mercoledì 28 ottobre 2009

SCUOLA: quelli che..... non ciistiamo!


Ogni anno, quando inizia la scuola, è sempre peggio.
Quest'anno abbiamo addirittura sfondato il fondo del barile: si sono moltiplicati i ricorsi al TAR e ovviamente sono stati vinti (l'assurdità del dover ricorrere ad un legale per far applicare ciò che prevede la legge).
Il motivo è sempre lo stesso e vergognoso: la riduzione delle ore di sostegno.
O meglio (cioè peggio): le ore di sostegno vengono ridotte perchè aumentano gli alunni certificati, ma il numero degli insegnanti rimane invariato – lo disse il ministro dell'Istruzione, quest'estate: non preoccupatevi, non abbiamo tagliato gli insegnanti di sostegno, rimangono sempre 90.000.
Qui un'interessante articolo in proposito.

Facendo due conti, se per ciascun insegnante ci sono 2 alunni, significa che in Italia abbiamo 180.000 alunni disabili. Ma sono molti di più, lo sappiamo. E moltissimi, anche casi molto gravi hanno pochissime ore di sostegno o magari zero.
A questo si aggiunga che la Scuola, vista dal genitore, non è solo l'insegnante di sostegno, ma è anche il trasporto, le barriere architettoniche, gli ausili...
Dopo aver diffuso la nostra lettera (eravamo a fine maggio), ci scrissero decine di genitori, che ci raccontavano la loro storia: da Sassari, Napoli, Firenze, Milano, Pavia, ovunque in Italia, era sempre la stessa.

Quindi si sono susseguite le notizie ministeriali, commentate dai giornalisti di settore (ricordiamo che in Italia c'è un'informazione ufficiale e una settoriale, di nicchia, che si occupa del mondo della disabilità. Entrambi procedono separate, senza mai interagire), dove si esprimeva preoccupazione per questo e quello, aspettando le nuove linee guida sull'integrazione(uscite ad agosto).

Ma non dovevamo preoccuparci, perchè gli insegnanti di sostegno non erano stati ridotti di numero.
Dovevamo essere molto fiduciosi, soprattutto perchè sembrava essersi riallacciato il dialogo tra mondo della disabilità e Istituzione in quanto si era ricostituito "l'osservatorio" e, nel giro di poco tempo c'erano state ben due riunioni (WOW!).

Poi inizia la scuola e cosa veniamo a sapere?
7 alunni in una stessa classe, idem e con quintali di patate in Sardegna (dove si "scopre" che l'andazzo dura da anni) e poi la situazione da sfacelo in Sicilia, a seguire le Marche, le sentenze del tar in Calabria e, di queste ore, la bella notizia che viene da Firenze.

Diritto allo studio?
In questo Paese siamo tutti uguali e riceviamo lo stesso trattamento?
Mi domando cosa farebbe un genitore di un alunno normo se scoprisse che a scuola non c'è l'insegnante. O magari il bagno. O il banco. Oppure la porta d'ingresso.
Perchè questo succede ai nostri figli, usando una rozza similitudine.
Penso che un genitore di un bambino normo farebbe un putiferio e andrebbe a prendere il dirigente per il colletto.
Invece noi, cui puntualmente succede di arrivare a scuola e di NON trovare nulla, che facciamo?
Quelli di noi che reagiscono – purtroppo non è scontato come si può credere – si imbarcano in una girandola di raccomandate, telefonate, colloqui, estenuanti bracci di ferro fino all'extrema ratio del ricorso all'avvocato etc etc etc.

Dov'è che sbagliamo (ammesso e non concesso che a sbagliare siamo noi...) noi, genitori con figli disabili – che magari siamo anche anche presidenti di associazioni, associazioni che fanno parte di federazioni, federazioni che colloquiano in maniera privilegiata con le Istituzioni etc. se, OGNI ANNO, le cose non sono cambiate – ma i dirigenti sono sempre gli stessi, la legge 104 pure........?????

Che Paese è il nostro se, ancora nel 2009, nomini il PEI e il dirigente ti guarda come se avessi detto una parolaccia?

Cosa stiamo qui a parlare di qualità della vita dei genitori di figli disabili, se passiamo metà del nostro tempo a scrivere lettere, citare articoli di legge e parlare con persone che non hanno la più pallida idea di cosa stiamo chiedendo?

