Stavo cercando dati, per scrivere qualcosa sulla disabilità in Europa (accessibilità, integrazione, sistema scolastico, legislazione) così, per fare un po' di confronti con la situazione nel nostro Paese e, alla quarta chiave di ricerca, incappo in una notizia, che risale al 29 luglio. L'unico quotidiano italiano che l'abbia riportata è La Stampa, ma 5 righe.
Copincollo quello che è riportato dal portale Sordi on line:
Una ragazzina di 13 anni, fisicamente e psichicamente disabile, e' stata tenuta per anni segregata in casa dai genitori. Il fatto e' avvenuto a Luebbenow, un villaggio di 350 abitanti del Brandeburgo, doveun vicino di casa ha avuto il coraggio di denunciare la cosa alla polizia. L'uomo ha riferito di sapere che la famiglia vicina aveva tre figli, ma solo due andavano regolarmente ascuola.
La terza, invece, non usciva mai di casa.
La polizia di Prenzlau ha confermato che la bambina segregata non e' mai stata mandata a scuola e non e' mai stata visitata da un medico. Secondo le autorita', i genitori l'avrebbero tenuta nascosta in casa poiche' si vergognavano della sua condizione. Il ministero dell'Istruzione del Brandeburgo sta adesso verificando coma sia potuto accadere che nessuno a livello amministrativo si sia accorto della mancata scolarizzazione della bambina. La portavoce della polizia, Sandra Urland, ha spiegato che "al momento non esistono prove che la bambina siastata maltrattata", ma aggiunto che "ci vorra' ancora del tempo per poter ricostruire tutti gli elementi di questa vicenda".
La terza, invece, non usciva mai di casa.
La polizia di Prenzlau ha confermato che la bambina segregata non e' mai stata mandata a scuola e non e' mai stata visitata da un medico. Secondo le autorita', i genitori l'avrebbero tenuta nascosta in casa poiche' si vergognavano della sua condizione. Il ministero dell'Istruzione del Brandeburgo sta adesso verificando coma sia potuto accadere che nessuno a livello amministrativo si sia accorto della mancata scolarizzazione della bambina. La portavoce della polizia, Sandra Urland, ha spiegato che "al momento non esistono prove che la bambina siastata maltrattata", ma aggiunto che "ci vorra' ancora del tempo per poter ricostruire tutti gli elementi di questa vicenda".
E poi sulla Svezia leggi:
Tornata da Stoccolma, dove sono stata per la prima volta e per soli pochi giorni, non riesco a non pensare con frustrazione all'episodio della corriera. Sedevo sulla corriera superfuturistica in partenza dall'aeroporto Skavsta per il centro della città, quando due signori sulla cinquantina, muniti di biglietto, si sono avvicinati all'autista, che si è scusato perchè per non so quali norme di sicurezza la signora, in sedia a rotelle, non poteva viaggiare su quel mezzo. L'autista ha telefonato dal suo cellulare alla compagnia di taxi, il taxi è arrivato all'istante, i due signori sono stati invitati a viaggiare in taxi con il biglietto della corriera, mentre l'agenzia della corriera si è accollata il costo differenziale. Quanto abbiamo da imparare e che rabbia! Pensavo che al posto dei due signori potevano esserci i miei genitori, mia madre cammina lentissima per via della sclerosi multipla (come diciamo noi per sdrammatizzare, più che camminare, "fluttua"), e si preclude tante cose perchè "non sa se ce la fa", o meglio "non sa se si può", "forse non fa", e di certo non si aspetta tanta civiltà. Personalmente credo che per un'ottima qualità della vita - cosa di cui ci vantiamo tanto - debba intendersi non solo l'aria pulita-il cibo-i monumenti, ma in modo più significativo la disponibilità di supporto per i più deboli, la possibilità che sempre più persone siano indipendenti (come tra l'altro recita il sito della città di Stoccolma), mentre noi non facciamo altro che riversare sulle povere famiglie tutte le debolezze delle istituzioni. So che è già una "hot issue", ma forse è il caso di parlarne (di più). Valentina Cuzzocrea.Fonte: Corriere.it
Ancora si nasconde la disabilità....chissà quanti altri casi si tengono nascosti..assurdo ma vero:
RispondiElimina