Aspettavamo questo articolo, che è oggi uscito sul corsera; un fallimento, la dimostrazione che le associazioni non hanno lavorato bene e che manca del tutto l'informazione per i genitori che, abbandonati a sè stessi e forse incapaci di farsi valere (o non vogliono?) scelgono la via più semplice per loro, ma non certo per i loro figli.
Hai voglia a parlare di uguaglianza, qui siamo proprio all'apartheid . Un applauso!
12 commenti:
Sono veramente amareggiata...
Secondo me dobbiamo lottare per ottenere ciò che spetta di diritto ai nostri figli.....così si brucia il lavoro di tanti genitori che ci hanno preceduto.
Marisa, hai preceduto il mio pensiero. Non dobbiamo cedere,non si torna alla scuole speciali! I nostri figli non devono essere rinchiusi in un ghetto anche se dorato e con tutti i comfort...ma pur sempre un ghetto.
Dani
Mandiamo nelle scuole speciali i genitori dei neuroantipatici compagni dei nostri figli. Lasciamo che rimangano nelle scuole pubbliche italiane fondate sull'integrazione scolastica solo quelli che hanno intenzione di viverla.
mi lascia sgomento leggere che la nostra normativa è 20 anni avanti rispetto al resto d'europa e due righi sotto dover ammettere che è avanti solo sulla carta....
abbiamo un primato solo d'intenti, è facile realizzare dei modelli di integrazione impossibili da sostenere però belli da raccontare....
Infatti...anch'io non riesco a capire..come si fa ad essere all'avanguardia con le normative sull'handicap...ed essere fanalino di coda nell'applicarle..qual'è l'impedimento? Forse è più facile emanarle le leggi che non applicarle..., non forse..di sicuro:(
Ci vorrebbe un Osservatorio Nazionale sull'Handicap(è previsto dalla Convenzione ONU ma non mi sembra ancora istituito) che controlli le regioni, le province e comuni nell'applicazione delle normative e di questo potrebbe interessarsi anche la Fish visto che è a livello nazionale e si confronta con il governo..Chi non le applica dare loro una penalità, per esempio:...assistere per un mese una persona disabile...
ce l'abbiamo già l'osservatorio per l'integrazione scolastica e..... a quanto pare non serve ad un tubo!
Chi è che deve applicare le leggi? E se un genitore si trova in difficoltà, a chi si rivolge - escluso l'avvocato, ovviamente? Ecco manca questo tipo di servizio; stendiamo un velo pietoso sulla preparazione dei dirigenti - sono loro che devono provvedere a tutta la parte burocratico/logistica e spesso non sanno neanche dove stanno di casa; stendiamo un altro velo sulle associazioni che dovrebbero farsi sentire fino in Islanda tanto è lo sdegno che suscita la situazione generale e invece sono del tutto assenti.
Mi domando : ma a cosa serve allora il concorso "le chiavi di scuola"?
E poi: su che dati stiamo parlando? Cioè quanti alunni, in percentuale, sono iscritti alle scuole speciali?
E in tutto questo, dov'è la voce degli insegnanti di sostegno?
Ho pubblicato sul mio blog la lettera inviata a tutte le donne della politica da Marina Cometto ed in copia da tantissimi genitori anche su Facebook...ciao
www.confrontandoci.it
:(
e cosa c'entra con l'argomento che si discute qui?
scusami tanto..si riferiva alla non applicazione delle leggi..
non disturbo più...
In questo POST parliamo SOLO della resa di certe famiglie che non vogliono lottare per integrare i loro figli nella scuola pubblica....per tantissimi motivi e ..si rifugiano a torto SECONDO IL MIO PARERE nelle scuole speciali .....che non garantiscono tante cose..
Poi si saranno altre occasione per parlare di altro...
Che tante leggi non siano rispettate è ovvio sennò non staremo a lamentarci.
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