Abbiamo voluto provare a portare nostro figlio a fare una gita, destinazione una malga delle nostre montagne.
Ci si arriva comodamente con la macchina, fino su a 1616 metri. Se si ha un po' di fortuna – come è capitato a noi oggi – si può trovare uno spazio libero per il parcheggio, a pochi metri dall'ingresso della baita. Ma non c'è l'ombra di un parcheggio per disabili.
L'ultima volta che eravamo venuti in questi luoghi è stato due anni fa: non è cambiato nulla da allora, nel senso che passa il tempo ma non vengono potenziate/migliorate/aggiornate le strutture ricettive mentre i flussi turistici aumentano di stagione in stagione; del tutto carente l'informazione sui siti internet, nonostante questa località faccia parte di un parco naturale protetto che gode di finanziamenti pubblici etc etc etc: l'unico numero di telefono risultava squillare a vuoto, per cui non ci è stato possibile nemmeno prenotare un posto a sedere né informarci sul tempo – erano previsti rovesci.
Dicevo, tutto uguale a due anni fa: stesso numero di tavoli, tutti occupati e, a causa del forte vento, qualsiasi ombrellone era chiuso. Siamo grati a quella signora che gentilmente è venuta ad avvisarci che i posti vicino a loro erano vuoti e se volevamo potevamo sederci vicino a loro perchè chi li aveva riservati era già andato via – mentre una delle inservienti ci aveva detto che non potevamo accomodarci lì perchè il biglietto della prenotazione era ancora fissato al tavolo (con una puntina!).
Non è stato molto piacevole dover tenere saldamente il piatto nel timore che volasse via – come alla fine è successo, ancora colmo di deliziose specialità tipiche, imbrattando mia suocera in pieno e schizzando i commensali vicini che, giusto poco prima, avevano avuto la stessa disavventura con i loro piatti.
Dopo il caffè (ottenuto con 10 minuti di paziente coda) abbiamo cercato uno spazio sull'erba per stendere la coperta e sdraiare il piccolo. Con un accorgimento di fortuna ho fissato un ombrello, che tenevamo nel bagagliaio della macchina, alla carrozzina, per creare un poco d'ombra in modo che almeno il suo visetto fosse al riparo dal sole battente.
Ci si arriva comodamente con la macchina, fino su a 1616 metri. Se si ha un po' di fortuna – come è capitato a noi oggi – si può trovare uno spazio libero per il parcheggio, a pochi metri dall'ingresso della baita. Ma non c'è l'ombra di un parcheggio per disabili.
L'ultima volta che eravamo venuti in questi luoghi è stato due anni fa: non è cambiato nulla da allora, nel senso che passa il tempo ma non vengono potenziate/migliorate/aggiornate le strutture ricettive mentre i flussi turistici aumentano di stagione in stagione; del tutto carente l'informazione sui siti internet, nonostante questa località faccia parte di un parco naturale protetto che gode di finanziamenti pubblici etc etc etc: l'unico numero di telefono risultava squillare a vuoto, per cui non ci è stato possibile nemmeno prenotare un posto a sedere né informarci sul tempo – erano previsti rovesci.
Dicevo, tutto uguale a due anni fa: stesso numero di tavoli, tutti occupati e, a causa del forte vento, qualsiasi ombrellone era chiuso. Siamo grati a quella signora che gentilmente è venuta ad avvisarci che i posti vicino a loro erano vuoti e se volevamo potevamo sederci vicino a loro perchè chi li aveva riservati era già andato via – mentre una delle inservienti ci aveva detto che non potevamo accomodarci lì perchè il biglietto della prenotazione era ancora fissato al tavolo (con una puntina!).
Non è stato molto piacevole dover tenere saldamente il piatto nel timore che volasse via – come alla fine è successo, ancora colmo di deliziose specialità tipiche, imbrattando mia suocera in pieno e schizzando i commensali vicini che, giusto poco prima, avevano avuto la stessa disavventura con i loro piatti.
