domenica 7 novembre 2010

L'onda sarda

di mresciani:
Cresce l'onda di protesta.
E' la protesta dei disabili e dei loro familiari per la delibera 34/30 presentata il 18 ottobre u.s. dall'Assessore Regionale alla Sanità della Sardegna.
Una delibera che ha una sola finalità: un taglio netto ai contributi che una legge nazionale, la 162/98, eroga alle famiglie dei disabili per vedere realizzati dei progetti di vita, sia come assistenza che come progetti per l'autonomia, per la cosiddetta "vita indipendente".
Pian pianino si stavano tracciando e raggiungendo del bellissimi obiettivi per persone che, come unica alternativa, avevano il ricovero in un qualche istituto, oppure, progetti per migliorare la scolarizzazione e la socializzazione. Progetti anche per persone che, finito il periodo della scuola dell'obbligo, si vedevano chiuse tutte le porte: con la 162 tante porte invece si sono aperte.
Questa delibera, nei giorni scorsi, è calata come una mannaia su una categoria di persone che già la vita ha abbastanza umiliato sotto tanti punti di vista, sia come aspetto sanitario, sia come aspetto dell'inclusione scolastica/diritto allo studio, negando a tanti, nonostante le leggi esistano, una loro effettiva integrazione che invece si traduce, nella realtà, per la maggior parte dei casi, in un semplice INSERIMENTO.
Il 4 novembre u.s. la Fish Sardegna ha organizzato una manifestazione davanti al Consiglio Regionale per contestare questa delibera, manifestazione alla quale hanno partecipato tante altre associazioni dell'isola e singole persone disabili e non, operatori del settore, medici e tanti altri. Qui il video.
Il segnale è stato chiaro e netto, tanto che una delegazione (c'ero anche io) è stata ricevuta da qualche capo gruppo consiliare: le cose che non vanno nella delibera sono state ampiamente illustrate.
Non vanno bene i criteri proposti per l'attuazione e la cifra che, nonostante si dica sia la stessa dell'anno scorso, è stata ridotta di 25 milioni di euro.
La matematica continua a non essere un'opinione, per noi, e, se l'anno scorso si sono stanziati 116 milioni e quest'anno 91.5: all'appello ne mancano 25.
A noi familiari dei disabili poco deve importare che si siano attinti dei denari da altri capitoli, magari si può vedere anche quest'anno lo stato di salute della Dinamo e regolarsi di conseguenza.

Volendo, i soldi, si trovano.

Alla riunione c'era anche la deputata Amalia Schirru che ha assicurato presenterà un'interpellanza parlamentare per quanto riguarda questo argomento, mentre invece l'opposizione in Regione presenta una mozione a nome dei consiglieri regionali Mario Bruno e Marco Espa.
Il 5 novembre il Comitato dei familiari per l'attuazione della 162 (*) cui io sono orgogliosa di appartenere, si è riunito in Assemblea all'Hotel Mediterraneo alle ore 16, la riunione è stata molto partecipata.
Moltissime le presenze, tanto che la sala purtroppo non ha potuto accogliere tutti, ci sono stati oltre ai familiari dei disabili e disabili, politici, operatori, insegnanti, dirigenti scolastici, tantissimi, oltre ai giornalisti e cameraman.
Sono stati dibattuti tutti i punti della delibera e ci siamo dati un appuntamento per una grande manifestazione, la cui data è ancora da stabilire, perchè ci sono vari impegni dei politici da rispettare, e comunque non dobbiamo andare oltre il 22 novembre, perchè da quella data in poi si deve parlare di bilancio regionale.
Abbiamo tempo sino al 15 dicembre 2010 per apportare modifiche alla delibera.
La nostra decisione è ferma: i soldi sono insufficienti e le norme di attuazione sono assurde e discriminanti per taluni.
La 162 è stata, per la Regione Sardegna, un fiore all'occhiello. Adesso non vorremmo che questo fiore all'occhiello appassisse e sparisse, cancellando anni di buone prassi.
Si deve andare avanti e non indietro: fare i gamberi non è nel nostro spirito, i nostri disabili vanno salvaguardati e rispettati ricordandoci che dietro di loro ad assisterli ci sono anche tante persone che per gli effetti di questa delibera perderanno il posto di lavoro.
Posti di lavoro preziosi per la MINIMA SOPRAVVIVENZA, la cui mancanza, purtroppo, nella nostra Regione, già martoriata da investimenti sbagliati nell'Industria e quant'altro, ha ridotto la nostra terra ad avere un altissimo indice di disoccupazione e INOCUPPAZIONE.
Non si può proprio andare avanti così, siamo arrivati ad un punto di non ritorno.
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(*) l'elenco delle associazioni aderenti al Comitato dei familiari per l'attuazione della L.162 in Sardegna piani personalizzati di sostegno alle persone con disabilità grave:
ABC Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna
Associazione Italiana Sindrome di Williams, Sardegna
Associazione Italiana Sindrome X Fragile, Sardegna
Associazione Sindrome di Crisponi e Malattie Rare, Sardegna
ASARP Associazione Sarda per la Riforma Psichiatrica, Cagliari
Associazione Sindrome di Marfan, Sardegna
Associazione Nazionale del Volontariato per l’Integrazione e Promozione Sociale dei
Disabili, degli Ipovedenti, dei Ciechi, degli Anziani e delle loro Famiglie Sardegna
ASBI Associazione Spina Bifida e idrocefalo Sardegna
Centro Down
Comunità Papa Giovanni XXIII
Diversamente Onlus
Genitori tosti in tutti i posti
UNIAMO Federazione Italiana Malattie Rare, Sardegna
Associazione Dopo di noi, Senorbì
Effathà, Gallura
Is Angelus, Sinnai
Il Girotondo, Terralba
Il Risveglio, Porto Torres
Ogliastra Informa
Un Raggio di Sole per un Sorriso, Decimomannu
Associazione Delfino di San Gavino
Singoli, Famiglie ed Esponenti del movimento della vita indipendente di tutte le province sarde

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