martedì 12 gennaio 2010

Sogno di una notte di mezza estate

Nel corso di un anno, da dicembre 2008 a dicembre 2009, mia figlia ha fatto tre esperienze teatrali.
Tre esperienze positive: la prima era "Quei poveri fantasmi" e mia figlia si cimentava "dentro" le vesti di un fantasma, la seconda narrava la storia di Cristoforo Colombo e lei era la narratrice e, l'ultima, del 19 dicembre scorso, la vedeva in duplice veste di narratrice e di fata, nel lavoro "Sogno di una notte di mezza estate" di William Shakespeare.
Questa volta il lavoro era più impegnativo, infatti mia figlia, come narratrice, ha fatto un'introduzione abbastanza complessa, sia nel linguaggio che nella memorizzazione....... Questa volta non ha letto il copione ed è stata bravissima........ inoltre era la fata Fiore di Senape.
Il Mister/Regista e la preparatrice erano gli stessi di "quei poveri fantasmi": Carlo Porru e la Prof.ssa Casini e, per quest'occasione, c'era anche l'insegnante di sostegno di mia figlia, la Prof.ssa Leccese.
Una ventina di ragazzini/e dagli 11 ai 14 anni in pieno fermento....teneri ed emozionati ...dietro le quinte ripassavano le parti ed era uno spettacolo condividere le loro bellissime emozioni di attori/attrici in erba.....
Un lavoro, la recitazione, che ti aiuta a buttare fuori le emozioni, ad affrontare gli altri... perchè recitare, rispettando i vari tempi ecc., davanti ad una platea di compagni di scuola, genitori e parenti che ti applaudono (ma ti giudicano pure.... questo i compagni) mica è uno scherzo...
Anche quest'anno il lavoro era di una trentina di ore, gratis perchè è un lavoro che si è potuto effettuare grazie ad una delibera regionale sarda nata per combattere la dispersione scolastica e per i disabili.
Queste iniziative scolastiche sono lodevoli ....la scuola aiuta a crescere tutti, ma se fatta bene aiuta a crescere soprattutto i nostri figli speciali.....
I nostri ragazzi se integrati bene ottengono dei risultati travolgenti e mia figlia, in questi anni, è stata un crescendo in tal senso. La vita è un puzzle complesso e la scuola rappresenta un pezzo di questo bellissimo puzzle.....
Se la scuola non dà i giusti supporti (parlo di sostegno scolastico) non si và da nessuna parte, i ragazzi/e scaldano un banco e si frequenta la scuola, ma tutto si ferma là....
Il PUZZLE DELLA VITA :.......spesso per inserire i vari pezzi noi genitori dobbiamo forzare le varie strutture..... ci costa tantissimo tempo, tantissima pazienza e tantissimo quattrini ...(ricorrere al TAR costa!).
Le mie riflessioni sono molteplici: da una parte abbiamo una scuola che taglia i sostegni e....si salvi chi può, perchè chi può pagare ... può anche vincere e VINCE, da un'altra parte abbiamo una scuola che ti offre dei laboratori splendidi. Giuro che se avessimo avuto il tempo disponibile che avesse coinciso con gli innumerevoli impegni della ragazza ... mia figlia avrebbe frequentato altri bellissimi laboratori: creazione di giocattoli antichi ... laboratorio di case campidanesi.. .ecc.ecc.
Comunque la scuola media n.3 Grazia Deledda di Quartu si attiva sempre quando ci sono progetti che riguardano le scuole.......... però, questo Ministero alla Pubblica Istruzione dà le coperte sempre troppo corte.....e noi o ci adattiamo (MAI) o ........
A proposito, a me non piace che mia figlia abbia i piedi scoperti!
da Mammatosta Marisa

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