avuto un felice epilogo: dopo circa 6 mesi di battaglie quest'emendamento è stato cancellato e ripristinata una legge che tutela il lavoro per le persone disabili.

Fa riflettere che qualcuno abbia parlato di "svista" per tutta questa faccenda: i diritti delle persone disabili stanno proprio a cuore della politica al punto da compiere questo macroscopico lapsus? Incommentabile.

Nonostante il vento che tira sia quello dell'intolleranza e dell'indifferenza (altrimenti non si spiegano tante misure contro e a danno delle persone disabili) c'è chi non si lascia trasportare ma anzi si oppone e vince.

Complimenti!

Aggiungo a corollario, un'altra bella notizia: qualcuno ha avuto l'idea di creare sul web un'agenzia per il lavoro dedicata alle persone disabili, per cui chi cerca lavoro può inserire il proprio curriculum e le aziende che cercano personale possono inserire delle schede, il tutto gratuitamente. Il sito è questo.

1 commento:

  1. Era solo una svista.........
    Meno male che c'è la nostra Amalia sempre attenta...
    Se tutti fossero come Amalia Schirru e Marco Espa........tutto filerebbe liscio!!!

    RispondiElimina