Dopo il caffè (ottenuto con 10 minuti di paziente coda) abbiamo cercato uno spazio sull'erba per stendere la coperta e sdraiare il piccolo. Con un accorgimento di fortuna ho fissato un ombrello, che tenevamo nel bagagliaio della macchina, alla carrozzina, per creare un poco d'ombra in modo che almeno il suo visetto fosse al riparo dal sole battente.
Dopo neanche un'oretta, invece che aspettare il tardo pomeriggio, ce ne siamo tornati verso casa, poiché mi sembrava umiliante cambiargli il pannolino davanti a tutti, lì sdraiato sulla coperta, nel mezzo di un prato – ma quale bagno per disabili dite, l'unico wc era un bugigattolo con la turca!
Non fraintendetemi: ci siamo comunque goduti qualche ora lontano dall'afa implacabile della città, respirando aria buona, ma ci vorrebbe molto poco per rendere più accogliente una località turistica, non solo nell'attenzione verso le persone disabili.
Non consiglio perciò questa struttura.
Invece, poiché quest'anno non potremo fare vacanze ma solo approfitare dei week end per gite ed escursioni (speriamo), segnalo questi link, trovati nei miei tour sul web; finora, a parte le due segnalazioni in calce al post di lunedì sui "diari di viaggio cercasi" nessuno ci ha ancora segnalato altro:
- turismo accessibile con diari di viaggio (ma solo per adulti) e link preziosi;
- village for all villaggi e campeggi accessibili in Italia;
- sardinia for all stessa filosofia ma riguarda SOLO il nord dell'isola
- video su Torino accessibile
- la vacanza Gaiarda (!) il cui secondo turno è ancora possibile prenotare, suppongo, tutti i dettagli qui;
Il nostro appello è stato pubblicato qui e qui, grazie ;) su forza, partecipate e condividete!
E adesso vado a spalmarmi abbondantemente di lozione doposole :)
Non fraintendetemi: ci siamo comunque goduti qualche ora lontano dall'afa implacabile della città, respirando aria buona, ma ci vorrebbe molto poco per rendere più accogliente una località turistica, non solo nell'attenzione verso le persone disabili.
Non consiglio perciò questa struttura.
Invece, poiché quest'anno non potremo fare vacanze ma solo approfitare dei week end per gite ed escursioni (speriamo), segnalo questi link, trovati nei miei tour sul web; finora, a parte le due segnalazioni in calce al post di lunedì sui "diari di viaggio cercasi" nessuno ci ha ancora segnalato altro:
- turismo accessibile con diari di viaggio (ma solo per adulti) e link preziosi;
- village for all villaggi e campeggi accessibili in Italia;
- sardinia for all stessa filosofia ma riguarda SOLO il nord dell'isola
- video su Torino accessibile
- la vacanza Gaiarda (!) il cui secondo turno è ancora possibile prenotare, suppongo, tutti i dettagli qui;
Il nostro appello è stato pubblicato qui e qui, grazie ;) su forza, partecipate e condividete!
E adesso vado a spalmarmi abbondantemente di lozione doposole :)
Ma non pretenderai troppo????
RispondiEliminaI genitori dei bimbi speciali non si devono mai annoiare, forza trottare sempre ed in ogni posto!!
non era anonimo il messaggio è mio
RispondiEliminaMRESCIANI ..E' LA MIA FIRMA
RispondiEliminaahahahahahahah!
RispondiEliminaSegnalo anche questo camping. Io non l'ho sperimentato personalmente, ma ho avuto parere positivo dagli operatori che accompagnanno i ragazzi con disabilità motoria.
RispondiEliminahttp://www.campingflorenz.com/ita/campeggio-italia/campeggio-per-disabili.php
P.S. Se la segnalazione va messa nell'altro post, chiedo a mammatosta di spostarla :-)
va benissimo così, poi in autunno faremo un post riepilogativo per non perdere nessuna informazione; grazie per le segnalazioni :)
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