sabato 7 novembre 2009

Liberiamo gli uccellini dalle gabbie!


Se qualcuno teme un post animalista o qualche allusione ai recenti fatti di cronaca politica, si tranquillizzi e legga, poi capirà il perchè di questo titolo.
Nella vita di tutti i genitori come noi una delle frasi più ricorrenti che ci sentiamo dire è "Non si può", ovviamente riferito ai nostri figli.
Anche a questo bambino i medici avevano detto "Non puoi":
"Nacque con diversi difetti congeniti: un leggero strabismo, la spina dorsale deformata, il bacino slogato e la gamba sinistra più corta rispetto all'altra di sei centimetri. Inoltre il ginocchio destro curvava verso l'interno mentre il sinistro verso l'esterno, nonostante un intervento chirurgico correttivo. Per via di tale malformazione - secondo altre fonti dovuta alla poliomielite - i medici lo dichiararono invalido e gli sconsigliarono di praticare il calcio.

Curiosamente, alcuni ritengono che il difetto fisico ne abbia in realtà agevolato la carriera sportiva, in quanto rendeva i suoi movimenti imprevedibili ed impediva così Manoel Francisco dos Santosagli avversari di capire quale direzione stesse prendendo.

Fu soprannominato Garrincha, dal nome brasiliano dello scricciolo, perché la disparità degli arti inferiori gli conferiva un'andatura simile a quella di un uccellino che saltella. Secondo altre versioni, il nomignolo gli fu attribuito dalla sorella poiché piccolo rispetto ai coetanei o, ancora, perché da bambino era solito cacciare quel tipo di uccelli. Altri soprannomi includevano Mané, diminuitivo di Manoel, "L'angelo dalle gambe storte", Il Chaplin del calcio e Alegria do Povo, in italiano "Gioia del Popolo". In particolare, Mané sarebbe da intendere come "mezzo stupido", come spiegato da Pelé nella sua autobiografia."

Questo bambino che si chiama Manoel Francisco dos Santos (1933-1983) è tutt'ora nella classifica mondiale dei migliori calciatori del XX secolo all'8° posto, nonchè è ritenuto il miglior calciatore brasiliano dopo Pelè.

Vi rimando qui da dove ho tratto le note virgolettate.

Era tanto che volevo parlare di sport, del fatto che i nostri bimbi fanno terapie invece che sport e invece c'è tutta una serie di sport che si potrebbero fare..... segnalo, per esempio, questa squadra, segnalo che esiste un programma Rai dedicato, che esistono tantissimi sportivi d'eccellenza ai quali magari è stato detto "non si può".

E veniamo agli uccellini da liberare: all'indomani dell'ennesima vittoria al Signor Garrincha è stato chiesto se aveva un desiderio e lui rispose che avrebbe voluto che tutti i brasiliani che avevano un uccellino (cioè un bambino come era stato lui) aprissero le gabbia.

Dedicato a tutti quelli che se ne fregano dei "non si può" e dimostrano che invece si può eccome.

Grazie a papà tosto Max che mi ha raccontato la storia di questo calciatore.
Aggiornamento delle quasi 17.00: a proposito, c'è anche la danza, tiè!

2 commenti:

mresciani ha detto...

Orsatosta sei un vulcano in eruzione.
Mi giro e trovo un nuovo post...ora vado a leggermi i vari riferimenti.
Lo sport è un argomento che mi piace molto e fa tanto bene ai nostri figli.

TIMEOUT ha detto...

Mi piace questo post,a partire dal suo titolo così pieno di fiducia, positività e ottimismo. E' un'esortazione a tutti i genitori come noi ad aprirsi agli altri, a far conoscere i nostri figli e le loro potenzialità, a far capire a chi ci sta intorno, insegnanti - panettieri - postini ecc.- che non basta guardare la copertina per capire un libro, ma occorre conoscere il contenuto.
Dani