Martina è la mamma di Pietro, 9 anni, danneggiato dal vaccino.
Il direttore della sua ULSS ha deciso che, dal prossimo mese, a scuola, gli operatori alla persona saranno presi da cooperative. Mentre gli 80 addetti all'assistenza scolastica (che seguono 150 alunni) saranno destinati all'ospedale.
Si chiama esternalizzazione, dicono che è per risparmiare.
Martina non ci sta e va sul giornale locale:
"Voglio dire al direttore dell'USSL 22 di pensare bene a cosa sta facendo e al male che arreca alle nostre creature: la scelta della cooperativa è la fine di tutto, è la perdita totale di ogni progresso raggiunto, è soprattutto compromissione della serenità e del delicato equilibrio costruito, nel caso mio, tra Pietro e le due assistenti meravigliose che lo seguono in classe. io sono tranquilla, con loro il mio bambino è in buone mani, sanno far fronte ad ogni suo problema, dalla crisi epilettica, agli spostamenti, hanno imparato a capirlo e a interagire, a dargli da mangiare e da bere.
Lei forse non si rende conto di cosa significhi assistere un portatore di handicap. Lei non sa quale grande lavoro c'è dietro all'inserimento a scuola. Lei forse non sa, Dall'Ora, che compito difficile è quello degli assistenti personali che devono entrare in relazione con Pietro e poi aiutarlo a integrarsi con i compagni e le insegnanti: non è un mestiere da affidare al primo che capita, non è come insegnare a qualcuno a fare le pulizie di una stanza.
Per imparare ad assistere Pietro dal punto di vista pratico ci vuole almeno un mese. Per imparare a comunicare con lui direi almeno tre mesi. per entrare in sintonia, diciamo 4 mesi.
Le chiedo di occuparsi di questa faccenda con il cuore e, se ne ha voglia, la invito a venire un'ora a casa a conoscere Pietro o a scuola per vedere di cosa ha bisogno e come lavorano le assistenti. Capirà tante cose".
Nella stessa pagina del quotidiano L'Arena di Verona, c'è pure la lettera aperta degli 80 operatori del SIS (Servizio di Integrazione Scolastica); da sottolineare questo passo della lettera: " Gli operatori sono il filtro, il collante, l'osservatore privilegiato che lavora a stretto contatto con il bambino, che crea un rapporto affettivo con lui, sono il costante stimolo di autonomia, capaci di rilevare con competenza i progressi o le problematiche utili per la riformulazione della programmazione".
Tutto questo appariva il giorno domenica 17 maggio.
Chissà come si è sviluppata la faccenda. Speriamo di avere buone notizie. Ringrazio Gigi per averci segnalato l'articolo.
aggiornamento del 29 maggio:
con gaudio copincollo l'articolo apparso oggi sul quotidiamo locale:
Disabili, freno alla cooperativa ULSS 22. Svolta nella vicenda dell'affidamento ai privati del servizio di integrazione scolastica: c'è tempo un mese per trovare una soluzione Disabili, freno alla cooperativa
Tutti lì, convocati con urgenza dal presidente Umberto Chincarini, per discutere del Sis, il Servizio di integrazione scolastica dei bambini con handicap, che il direttore dell'Ulss 22 Dall'Ora ha appaltato per metà alla cooperativa sociale «Cercate». Tutti lì a Bussolengo per una urgente Conferenza dei sindaci «necessaria per fare chiarezza sulla vicenda», ha spiegato Chincarini, «per capire cosa vogliamo fare e per trovare quindi una risposta che rassicuri le 150 famiglie preoccupate per le ripercussioni che l'appalto dell'assistenza avrà sui loro figli». Tutti lì, mercoledì pomeriggio, 25 sindaci sui 37 totali che compongono la Conferenza della 22, per individuare possibili soluzioni al «caso»: oltre agli amministratori comunali, al direttore generale Dall'Ora e al direttore del sociale Castagnini, c'erano i genitori dei piccoli e gli operatori dell'Ulss che, con l'appalto alla cooperativa, saranno trasferiti a lavorare negli ospedali del territorio.
«Voglio subito precisare», ha aperto l'incontro Chincarini, «che la Conferenza dei sindaci della 22 ha chiuso il bilancio sociale 2009 con 8 milioni e 645mila euro con un incremento, negli ultimi 4 anni, del 25 per cento: questi soldi, versati dai singoli paesi ciascuno in base al numero dei residenti, serviranno all'Ulss per coprire le spese dell'assitenza sociale. Ora, a fronte di tale incremento da parte dei paesi, si è resa comunque necessaria una razionalizzazione dei costi dell'Ulss perchè sono diminuiti i contributi dello Stato e della Regione, a fronte per di più di un aumento del numero di cittadini che abbisognano di assistenza. Con un simile quadro», ha spiegato Chincarini, «la direzione dell'Ulss ha deciso, per riuscire a far quadrare le spese, di esternalizzare, cioè dare a cooperativa, parte del Sis, il servizio di assistenza in classe deigli alunni con handicap. Questo ha messo in agitazione le famiglie perchè temono», ha riassunto il presidente, «che gli operatori di cooperativa non garantiscano qualità e continuità del servizio, prerogative invece necessarie per portare a termine i progetti di integrazione dei figli». Il direttore Dall'ora ha spiegato «i termini della faccenda: i numeri, per quanto freddi, sono quelli e i numeri non permettono di fare alchimie quindi o accettiamo di risolvere il problema dei costi cercando il risparmio con la cooperativa oppure, mantenendo lo stato delle cose, si va inevitabilmente verso la riduzione del servzio, cioè del monte ore di asssitenza in cla«sse». Dopo interventi pesanti come quello di Sommacampagna («sono aumentate le quote dei Comuni ma non c'è stata trasparenza da parte dell'Ulss nella gestione di questo denaro...si trovino dentro al bilancio della 22 le risorse per mantenere il Sis, magari andando a spulciare dentro a voci aumentate di 170mila euro come quelle della direzione»), la proposta di Chincarini ha trovato tutti d'accordo: «l'argomento è delicato», ha detto, «e a questo punto, per cercare di trovare un punto di incontro, propongo di istituire una commissione con rappresentanti dell'azienda sanitaria, dei sindaci e dei genitori per individuare, nel giro di un mese, la soluzione migliore. Per il momento resta quindi tutto com'è: a scuola non arriverà la cooperativa, come previsto dall'appalto, e continueranno a lavorare gli assistenti dell'Ulss». Il «cambio», se ci sarà, partirà con il nuovo anno scolastico.
Camilla Ferro
Mi piacerebbe sapere il seguito di questa storia.Comunque battersi sempre..
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