lunedì 22 dicembre 2008

LA FASSINA


(Piccola favola per Natale)

A volte vieni a conoscenza di realtà che non immaginavi di avere, proprio dietro l’angolo! La maggior parte di noi vive vicino a grossi centri o città. Non so se qualcuno di voi ha l’esperienza di vivere in un paese un po’ fuori dai centri urbani…..beh, io no, non mi sono mai resa conto delle difficoltà che una famiglia con un bambino disabile può avere vivendo in un paesino in montagna. Hanno Asl, ma non hanno centri adeguati per la terapia, quel poco che sono riusciti ad ottenere è per i ragazzi adulti, ma per i piccoli non c’è nulla, sono costretti ad appoggiarsi ai centri delle città: significa minimo un’ora e mezza di strada per arrivare al centro per fare terapia e poi un'altra ora e mezza per tornare a casa; bambini piccoli, fagottini stanchi che non riescono neppure a fare terapia perché magari hanno vomitato durante il viaggio a causa di tutte quelle curve. C’è un ospedale nella valle, sono stati richiesti dei terapisti, ma sono pochi e poi cambiano frequentemente, quindi non c’è continuità. “Chi vuoi che venga qua fra le montagne?” dice un genitore “chi viene è solo di passaggio, un breve periodo e poi alla prima promozione o prima occasione preferiscono il centro cittadino, questo è un luogo per turisti, nella stagione invernale abbiamo numerosi ortopedici per i turisti che si rompono le gambe sulle piste da sci”. Quando domando se hanno mai pensato di unirsi e portare avanti le loro richieste, sorridono questi genitori, forse con un po’ di reticenza: “Ci stiamo provando, ma oltre ad essere troppo pochi dobbiamo anche fare i conti con la mentalità di noi montanari: brava gente, ma chiusa che ancora crede che ognuno debba risolvere i propri problemi fra le proprie mura”. Sono tosti questi genitori, non fuggono dalla loro terra e dai loro monti per una vita più agevole in un altro luogo, ma combattono con determinazione per avere migliori servizi sul proprio territorio. Virtualmente ci regalano una “fassina”(fascina in italiano), un prodotto artigianale che simbolicamente li rappresenta: sono rametti uniti da uno spago e abbelliti con fiori secchi e profumati con la cannella; un rametto da solo si spezza, ma unito saldamente agli altri rametti non si riesce neppure a piegarlo, lo spago rappresenta il legame e le decorazioni sono le idee e i progetti che si riesce a far fiorire tutti insieme.

Ringrazio per aver simboleggiato anche il gruppo Genitori Tosti in una “fassina”. Mammatosta Daniela

6 commenti:

  1. certo che vivere in una piccola comunità di montagna isolata è un problema avendo dei bimbi con problemi........noi che viviamo in città abbiamo un'altra realtà.....
    Però la storia della fassina è proprio simpatica, un rametto da solo si spezza, tutti uniti formano una forza incredibile e non si spezzano....
    Perciò....perciò una persona da sola a volte non riesce ....ma se ci uniamo tutti ....chi ci spezza....diventiamo una forza....e su questo che dobbiamo puntare per la riuscita delle nostre lotte, l'UNIONE .......L'unione che ci da' la spinta giusta per andare e cercare di aprire tutte le porte, a volte le troviamo socchiuse, a volte sbarrate.....ed allora è lì che l'UNIONE FA LA DIFFERENZA.
    o NO???????

    RispondiElimina
  2. sono mresciani e non anonimo....per il messaggio di su'

    RispondiElimina
  3. Tanta strada per fare terapia, sono realtà forti e tanti sacrifici per questi bambini e le loro famiglie.
    Adele

    RispondiElimina
  4. Qualche terapista si innamorerà e rimarrà nella vallata, bella come fine della favola;
    Bonny

    RispondiElimina
  5. I pro ed i contro del vivere in un posto così bello ma difficile:
    Andrea

    RispondiElimina
  6. Come dice Andrea si vorrebbe vedere la fine di questa fiaba e sarebbe l'arrivo di un bravo terapista che rimanga in questo bellissimo posto come appare nel paesaggio.
    Angela

    RispondiElimina