Abbiamo anche tutta la parte di battaglia sulla riabilitazione, sugli ausili, sui controlli medici e chili di burocrazia, sottoforma di moduli da compilare, per qualsiasi cosa!

Forse quest'anno le cose cambiano: a settembre spunta il CIIS, che avvia questo progetto (unico finora) di costruire, insieme ad altri (ribadisco: insieme ad altri) la prima piattaforma per l'integrazione scolastica.
Tradotto: un documento in cui vengono affrontati (per essere risolti) i nodi cruciali di questa scuola ancora proibitiva per i nostri figli.

Questa è la lista dei partecipanti - chi ha risposto all'appello lanciato dal CIIS che ha invaso il web con i suoi comunicati:

- Giovanni Pagano, presidente dell'ANMIC (Associazione Nazionale Mutilatilati e Invalidi Civili)
- Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap)
- Lilia Manganaro, responsabile nazionale per le politiche scolastiche dell'ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale)
- Antonio Nocchetti, presidente dell'Associazione Tutti a Scuola di Napoli
- Elena Duccillo, moderatrice delle liste web Didaweb, Didaweb-Handicap, Handicap e Società ed Educazione&Scuola
- Fabiana Gianni, rappresentante del Gruppo Genitori Tosti in Tutti i Posti
- Anna Di Domenico dell'Associazione x disabili gravissimi Claudia Bottigelli
- Giuseppe Argiolas, responsabile del CIIS Sardegna
- Vito Bardascino, vicepresidente dell'Associazione Italiana SuXfragile
- in rappresentanza delle organizzazioni sindacali di categoria, Marcello Pacifico, presidente dell'ANIEF (Associazione Nazionale Insegnanti ed Educatori in Formazione
Benissimo.

Genitori, insegnanti, lettori/ripetitori, presidenti di associazioni e quanti altri coinvolti, venite a parlarne qui, fatevi sentire e siate numerosi (*), perchè questo progetto non è qualcosa di astratto, ma significa che i nostri figli non saranno più in parcheggio (magari in corridoio o nello stanzino "acca") ma a scuola.

p.s.: su Superando, nella stringa "cerca" digitate "Gelmini" e ripercorrete cronologicamente gli avvenimenti; poi scegliete un qualsiasi giornale e fate lo stesso.
(*) 180.000 alunni, cifra moooolto per difetto... qualcuno avrà pure il pc ;)

8 commenti:

  1. Il barile oltrechè averlo sfondato qualcuno vorrebbe buttarlo a mare con tutto il carico di PROBLEMI....sì perchè per la maggior parte delle scuole i nostri figli sono un problema....doversi arrovellare per far avere ai nostri figli il giusto sostegno è un problema per qualche mente PENSANTE....e poi questi genitori come noi che rompono continuamente le scatole....ma perchè non stanno zitti in un cantuccio con i loro figlioli ....qualcuno si sarà chiesto???
    eh no......ci siamo come genitori e vogliamo fare la nostra parte appunto di genitori che seguono i loro figli e salvaguardano i loro diritti . Genitori che tutelano i diritti che la legge 104 ci ha dato per i nostri figli......
    Ci dispiace ma NON STIAMO ZITTI.
    Noi facciamo il nostro compito di genitori e voi quello per cui siete profumatamente PAGATI.
    Non ci stiamo a fare i birilli.

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  2. non è anonimo il messaggio e di mresciani

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  3. una scuola da schifo quest'anno.
    Vogliono rifare le scuole speciali per i nostri figli?

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  4. Bambini gravissimi con sostegni insufficienti è veramente una vergogna. E l'Italia sarebbe la nazione che ha più a cuore i disabili.
    Forse ha buone leggi peccato che vengano applicate solo in parte.

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  5. Integrazione dei disabili. Sono belle parole però applicatele in toto.

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  6. La scuola questa sconosciuta.
    Emma

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  7. Si potrebbe dire invece
    la scuola purtroppo questa conosciuta realtà per i nostri figli meno fortunati-
    Sandro e Lucia

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  8. Chi non ha soldi per pagare un avvocato cosa fa? Purtroppo si deve accontentare e lasciare il proprio figlio disabile dentro la scuola ma non integrato, magari in giro negli anditi dove non devono stare. Che brutte situazioni che stanno vivendo i nostri figli e noi genitori impotenti davanti a queste schifezze. Sono indignato e disgustato ma non ho soldi.
    Sergio

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