mercoledì 15 ottobre 2008

Ka mate! Ka mate! Ka Ora! Ka Ora!

Sapete quella pubblicità della macchina "pensata" apposta per le mamme di oggi, quella dove alla fine dello spot c'è una squadra di mamme che fa l'Haka (è una danza maori dove urli a più non posso e fai le smorfie più tremende)?
Mi veniva da sorridere ogni volta che la vedevo: queste mamme "normali" devono affrontare una guerra quotidiana eh?
Dicono che la pubblicità rispecchia la società e non ne è il modello, come erroneamente si pensa
Mi piacerebbe che questi creativi della pubblicità, visto che non devono far altro che trasferire la realtà nei loro spot, passassero non dico una settimana ma 1 giorno (perchè di più non reggerebbero) in una delle nostre case e vivessero, facendo esattamente le stesse cose che
facciamo noi.
Scommetto che poi creerebbero una campagna pubblicitaria su un veicolo che ai Suv e Supercar gli fa un baffo, altro che Haka!
Già che ci sono, pensierino per chi costruisce le auto: perchè non fate un'auto SU MISURA per le esigenze di chi trasporta un disabile, che la pedana di sollevamento ce l'hai di serie?
E perchè, visto che di recente una famosa casa italiana ha investito un sacco per la campagna sulla sicurezza in auto (leggasi: seggiolini per bambini) non ha pensato a TUTTI i bambini? Perchè io devo spendere tra i 1200 e i 2300 euro per avere un normalissimo seggiolino da auto,
quando invece una mamma "normale" va al negozio e con una cifra tra i 60 e i 300 euro se la cava, potendo, tra l'altro, scegliere tra un'infinita gamma di modelli/colori/optional.
Forse qualcuno di voi si starà chiedendo come mai un seggiolino da auto per un bambino disabile costi così tanto: non pensiate che sia realizzato con chissà quale materiale "tecnico" e frutto di uno studio scientifico cui sta dietro un progetto, un brevetto etc.
'E un seggiolino comune, che passa nell'officina di una ditta specializzata che fornisce un qualche certificato di idoneità e - magia! - il seggiolino si trasforma in un AUSILIO.
Sotto questa definizione - che vuol dire "AIUTO", sicuramente NON economico per noi genitori, rientrano tutti i NORMALI oggetti d'uso quotidiano: il letto, la vasca da bagno, la sedia o seggiolone e via elencando.
Non parliamo, poi, quando uno dei nostri figli inizia il percorso scolastico, a partire dal nido: tutti trovano la sedia, il banchetto, il bagno (leggi water), i libri, la lavagna, l'insegnante etc.
I nostri figli no - almeno finchè i loro genitori non vincono le lunghe ed estanuanti battaglie che devono ingaggiare, a suon di raccomandate A.R., colloqui, riunioni, telefonate, a volte, spesso purtroppo,consulenze legali e sentenze del TAR.
Tutto questo i genitori "normali" non lo vivono mai.
Per questo, poichè abbiamo deciso di dire "BASTA", sono nati i GENITORI TOSTI -IN TUTTI I POSTI.
La nostra vità già è difficile per motivi di ordine medico e viene completamente stravolta e confinata negli ambulatori degli specialisti, nelle corsie degli ospedali, nelle sale d'attesa dei centri di riabilitazione; a volte siamo costretti ad affrontare lunghi viaggi e relativi soggiorni in altre città, regioni, addirittura Stati, perchè, dove viviamo, non c'è quello che serve ai nostri figli.
Perchè faticare ANCHE nella vita normale quando esistono le leggi (quasi mai applicate) che ci permetterebbero di viverla?
Vi chiederete cosa fanno i GENITORI TOSTI - vi rimando al motore di ricerca, rimarrete stupiti.
Per diventare uno di noi o per sottoscrivere le nostre lettere alle autorità, scrivetemi: mammatosta@gmail.com
Alla prossima!
p.s. l'avete letto il libro?

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